Panamà, come si pronuncia in spagnolo è uno stato dell’America Centrale, si allunga su quella stretta striscia di terra che congiunge i due continenti americani. Panama è una terra di passaggio, in tutti i sensi. Tutti, sia uomini che animali sono passati da nord a sud e viceversa, da est ad ovest nel corso della storia umana e del pianeta.
Quando si pensa a Panama, la prima cosa che ci viene in mente è il Canale; grandi navi da crociera o enormi navi mercantili lo attraversano, giornalmente, per abbreviare il loro viaggio. Il sistema che permette il loro passaggio è un opera ingenieristica notevole che ti raccomando come cosa da non perdere. Tuttavia non ci si può fermare a questo perché altre meraviglie si presentano agli occhi del viaggiatore.
Nel Panamà si parla spagnolo, la moneta utilizzata è il dollaro americano e il balboa panameno per i piccoli pagamenti. Occorre un passaporto elettronico in regola e il VISA viene rilasciato in aeroporto all’arrivo.
Quando partire per Panama
Il clima a Panama è tropicale con una stagione secca (da gennaio ad aprile) e una piovosa (da maggio a dicembre), tuttavia ci sono alcune zone più equatoriali, come il Darien e il versante Caraibico, e altre invece più secche tutto l’anno come la Peninsula de Azuero.
In valigia portati quindi dal costume da bagno, alla felpa più calda, dalla canottiera alla giacca antipioggia, dai pantaloncini ai jeans, dai sandali agli scarponcini. Non dimenticarti uno zaino antipioggia, un copricapo con retina se vai nella Comarca indigena, spray anti zanzare e luci notturne da portare in fronte da utilizzare là dove non c’è la corrente elettrica.
Insomma gli ambienti sono molto variegati, dal clima freddo della cordigliera all’umido delle località sugli oceani, e inoltre puoi svegliarti a Volcan Barù a 2000 metri di altitudine, dove è molto fresco e spostarti nel pomeriggio a Bocas del Toro dove troverai un clima caldo umido. Sii preparato.
Per quanto riguardo Panama City nella stagione secca fa veramente caldo e il clima è soprattutto afoso. In tutti i luoghi troverai l’aria condizionata e molti ventilatori. L’impatto per chi viene dalla gelida Europa non è indifferente; attenzione quindi al mal di gola e ai raffreddori che possono anche rovinare il viaggio. Procurati i farmaci adatti e soprattutto copriti quando necessita.
Come arrivare a Panama e come raggiungere la Ciudad de Panamà
Si può arrivare nel paese in volo sia passando attraverso uno scalo in una città statunitense che via Madrid (Iberia), Amsterdam (KLM), Parigi (AirFrance), Francoforte (Condor). Personalmente preferisco le alternative europee, fare scalo negli Stati Uniti può diventare difficoltoso a causa dei controlli sui passeggeri per la sicurezza e poi è necessario il visto americano, pertanto le compagnie aeree con le quali ho personalmente viaggiato sono Iberia e KLM.
Da Torino partono direttamente i voli per Madrid e Amsterdam e da lì le connessioni internazionali. I biglietti si acquistano direttamente sui rispettivi siti e si pagano, comodamente tramite Pay Pal. Ricorda di fare il check in on line qualche giorno prima, generalmente si verifica la data di apertura tramite collegamento al sito sul proprio dossier biglietti.
Delle due compagnie citate sopra preferisco KLM, ha un comfort superiore, tuttavia la scelta poi è essenzialmente economica, infatti consiglio di monitorare il costo del biglietto perché si può risparmiare parecchio a seconda delle offerte.
Raggiunta Panama, quando sbarchi se l’aereo è affollato, dirigiti quanto prima alla dogana di ingresso perché ci potrebbe essere un po’ di coda e anche se il personale è efficiente si rischia di perderete un po’ di tempo in fila. Al controllo ti saranno prese le impronte e una fotografia. Verrà controllato il passaporto e verrà apposto il visto.
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Infine, qualche domanda è d’obbligo: dove alloggerai? Sei venuto a Panama per turismo? Cosa visiterai? Non ti spaventare, guarda l’interlocutore con calma e cerca di rispondere in spagnolo. È sempre gradito sia l’interessamento al nuovo Paese sia lo sforzo di comunicare utilizzando la lingua nativa.
