Sinj è una cittadina dell’entroterra dalmata, a circa 35 km da Spalato e dalla costa adriatica. Ogni anno, la prima domenica di agosto, si tiene la tradizionale giostra cavalleresca della Sinjska Alka in ricordo della vittoria sui turchi nel 1715 ed in ringraziamento alla Madonna, che tradizionalmente si considera aver salvato la città dall’invasione dell’esercito turco.
La giostra si svolge da ben 203 anni (la prima edizione risale al 1818), con la sola interruzione per gli eventi bellici dal 1941 al 1943.
L’Alka ebbe origine all’inizio del XVIII secolo come continuazione delle competizioni cavalleresche che si svolgevano in tutta la Dalmazia veneziana. La più antica menzione scritta risale al 1784 ed è costituita da tre sonetti e un’ode in italiano di Giulio Baiamonti (Juljie Bajamonti, in croato).
Dal 2010 è stata inserita tra le manifestazioni sotto la protezione dell’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanita.

La giostra cavalleresca di Sinjska Alka
L’Alka, come bersaglio, veniva usata come esercizio militare per le truppe di cavalleria che portavano lance. Il nome (dal turco/arabo halqa: anello, cerchio) deriva dai dettagli della staffa della sella del cavallo catturato in battaglia al pascia turco Čelić: nel corteo dei cavalieri, due scudieri conducono per le redini un cavallo, Edek, che simboleggia quello catturato. I cavalieri (detti alkari), partecipanti al torneo (da 11 a 15, in via del tutto eccezionale 17), obbligatoriamente nati nella città o nei villaggi circostanti, si sfidano a centrare con la lancia un bersaglio costituito da due anelli concentrici collegati da tre barre che lo suddividono in sezioni, ciascuna delle quali assegna da 1 a 3 punti.
Il bersaglio è appeso ad una fune collocata ad oltre tre metri dal suolo e scopo dell’alkara, vestito come un cavaliere dell’epoca, è centrare l’anello dopo aver percorso i centosessanta metri (in un tempo massimo di 12 secondi) della pista sterrata. Ogni volta che un cavaliere riesce a centrare l’alka nel mezzo (3 punti), viene sparata una salva dalla fortezza, mentre la banda cittadina accompagna il giubilo della folla festante.
Il torneo è vinto dall’alkara che ottiene il punteggio più alto al termine dei tre turni in cui la gara è suddivisa.
Uno Statuto risalente al 1833 stabilisce rigidamente le regole della gara come quelle riguardanti l’abbigliamento ed il comportamento degli alkari e del loro seguito.
Se ti appassionano questo tipo di eventi sappi che la Sinjska Alka ha molte caratteristiche in comune con la Sartiglia di Oristano, in Sardegna.

Vivere questo evento è un tuffo nella tradizione
La manifestazioni è una delle più importanti fra quelle storiche di tutta la Dalmazia e costituisce un autentico motivo di orgoglio per la comunità locale. Per gli abitanti della Regione del Cetina, l’Alka simboleggia la lotta per la liberta e per la pace, la fede e la speranza.
Si articola in tre giornate: inizia il venerdì con Bara e prosegue il sabato con Čoja, due prove generali, con tanto di competizione – ma con i protagonisti non in abiti formali – secondo le regole dell’Alka vera e propria, che si tiene la domenica. Il vincitore della Bara riceve un braccialetto di bronzo e porta un drappo verde di 2 metri su un palo durante la processione cittadina. Quello della Coja, un braccialetto d’argento e un drappo rosso di oltre 3 metri anch’esso su un palo.
Per le strade cittadine, nel primo pomeriggio di domenica, sfila il corteo storico sino al luogo della gara. È guidato dall’harambaša (comandante degli scudieri) e dagli scudieri degli alkari, appiedati, armati di fucili antichi turchi e pistole nella cintura, chiamata “nido del serpente“. Sono vestiti di antichi costumi da festa della regione del Cetina, seguiti dalla fanteria armata di mazze ferrate, dallo scudiere con lo scudo ed Edek con le sue guide.
Gli alkari, che indossano l’uniforme originale dei difensori di Sinj del ‘700, cavalcano armati di una lancia e una spada sul fianco sinistro in doppia fila su cavalli riccamente decorati. Sono preceduti dal portabandiera (con la bandiera della Societa cavalleresca di Alka, una in cui è raffigurata la Madonna di Sinj e il tricolore croato) con tenenti, e il Duca, il comandante del corteo, con il suo aiutante. Nella parte posteriore del corteo c’è l’alajčauš (comandante degli alkari).

