Tanto relax, buona cucina e le coccole di uno degli stabilimenti termali più antichi d’Italia, cosa volere di più da un soggiorno benessere a Bagno di Romagna? Un’esperienza sensoriale che lascia il segno e, sopratutto, che aiuta a rigenerare mente e corpo. Perché si sa, lo stomaco e la testa in queste cose vanno a braccetto.
Ho trascorso una giornata sperimentando le esperienze benessere a Bagno di Romagna in occasione di un viaggio a Sansepolcro, un tour organizzato da Insolita Italia per valorizzare il territorio, nello specifico la Valtiberina, e le sue attrattive.
Bagno di Romagna entra in questo contesto poiché è la località termale più vicina a Sansepolcro e può essere raggiunta in circa 40 minuti di viaggio in auto. Questo significa anche che, se stai godendoti un soggiorno benessere a Bagno di Romagna, puoi decidere di dedicare una giornata per fare un salto a visitare la vicina Valtiberina.
Viaggio benessere a Bagno di Romagna
Bagno di Romagna è un grazioso paese in provincia di Forlì-Cesena, una località ben nota già dai tempi antichi per le sorgenti termali naturali.
Già ai tempi dei Romani infatti, qui si trovavano strutture termali molto frequentate e alcune di esse restano in attività ancora oggi.
L’importanza di questo territorio e il grande potenziale di queste sorgenti, ha fatto si che negli anni venissero fondati nuovi e più moderni stabilimenti, o che quelli preesistenti venissero migliorati divenendo tra i migliori in Italia.
In particolare mi riferisco all’Hotel Terme Santa Agnese, una residenza d’epoca che sorge sulle fondamenta degli antichi impianti pubblici termali di epoca romana e che sa abbinale il fascino storico con una qualità di servizio eccellente.
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L’importanza di questo stabilimento è senza dubbio anche dovuta alle proprietà benefiche dell’acqua che sgorga dalla sorgente Santa Agnese, acque ricche di minerali che arrivano da oltre 2000 metri di profondità e risalgono arricchite e surriscaldate attraverso una faglia nel terreno.
Le Terme Santa Agnese, oltre ad essere una SPA molto nota, dispongono di numerose camere per rendere il soggiorno più comodo possibile. La posizione centrale in paese le rende inoltre un’ottima scelta logistica.
All’interno si possono trovare piscine termali, vasche per i trattamenti idroterapici e le molto richieste grotte termali. Un trattamento in grotta prevede una prima permanenza nel tepidarium per 5 minuti, dove l’acqua calda a 38°C e il vapore (ancora limitato) cominciano a preparare il corpo.
La fase successiva è quella che avviene nel calidarium. Qui l’acqua ha una temperatura di 43°C e il tempo di permanenza sale a 15 minuti. Un tempo che sembra interminabile perché il caldo tende a stressare il fisico che, proprio per questo, entra in modalità d’emergenza liberando endorfine che contribuiscono a propagare la sensazione di benessere e leggerezza.
Allo scadere dei 15 minuti, se li resisti, c’è poi il passaggio nella sala relax dove ci si può stendere e rilassarsi avvolti tra caldi asciugamani. La sensazione è di totale relax.
I visitatori provvisti di idoneo certificato possono sottoporsi a trattamenti e cure termali più specifiche e mirate. Inoltre, nei sotterranei, si trova la fangaia, dove il fango viene fatto maturare fino a quando non acquisisce le proprietà idonee per essere usato per i trattamenti curativi o di bellezza.
Cooking class e coccole di sapore con Paolo Teverini
Dall’eccellenza del benessere passiamo ad un’eccellenza più godereccia, quella della buona cucina dello chef Paolo Teverini presso l’Hotel Ristorante Tosco Romagnolo.
L’ambiente raffinato del ristorante è caldo e accogliente, un locale ideale per una cena di classe.
Per prima cosa però, lo che Teverini ci invita a seguirlo in cucina, dove ha preparato per noi delle postazioni di lavoro per insegnarci una nuova ricetta. Io non sono un portento in cucina, ma queste cose mi piacciono e adoro le sfide quindi, indossato il grembiule e seguendo le indicazioni dello chef, ho iniziato a mischiare farina e uovo per creare un impasto all’uovo che impastare a mano necessita di grande impegno e forza nelle mani.
