Giorno 2
Altra giornata grandiosa qui in Sardegna e, prima di abbandonarmi a Morfeo, cercherò di farla assaporare anche a te.
Riposando fino a mattina inoltrata ci svegliamo per una buona prima colazione e, a seguire, usciamo accompagnati dalla guida di Arianna per esplorare i luoghi di Guspini.
Il centro storico del paese è facilmente visitabile a piedi e in breve tempo è possibile vedere tutti i punti fondamentali del borgo.
Tocchiamo così luoghi quali l’antico mulino, la Mitza (fonte) di Santa Maria e la Chiesa di Santa Maria di Malta, struttura della quale fondazione si parla in una leggenda. In essa si racconta che i cavalieri di Malta stessero trasportando la statua della Madonna che era destinata ad un’altra località, fermatisi per riposare deposero la statua nel luogo in cui oggi sorge la chiesa, ma al momento di ripartire si accorsero che smuoverla nuovamente era impossibile. Attorno ad essa venne così costruita l’attuale chiesa di Santa Maria.
Proseguiamo discendendo verso il basso fino a raggiungere la chiesa parrocchiale che sorge vicino al mercato comunale e, poco distante, troviamo gli edifici del comune.
Numerosi sono anche gli edifici donati al comune da importanti famiglie locali e oggi destinati a uffici oppure risistemati per ospitare associazioni e organizzazioni utili alla comunità.
Guspini, nonostante sia un piccolo centro abitato, si rivela molto piacevole e suggestivo.
Una particolarità del luogo sono i basalti colonnari visibili al di sopra di alcune abitazioni. Essi sono particolari strutture di basalto che fuoriescono dal terreno nel fianco della collina e hanno una particolare forma che li rende noti come canne d’organo.
Da Guspini verso la costa
Lasciamo Guspini diretti verso Arbus, paese adagiato sulle colline e, passando di qui, scendiamo verso la costa fino a giungere all’affascinante Bugerru, località di mare dalle spiagge fantastiche.
Ci soffermiamo ad esplorare Cala Domestica, vero angolo di paradiso. Complice la stagione qui troviamo davvero poca gente, del resto il mare è molto mosso. Sul lato sinistro della spiaggia si trova un antico edificio crollato che un tempo faceva parte del complesso minerario del Gran Canal appartenente all’inglesiente.
Sempre a Cala Domestica, arrampicandoci sulla scogliera, troviamo un passaggio tra le rocce che conduce ad un piccolo lembo di sabbia, nascosta alla vista si trova una piccola spiaggetta che scopriamo frequentata prevalentemente da naturisti.
Scendiamo poi a Bugerru per visitare il porticciolo prima che il sole cali del tutto e ammiriamo a bocca aperta il cielo infuocato del tramonto.
Gli splendidi paesaggi e la buona cucina iniziano a farci desiderare di non andare più via.
Commenta per primo