L’Alka nella storia
La vittoria e l’eroismo del popolo di Sinj, nella battaglia contro gli Ottomani nel 1715, erano talmente noti, che la Repubblica di Venezia commissiono un dipinto rappresentante la battaglia di Sinj, posto nella Sala del Maggior Consiglio.
Nel 1818, in onore del’imperatrice Carolina, moglie dell’imperatore d’Austria Francesco I, in visita a Sinj, fu organizzata un’edizione straordinaria dell’Alka. Lo spettacolo piacque tanto all’imperatore da stabilire che da quel momento in poi il vincitore sarebbe stato ricompensato con 200 corone del tesoro imperiale. Francesco I regalò al vincitore di quel torneo un anello prezioso, e alla Societa Cavalleresca di Sinj, una bandiera imperiale.
Nel 1908 gli Alkari e i loro scudieri furono ospiti dell’imperatore Francesco Giuseppe I, a Vienna, in occasione della celebrazioni del sessantesimo anniversario del suo governo. L’imperatore stesso gareggiò nell’edizione straordinaria dell’Alka svolta in suo onore. Nel 1842 fu in visita a Sinj anche il padre di Francesco Giuseppe I, l’arciduca Francesco Carlo, e anche per lui si svolse un torneo straordinario.
Gli Alkari ed i loro scudieri furono l’unica truppa storica croata a partecipare al corteo cerimoniale della Guardia Nazionale a Zagabria il 28 maggio 1991, data di nascita dell’Esercito croato.

Altre curiosita
- Il torneo nel corso della sua lunga storia si e tenuto in presenza dei re di quattro paesi differenti: Austria – Ungheria, Sassonia, Jugoslavia e Romania;
- La banda di ottoni di Sinj è diventata uno dei simboli delle celebrazioni dell’Alka. La banda ha suonato per la prima volta durante l’Alka nel 1863;
- Nel 1901 il famoso hajduk (membro del gruppo storico di fuorileggi) Andrijica Šimić fu l’ospite speciale all’Alka di Sinj;
- Il cavaliere con maggior numero di vittorie (12) nella storia dell’Alka è Nikola Cerinić, nato nell’isola di Brac. Anche se l’antico statuto dell’Alka prevede la partecipazione dei cavalieri nati nell’area di Sinj, Cerinić ha potuto gareggiare per motivi di domicilio, per il fatto che per 20 anni aveva vissuto ininterrottamente a Sinj;
- Nel 1931 il torneo dell’Alka venne ripreso dalle videocamere della societa americana Fox per trasmetterlo nei suoi cinegiornali;
- Nel 1965, Oskar Danon, direttore d’orchestra di fama mondiale, in occasione del 250° anniversario di Alka, ha composto l’opera lirica Alkar;
- La citta di Vukovar, simbolo della difesa croata, è l’unica con una strada dedicata all’Alka;
- Nel 1996 gli Alkari ed i loro scudieri accolsero il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton all’aeroporto di Zagabria. Nell’occasione, l’allora presidente croato Franjo Tudjman, regalò al presidente degli Stati Uniti una kubura (pistola antica di Alka).
Consigli utili per assistere alla Sinjska Alka
Il modo più comodo per raggiungere Sinj dall’Italia è volare a Spalato, la città più vicina. Dall’Italia, diverse compagnie aeree offrono voli diretti per Spalato dai principali aeroporti, come Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia Marco Polo. Una volta arrivati a Spalato, è possibile raggiungere Sinj in autobus (circa 45 minuti) o noleggiando un’auto per una maggiore autonomia.
Ti consiglio anche di acquistare un’assicurazione viaggio in modo di essere tutelato in caso di inconvenienti. Io utilizzo le Assicurazioni Heymondo, sono molto buone e per i nostri lettori è riservato uno sconto del 10%.
Dove alloggiare a Sinj
Durante il periodo dell’Alka, Sinj accoglie molti visitatori, quindi è consigliabile prenotare con largo anticipo. Tra le strutture più apprezzate, l’Hotel Alkar è una scelta comoda e centrale, situato a pochi passi dal luogo della manifestazione. In alternativa, è possibile optare per alloggi privati e B&B nei dintorni della città, che offrono un’esperienza più autentica e familiare.
Cosa fare a Sinj e dintorni
Oltre a partecipare alla Sinjska Alka, vale la pena esplorare il ricco patrimonio storico e naturale della zona. Tra le principali attrazioni, si trova il Santuario della Madonna di Sinj, meta di pellegrinaggio, e il Museo della Sinjska Alka, che offre un’ampia panoramica sulla storia della manifestazione.
Per gli amanti della natura, il fiume Cetina offre la possibilità di fare rafting o kayak, mentre gli escursionisti possono esplorare il Parco Naturale Dinara. Inoltre, una visita a Spalato permette di scoprire il magnifico Palazzo di Diocleziano e il vivace lungomare Riva.
Consigli pratici
- Vestiti in modo comodo e adeguato al caldo di agosto portando con te un cappello e crema solare;
- Arriva con largo anticipo per trovare un buon posto, soprattutto se non hai un biglietto prenotato;
- Rispetta le tradizioni locali e partecipa con entusiasmo al tifo durante la gara: è una festa di orgoglio e identità per i locali.
Vivere la Sinjska Alka è un’esperienza unica che combina tradizione, storia e spettacolo. Con questi consigli, potrai goderti appieno questo evento storico e il fascino della città di Sinj.

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