Non sono stato il più rapido, ma ho insistito un po’ per dare elasticità e uniformità alla pasta. La fase successiva ha visto come protagonista il mattarello, grande alleato nello stendere la pasta in modo da avere una sfoglia di un paio di millimetri di spessore.
Infine la pasta va tagliata a strisce e poi divisa a quadretti (la dimensione è a piacere).
Perché abbiamo fatto una pasta simile? Paolo Teverin ci spiega che questo formato di pasta è ottimo per essere cotto in padella come il riso.
Prepariamo quindi un soffritto con aglio e tartufo nero, lasciamo imbiondire un po’ perché si insaporisca per bene, e poi uniamo la pasta facendola inizialmente scottare e rosolare assieme al soffritto.
Aggiungiamo poi il brodo a mestoli, continuando a mischiare e aggiungendone altro man mano che evapora e viene assorbito. Il tempo di cottura è al tatto, ovvero ogni tanto, quando la pasta comincia a sembrare cotta, occorre assaggiarla per testarne la consistenza.
Per terminare facciamo mantecare con un po’ di burro e, cercando di non fare danno, impiattiamo la pasta al centro di un piatto guarnendo il tutto con dell’aria d’uovo e con scaglie di tartufo.
Il risultato è stato davvero buono.
Cena al Ristorante Paolo Teverini
In attesa della cena abbiamo cercato un diversivo e, incuriositi dalla fama, abbiamo chiesto a Paolo Teverini di mostrarci la sua cantina.
A circa sei metri di profondità la cantina del Ristorante Paolo Teverini è un vero e proprio tempio del vino, un luogo di cui lo chef ci parla con emozione e passione, mentre ci accompagna tra i corridoi spiegandoci come sono suddivise migliaia di bottiglie provenienti da tutto il mondo.
Ascoltare tutto ciò aumenta la mia già naturale affinità con il vino e mi diverto a curiosare tra le varie sezioni della cantina per capire se riesco a orientarmi da solo e comprendere i codici associati alle varie etichette.
Così scopriamo che alcune bottiglie sono qui da lungo tempo, altre sono molto vecchie e acquistate da Teverini negli anni, altre ancora sono molto pregiate e hanno prezzi a due zeri. Insomma Paolo Teverini riesce ancora una volta ad ammaliarci e, per finire in bellezza, ci invita a sederci a tavola per gustare una cena studiata per noi.
Si parte con un panino soffice aromatizzato alle erbe accompagnato da una candela di lardo, una meraviglia per gli occhi e anche per il palato. Il pane ai cereali è accompagnato da 3 tipi differenti di burro, uno semplice e gli altri due aromatizzati che ho molto apprezzato.
Le portate sono state un oscillare tra sapori di terra e sapori di mare accostati con maestria e ottenendo un risultato davvero notevole. La crema di ceci su cozze con aria di zenzero e oro zecchino è decisamente insolita e gli gnocchi di seppia farciti di vongole sono stati la mia portata preferita.
Per secondo il filetto di daino è stata una vera scoperta, soffice al palato e dal sapore squisito. La giusta conclusione sono poi stati i dolci, un assortimento di proposte al cucchiaio e secche accompagnate da frutta essiccata.
Ad ogni portata sono stati associati vini differenti, etichette pregiate che ben si sposavano con i piatti. Decisamente buono è stato il barolo servito con metodo Coravin, visto il pregio della bottiglia utilizzata. Il metodo Coravin permette infatti di effettuare la mescita del vino senza aprire la bottiglia, impedendo quindi al vino rimanente di venire a contatto con l’aria e di alterarsi nel caso non venga finito tutto.
Questa è stata un’ottima occasione per assaggiare un vino pregiato e dal prezzo impegnativo ordinandolo al calice, di certo me ne ricorderò in futuro.
Al termine della cena, volenti o nolenti, abbiamo dovuto congedarci, ma non potevamo andarcene senza promettere a Paolo Teverini che saremmo tornati ancora. Di certo la tentazione di un altro soggiorno benessere a Bagno di Romagna è davvero grande.
Questa esperienza è stata vissuta in collaborazione con Insolita Italia
Io amo questo piccolo paese… e mi hai messo voglia di tornarci quanto prima!
Ciao Simona, per me Bagno di Romagna è stata una vera scoperta, anche io ho voglia di tornarci per scoprirlo più con calma!