Immerso nel cuore della Sardegna, a pochi chilometri da Macomer, il complesso archeologico di Tamuli rappresenta una delle testimonianze più affascinanti della civiltà nuragica. Situato a 720 metri di altitudine sul monte Sant’Antonio, questo sito offre un viaggio nel tempo tra nuraghi, tombe dei giganti e misteriosi betili antropomorfi, il tutto incorniciato da un paesaggio mozzafiato. Scopri con me i Tamuli di Macomer.

Un viaggio nella storia: il complesso dei Tamuli di Macomer
Il sito di Tamuli risale all’età del Bronzo medio (1500-1200 a.C.) ed è composto da tre elementi principali: un nuraghe, un villaggio e una necropoli. Il nuraghe, di tipo complesso a corridoio, domina l’area dall’alto di uno sperone basaltico. Sebbene parzialmente crollato, conserva ancora un fascino imponente, con la sua torre centrale e le due torri laterali costruite sfruttando la morfologia della roccia affiorante.
Ai piedi del nuraghe si estende il villaggio, composto da almeno 15 capanne a pianta circolare o ellittica, realizzate con muri a doppio paramento. Alcune di queste strutture sono rimaste intatte e sono state utilizzate dai pastori come ricoveri fino a tempi recenti. Il villaggio e il nuraghe erano protetti da un antemurale costruito con grossi blocchi di trachite appena sbozzati.

Le tombe dei giganti e i betili: simboli di un culto ancestrale
A circa 150 metri dal villaggio si trova la necropoli, composta da tre tombe dei giganti del tipo isodomo. Queste strutture funerarie, con corpo tombale absidato e esedra semicircolare, sono esempi tipici dell’architettura funeraria nuragica. La tomba più significativa è la Tomba A, lunga 14,40 metri, accanto alla quale si ergono sei betili in basalto, noti localmente come “sas perdas marmuradas“.
Questi betili, alti tra 95 e 140 cm, sono monoliti conici finemente lavorati. Tre di essi presentano una superficie liscia, mentre gli altri tre sono caratterizzati da due bozze coniche nella parte superiore, interpretate come rappresentazioni delle mammelle femminili. Questa distinzione suggerisce una simbologia legata alle divinità maschili e femminili, tutrici dell’area funeraria.

Esperienze uniche: il Tamuli Trail
Per gli amanti della natura e dello sport, il Tamuli Trail offre un’esperienza indimenticabile. Questo percorso ad anello di 16,2 km con un dislivello positivo di 370 metri si snoda attraverso il parco del Monte Sant’Antonio e l’area archeologica di Tamuli. Durante il trail, i partecipanti attraversano paesaggi collinari, boschi e siti archeologici, immergendosi in secoli di storia e bellezze naturali.
Come raggiungere Tamuli
Il complesso di Tamuli si trova a circa 5 km da Macomer, facilmente raggiungibile in auto. Macomer è ben collegata grazie alla presenza di due stazioni ferroviarie e diverse strade statali, tra cui la SS 131 e la SS 129. Una volta giunti a Macomer, è possibile seguire le indicazioni per il Monte Sant’Antonio e raggiungere il sito archeologico.
Consigli per la visita
- Periodo migliore: Primavera e autunno, quando il clima è mite e la vegetazione rigogliosa.
- Abbigliamento: Scarpe comode da trekking e abbigliamento adeguato per escursioni.
- Servizi: Si consiglia di portare con sé acqua e snack, poiché l’area è priva di punti di ristoro.
- Visite guidate: Per un’esperienza più approfondita, è possibile partecipare a visite guidate organizzate da enti locali.
Visitare i Tamuli di Macomer significa immergersi in un passato remoto, tra testimonianze archeologiche uniche e paesaggi naturali mozzafiato. È un’esperienza che arricchisce culturalmente e spiritualmente, offrendo una connessione profonda con le radici della Sardegna.
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