Giorno 4
Giornata di spostamento e carica di emozioni alla scoperta delle meraviglie del Sulcis Iglesiente, lasciamo Guspini a metà mattinata diretti verso sud e puntando verso la costa occidentale dell’isola. A farci da contorno abbiamo l’aspra campagna sarda, dapprima pianeggiante e coltivata, nelle vicinanze di Villacidro e Vallermosa, e poi collinare e più impervia, qua e la segnata dagli incendi delle estati passate, nella zona di Iglesias.
Oltrepassando vari paesi raggiungiamo Masua, piccolo borgo che sorge vicino al mare che come molti altri della zona ha avuto un passato minerario e ne sono testimoni le rovine visibili sulle scogliere e legate all’attività minatoria.
Proprio qui, sulla costa, con un’antico stabilimento lavorativo in disuso a fargli da sfondo, troviamo Porto Flavia, un luogo magnifico, il tipico scorcio da cartolina, e ci fermiamo a contemplare la costa osservandola dal Belvedere di Nebida.
Qui, abbracciato dalle calme acque della baia, sorge Pan di Zucchero, una candida isola rocciosa che pare un proseguimento della montagna tagliato per mano umana e posizionato in mare appositamente. Le rocce bianche contrastano con il blu intenso del mare e si stagliano contro l’azzurro del cielo, un luogo magico, sospeso nel tempo e contornato dalle scogliere ialine.
Riprendiamo la discesa lungo la Costa Verde fino a raggiungere Portuscuso, cittadina marinara oggi legata e segnata dal lavoro nelle vicine industrie che deturpano il panorama costiero.
Acquistati i biglietti attendiamo l’imbarco, due adulti più auto 24.20€, e con un piccolo traghetto effettuiamo la traversata da Portovesme fino a Carloforte, situata sull’Isola di San Pietro.
Fondata da una colonia di liguri in fuga da Tabarka, in Africa, a causa della minaccia piratesca, Carloforte mostra notevoli somiglianze con i colorati paesini che si trovano in Liguria, sopratutto nella parte alta i cui vicoli ricordano gli scorci delle Cinque Terre.
Purtroppo la scarsità di tempo non ci consente di visitare le coste dell’isola, ma ti possiamo assicurare che le agenzie locali organizzano escursioni in barca della durata di due o tre ore con visita alle grotte presenti nelle scogliere e con soste nelle spiaggette che circondano l’isola.
Desiderosi di Sardegna decidiamo di abbandonare l’atmosfera ligure di Carloforte e, alle 17.10, salpiamo con l’ultimo traghetto che ci porterà a Calasetta.
Calasetta è l’insediamento più piccolo che si trova sull’Isola di Sant’Antioco, caratterizzata da tipiche case bianche disposte a creare un reticolo ordinato di vie perpendicolari tra loro.
Calasetta si rivela subito molto ospitale; pernotteremo all’Hotel Fjby, situato in una zona comoda e poco distante dal porto, trovato tramite Booking .com si rivela una scelta economica e azzeccata che offre camere spaziose e pulite.
Facciamo due passi in cerca del tramonto che infuocato colora l’orizzonte, il lungomare è davvero stupendo alla luce della sera e lo percorriamo alla ricerca della Torre di Calasetta che domina il paese dalla parte più alta.
Molto particolari sono anche la piazza della Chiesa e la piazza del Municipio che troviamo affollata di gente seduta fuori dalle abitazioni o sulle gradinate a prendere il fresco e chiacchierare.
Per la cena decidiamo di continuare col pesce e ci fermiamo da ‘L’Approdo‘, situato poco distante dall’hotel.
Il ristorante ha una terrazza, ora chiusa per l’autunno, ma che in estate deve regalare ottime visuali sul mare. Assaggiamo la frittura di anemoni, le seppie alla Calasettana, un tonno alla piastra e un piatto di tagliolini al sapore di mare (con ricci, vongole e bottarga) e per finire ci dividiamo un fritto di calamari; il tutto accompagnato dal buon vino bianco della casa.
Assolutamente divino!
Non può mancare come dolce una squisita seadas per portarci all’apoteosi dei sensi.
Prezzo totale 89€ comprendente bibite e caffè, non male per una cena di pesce lungomare.
La Costa Verde è solo all’inizio… molto altro ci attende nei prossimi giorni.
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