Recupera i bagagli ed esci dall’aereoporto di Tocumen. Fuori troverai taxi e bus che ti porteranno in centro città. Il costo del taxi per Panama City, che dista circa 30 Km , è di 30 dollari circa, ma se vuoi risparmiare ti insegno un “trucco”. Prendi un bus di linea a pochi spiccioli. Dove? Esci dalla porta principale di Tocumen, prendi la destra, svolta l’angolo seguendo il marciapiede, sbucherai in un cortiletto che accoglie delle pattuglie di polizia, continua sotto una pensilina coperta, attraversate la strada principale, proprio in fronte troverai la fermata del bus che ti porta a Patilla, zona centrale della città da cui potrai prendere il taxi che ti porterà al tuo alloggio.
Il bus giusto deve portare la scritta “corredor del Sur” perché percorre proprio questa lunga strada così chiamata; sul bus inizierai a sentire l’atmosfera latina. Tieni una felpa o una giacchetta con te, di solito c’è l’aria condizionata a manetta. In tutto il paese sentirai molta musica latina, soprattutto nei luoghi urbani, nella metro, sui taxi, nei locali: qui è così, il silenzio lo ascolterai sulla cordigliera e nei parchi. La gente è vivace e cordiale, semplice e diretta.
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Come muoversi in città, dove alloggiare e mangiare
La città offre una vasta gamma di strutture ricettive. Dagli alberghi moderni lussuosi a quelli storici, ma anche pensioni con ottimi prezzi. Di solito io scendo al Hostal Entre 2 Aguas nel quartiere El Cangrejo. Questo hostal è una casa degli anni quaranta con un ombroso giardino nel bel mezzo della città. Offre una colazione inclusa ed è a disposizione della clientela una grandissima cucina nella quale si possono cucinare i pasti, il frigorifero e una zona lavanderia. C’ è una bella terrazza dove poter riposare soprattutto i primi giorni quando soffrirete un po’ il jet lag e vi sveglierete alle quattro del mattino. Vedere l’alba sui condomini di Patilla e sentire gli uccelli esotici cantare sarà immancabile nei primi giorni del vostro viaggio. Le stanze sono spaziose e a seconda della richiesta si può avere il bagno in camera oppure no. Un altro vantaggio è la sua vicinanza alla stazione della metro chiamata “Argentina”.
Compratevi la Rapi>Pass Card al costo di 2 dollari e con questa andate ovunque! Si ricarica nelle stazioni. La metro è stata proprio una manna per la città, prima intasata nelle ore di punta da un traffico caotico e assordante.
Questo hostal per me è stata la scelta migliore, sebbene abbia soggiornato in altre strutture come Casa Ramirez vicino Panamà Viejo in via Cincuentenario o all’Hostal Luna’s Castle in Casco Viejo. Quest’ultima sistemazione la consiglierei a gente giovane che vuol far nottata, infatti al suo interno si sviluppa una discoteca aperta sino alle prime luci dell’alba durante i fine settimana. È interessante, ma un po’ stressante, dipende dai gusti.
Consiglio di muoversi con la metro che ha una sola linea per ora, ma sono in costruzione la Linea 2 e in pianificazione la Linea 3; procurati una piantina delle fermate. Le fermate vanno da Allbrook in direzione sud sino a San Isidro.
Per quanto riguarda l’uso del taxi, occorre evitare di pagare prezzi esorbitanti, pertanto devi comportarvi come se fossi un residente del posto, ovvero: fermare un taxi con aria disinvolta, comunicare in spagnolo dove vuoi andare; continuare a conversare in spagnolo ed a destinazione, per un tragitto di tre, quattro km circa in città, sporgere due o al massimo tre dollari senza chiedere quanto costa la corsa; non di più!
