Torino è una città talmente ricca di cose da scoprire che occorre ben più di un viaggio per vederla completamente. Inoltre, negli ultimi anni, stanno aumentando i tour che ti portano alla scoperta dei volti alternativi della città. Gli itinerari spaziano su varie tematiche e coinvolgono il visitatore guardando oltre la classica facciata dei palazzi e le esposizioni dei musei. Un esempio sono i tour come la Torino Sotterranea, che definirei una passeggiata alla scoperta della storia che si trova sotto la città.
La Torino Sotterranea è un itinerario che si articola in 4 tappe. Sono quattro locations in cui sarai accompagnato da una guida che ti racconterà la storia del luogo, le sue leggende, i personaggi che vi hanno vissuto e che ti farà accedere nella loro parte nascosta. Il sottosuolo è infatti il punto di forza della Torino Sotterranea perché conserva luoghi e segreti che pochi conoscono.
Visitare la Torino Sotterranea può essere anche una buona occasione per visitare, se non l’hai ancora fatto, l’intera città di Torino. A proposito, ti rimando ad un articolo del magazine di Expedia, dove ho trovato qualche utile spunto sulle 10 cose da non perdere in città. È una buona risorsa per organizzare un weekend o una vacanza di qualche giorno per chi mettesse piede per la prima volta nel capoluogo piemontese.
Visitare la Torino Sotterranea
La visita della Torino Sotterranea avviene in gruppi coordinati da guide che lavorano per un tour operator locale. La proposta comprende anche altre interessanti escursioni a Torino. La visita della Torino Sotterranea avviene sempre in orario serale e ha una durata, che può variare leggermente, di circa 3 ore e mezza.
Il punto di ritrovo per i partecipanti è di fronte alla vecchia Stazione di Porta Susa. L’edificio, che oggi è abbandonato, ha un aspetto cupo e fatiscente dovuto all’abbandono, fatta eccezione per il quadrante illuminato dell’orologio che si trova sulla facciata. Insomma una partenza decisamente suggestiva.
Qui si trova un responsabile del tour operator che incassa il saldo del biglietto, fa firmare lo scarico di responsabilità e consegna a tutti un adesivo da applicare agli indumenti. La Torino Sotterranea ha un costo di 29,50€ a testa.
I gruppi, così organizzati e aventi circa 30 partecipanti l’uno, partono a distanza di 15 minuti uno dall’altro. Si spostano seguendo una sequenza differente e coordinata in modo da non incrociarsi mai, o quasi.
Il gruppo prima di noi, ad esempio, è partito con il bus per raggiungere una delle tappe più distanti. Noi ci siamo incamminati, alle 20.15 precise, verso il Museo Pietro Micca, la prima tappa della nostra Torino Sotterranea.
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1. Museo Pietro Micca e storia della Torino Sotterranea
Il Museo Pietro Micca è un museo storico dedicato all’assedio del 1706. In questo periodo la città era notevolmente diversa e i conflitti con la vicina Francia imponevano stretti ritmi e accorgimenti militari necessari alla difesa.
Dove ora si trova il Museo Pietro Micca (in realtà non solo li) un tempo si trovava una vasta fortezza pentagonale. Era circondata da mura stellate con tanto di mezzelune, rivellini, controguardie e quant’altro l’architettura militare del XVI secolo imponeva per resistere a un assedio.
Di tutto questo oggi è visibile solo più il Mastio che si trovava al centro della fortezza. Tutto il resto si trova sotto terra. La città di Torino è, infatti, costruita al di sopra delle antiche mura e lo si nota quando il gruppo viene invitato a scendere sotto al museo e visitare le gallerie sotterranee realizzate per la difesa in caso di guerra.
Questa è una delle tappe più suggestive del tour. Nella galleria si vede anche il punto in cui Pietro Micca fece detonare l’esplosivo che fermò l’invasione francese, ma durante la cui esplosione egli stesso rimase gravemente ferito e morì.
In un punto si vede anche il muro esterno, quello a forma di stella, mentre i passanti ti camminano sopra la testa. Ma non voglio raccontarti tutto, altrimenti che gusto c’è?
2. Cimitero di San Pietro in Vincoli
La seconda tappa del tour, che raggiungiamo con il bus, è l’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli. In questo luogo, in passato, si trovavano 45 fosse comuni più una fossa in cui venivano sepolti i condannati a morte.
La struttura esterna del cimitero è di per se suggestiva con il buio della notte, nonostante sia stata spogliata delle lapidi e non vi siano più le tombe. Ma è qui che la Torino Sotterranea si condisce con un po’ di brivido e con la storia del fantasma della Velata. Pare fosse una giovane principessa di nome Barbara morta nel 1792, all’età di 28 anni.
La storia della ragazza è molto triste e condita con la follia del marito vedovo. La leggenda narra che il suo fantasma si aggiri ancora per il cimitero e capita con facilità che i passanti la intravedano.
La visita culmina con l’ingresso nella cripta della quale si visitano solo alcuni ambienti. In questo luogo gli affreschi e le iscrizioni funebri sono capaci di raccontare storie ormai dimenticate.
3. Le Ghiacciaie di Piazza Emanuele Filiberto
Con il bus raggiungiamo anche la terza tappa che si trova in Piazza Emanuele Filiberto. È una piazza del centro nota per gli eccellenti ristoranti e i locali.
Nel 1994, durante i lavori di costruzione del parcheggio sotterraneo, gli operai sfondarono involontariamente una parete riscoprendo un’antica ghiacciaia dimenticata da secoli sotto la città. I lavori proseguirono preservando la scoperta e lasciandola parzialmente visibile dal parcheggio stesso. Inoltre, percorrendo un corridoio, è possibile raggiungere altre due immense ghiacciaie, anch’esse dimenticate da tempo immemore.
Queste costruzioni risalgono a un periodo che va dal 1500 al 1700. In quest’epoca la neve e il ghiaccio venivano immagazzinati nel sottosuolo in modo che potessero essere fonte di freddo da vendere alla popolazione. A quei tempi non esistevano i frigoriferi e il freddo era utilizzato per conservare gli alimenti o creare stanze frigorifere nei sotterranei o nelle cantine.
L’avvento dei frigoriferi ha reso vana l’utilità delle ghiacciaie. Per questo, si pensa, i proprietari le abbiano abbandonate e dimenticate con gli anni. Il fattore che mi lascia sbalordito è che ogni ghiacciaia ha diametro di parecchi metri ed è alta circa 11 metri. Nonostante la dimensione è rimasta celata e non trovata per oltre tre secoli.
4. Palazzo Saluzzo Paesana e gli infernotti a Torino
L’ultima tappa è l’arrivo di una piacevole passeggiata tra le vie di Torino che passa davanti al Santuario della Consolata e attraversa la Piazza Savoia, elegante anche al buio con il suo ‘falso’ obelisco. Con una camminata di meno di 10 minuti arriviamo a Palazzo Saluzzo Paesana, un meraviglioso palazzo barocco eretto all’inizio del 1700 che fu quasi una sfida al Palazzo Reale della Torino sabauda.
La sua architettura è veramente notevole e il palazzo occupa un intero isolato. Ma la Torino Sotterranea concentra l’attenzione sui suoi sotterranei, le cantine sotto le cantine, chiamate più comunemente infernotti.
Questo strato della città oggi non più in uso ha avuto, in alcune epoche storiche, importanza vitale per molti abitanti della Torino dell’epoca. Basti pensare al periodo dell’Inquisizione o alla malvivenza che, di notte, faceva scorribande nelle buie vie del centro di Torino. Gli infernotti in questi periodi storici sono stati sicure vie di comunicazione per spostarsi in città. Una città sotto la città che ha permesso (sopratutto ai ceti più agiati) di sopravvivere incolumi.
Nei periodi di pace gli infernotti sono poi stati quasi dimenticati, ma sono tornati a essere utili durante le due guerre mondiali. Sopratutto durante la seconda, durante la quale fungevano da rifugio per il popolo dai bombardamenti degli alleati.
La Torino Sotterranea è anche scena del crimine di alcuni cold case
L’infernotto di Palazzo Saluzzo Paesana fu anche scenario di un fatto macabro accaduto nel 1902. In quest’anno, una bambina, figlia di una nobile famiglia, venne trovata assassinata con 11 coltellate. L’assassino non venne trovato immediatamente a causa di alcuni errori investigativi. Ma nel 1903 una seconda bambina scomparve e venne trovata, ferita ma viva, proprio in questo infernotto. A questo punto l’assassino venne identificato e arrestato, almeno così si narra. Alcuni ipotizzano che si aggiri ancora per le sale di questo infernotto.
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Insomma, in un’alternanza di storia e mistero la Torino Sotterranea ci ha piacevolmente stupiti e affascinati. È un tour che sicuramente consiglio per chi volesse scoprire una faccia di Torino un po’ più insolita.
Puoi trovare informazioni sulla Torino Sotterranea e su altri tour alla scoperta di Torino visitando questo sito.
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