Ovviamente questa regola non vale se c’è un traffico intenso. Non sporgere dieci dollari perché non è il prezzo giusto. Se devi spostati di notte, soprattutto inoltrata, questo è un mezzo che consiglio. In questo caso il prezzo è maggiore si va dai quattro ai sei dollari. Di notte non ti consiglio i bus e non ti consiglio di camminare da solo con aria “da turista” ad esempio a Plaza Cinco de Mayo e men che meno in zone periferiche come San Miguelito.
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La città è grande e i quartieri sono diversi tra loro: Casco Viejo è il quartiere antico costruito dopo che la città fu saccheggiata dai pirati: il quartiere della vita notturna. Punta Patilla piena di codominii lussuosi dove abitano i ricchi panamensi oppure la gente straniera che si è trasferita qui per lavoro. Il Cangrejo è zona centrale residenziale, che io consiglio per trovare alloggio. San Francisco dove è localizzato il primo insediamento di Panamà chiamato Panamà Viejo (bene protetto dall’Unesco) nel 1519, il quartiere del Canal con i Miraflores Docks, la zona dell’Amador causeway che ospita il nuovo Museo della Biodiversità, il quartiere della Chorrera e il Ponte delle Americhe dove vivono i lavoratori pendolari che ogni mattina si riversano in città impiegando ore e ore di auto, Allbrook con i suoi grandi negozi e centri commerciali e San Miguelito la periferia più disagiata.
La sicurezza cambia a seconda dei quartieri; puoi passeggiare tranquillamente di sera in Casco Viejo, cenare al Mercado do Marisco con un tradizionale ceviche, passeggiare sulla Cinta Costera.
Per quanto riguarda i ristoranti ce ne sono di tutti i tipi con tutte le grandi cucine mondiali. Ti consiglio di pranzare o cenare al Mercado do Marisco, centro di vendita del pesce portato ogni mattina dai pescatori. Esso è situato alla fine della Cinta Costera, prima di Casco Viejo ed è facilmente raggiungibile.
Gustati soprattutto il ceviche che è pesce marinato con limone e un’erba particolare. Purtroppo la vera cucina panamense non offre una vastissima varietà di piatti. Il pesce viene quasi sempre fritto o arrostito alla piastra e poi troverai sulla Panamericana tante soste che propongono la comida corriente: un misto di carne, insalata, platani fritti, riso. Il ceviche e la comida corriente costano poco, tuttavia esistono ristoranti assolutamente raffinati per tutte le borse, soprattutto nel Casco Viejo, centro della movida panamena. Affollato, pittoresco con le sue case coloniali peraltro quasi tutte ristrutturate, vivace e molto interessante.
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Cosa vedere in città
Appena arrivi ti consiglio di fare una passeggiata sulla Cinta Costera sino al Mercado do Marisco, tanto per rilassarti, dopo il lungo viaggio in aereo. Entra nelle botteghe del pesce per ascoltare gli assalti dei venditori, continua poi verso Casco Viejo per una visita diurna, ci sono tante bancarelle colorate degli indigeni Kuna Yala e progetta l’uscita serale. Ti avviso, questo quartiere, sede del Governo del paese, diventa più caotico nel fine settimana. Spingiti anche sino a SantAna e plaza Cinco de Mayo, però solo di giorno. Ci sono da vedere mercati coperti tradizionali, i negozi di barbieri all’aperto, sentire tutto il flusso vitale che ti circonda.
Il secondo giorno devi assolutamente andare a visitare i Miraflores Docks e il Canale, magari fermarti nel centro di accoglienza per i turisti per osservare il sistema di chiuse che permette il passaggio delle navi. Al mattino dipende, se ti svegli di buon’ora visita il Museo della Biodiversità costruito recentemente dall’archistar Frank Gehry e pranza in qualche ristorante dell’Amador guardando l’oceano.
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Il giorno dopo visita Panama Viejo che si trova in direzione opposta. Le rovine e i maestosi alberi ti daranno l’impressione di camminare sulle strade di una città di conquista del secolo d’oro della Spagna e poi riposati nel parco di Panama city situato nella zona alta della città.
Con tutto questo vagabondare trascorrerai circa tre giorni in città, sufficienti per vedere i punti principali. Successivamente sarai pronto a scoprire il resto del paese, caricare armi e bagagli su un’automobile a noleggio e imboccare la Panamericana per altre avventure.
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