Parlando di escursioni nel Biellese, oggi ti portiamo alla scoperta della Trappa di Sordevolo, un luogo che ha qualcosa di magico e che racconta una storia incredibile, soprattutto per chi conosce la Valle Elvo come è oggi.
Ci troviamo nel comune di Sordevolo, noto ben oltre i confini nazionali per la rappresentazione della Passione che viene replicata con cadenza quinquennale. Proprio qui si trovano alcuni interessanti musei e luoghi da visitare. Questa località è anche un’ottima opzione per visitare il Biellese e vi si trovano varie opzioni di soggiorno.
Un luogo che merita interesse è il Museo della Passione, strettamente legato alla rappresentazione teatrale che coinvolge gran parte della popolazione locale. Esso si trova proprio in centro paese, e può essere un motivo in più per visitare il borgo.
L’altro luogo ricco di fascino a Sordevolo è la Trappa, situata fuori paese e non raggiungibile in automobile. Essa è meta di molti camminatori, turisti o appassionati di montagna che ogni fine settimana salgono per godere della pace e dei panorami che questo luogo vanta.
Escursione alla Trappa di Sordevolo
Per raggiungere la Trappa di Sordevolo è possibile percorrere due percorsi differenti. Quello più semplice e meno faticoso consiste nell’imboccare la strada del Tracciolino a Oropa e, dopo circa 8 Km, parcheggiare in corrispondenza delle indicazioni della Trappa di Sordevolo e scendere per qualche minuto a piedi.
Per chi ama camminare, invece, è consigliabile il percorso che da Sordevolo conduce alla Trappa. Il cammino comincia dalla località chiamata Prera, dove si può lasciare l’auto (parcheggi permettendo). Da qui si comincia a salire percorrendo un tratto di strada asfaltata, finché non si incontra la mulattiera che, attraversando il bosco, ti condurrà alla Trappa.
Il cammino non è difficoltoso, sopratutto se sei ben allenato. Se hai il passo spedito dovresti arrivare a destinazione in circa 50 minuti, tuttavia, vista la salita quasi costante, puoi anche decidere di passeggiare con più calma e impiegarci un po’ di tempo in più.
Del resto nessuno ti corre dietro e procedere con lentezza ti permetterà di apprezzare meglio i panorami della Valle Elvo, gli scorci e la natura che ti circonda.
Non puoi sbagliare e ad un certo punto troverai un cancelletto, da attraversare e richiudere, e comincerai a vedere alcuni edifici che preannunciano l’arrivo alla Trappa.
La riconoscerai sicuramente, la Trappa di Sordevolo è un alto stabile che si contraddistingue per i suoi livelli di finestre e arcate regolari sovrapposte. Tanto affascinante e isolata da suscitare grande curiosità, soprattutto in chi si domanda: perché un edificio di simili dimensioni è stato costruito qui? Qual era la sua funzione?
Storia della Trappa
La Trappa di Sordevolo venne costruita a partire dalla seconda metà del Settecento per volontà di Gregorio Ambrosetti, facoltoso esponente di un’importante famiglia di imprenditori lanieri originaria di Sordevolo.
Il progetto ebbe inizio nel 1751 con l’autorizzazione per una cappella votiva che però, nel 1760, aveva assunto una dimensione ben diversa. Quello che oggi chiameremmo abuso edilizio era infatti il progetto di un convento destinato ai frati Passionisti, che però non arriveranno mai a Sordevolo per l’opposizione di Comune e Parrocchia.
Pur dovendo interrompere la costruzione della chiesa annessa al convento, Ambrosetti continuerà la costruzione facendo credere che si trattasse di una sua residenza, o di un altro lanificio, ma alla sua morte il complesso rimase incompiuto fino al 1796, quando fu abitato, per soli sei anni, fino all’avvento di Napoleone, da una congregazione di monaci Trappisti in fuga dalla Francia rivoluzionaria.
Da allora la Trappa cadde in quasi totale abbandono e subì ingenti danni a causa dell’incuria e del passare del tempo. Solo una parte venne utilizzata a scopo agricolo e assegnata come alpeggio a degli allevatori. Fino a circa 20 anni fa, quando alcuni appassionati fondarono l’Associazione della Trappa e decisero, in accordo con la proprietà, di prendersene cura e ridare vita a uno dei luoghi più affascinanti della Valle Elvo.
Ecomuseo della Tradizione Costruttiva
Oggi la Trappa di Sordevolo ospita l’Ecomuseo della Tradizione Costruttiva, uno dei siti della Rete Museale Biellese.
L’edificio stesso è parte del percorso museale e te ne accorgerai durante la visita, attraversandone i corridoi, ammirando la sequenza di archi che si susseguono come in un ipnotico schema. Affacciandosi dalle aperture interne si può vedere dall’alto un grande vuoto generato dal crollo delle volte dei piani superiori, oggi utilizzato per le principali attività ospitate, dove si trovano le tracce del cantiere incompiuto, del monastero trappista e del lungo abbandono.
La visita percorre principalmente tre livelli. In quello centrale si possono trovare alcune sale allestite con esposizioni artistiche e l’esposizione prosegue anche al piano superiore, dal quale si gode una splendida vista sulla valle.
Il livello che ritengo più interessante è quello del piano inferiore. Qui si trova ciò che rimane della sala capitolare utilizzata dai monaci Trappisti nei sei anni in cui il complesso fu effettivamente un monastero.
Osservando attentamente è possibile notare ciò che resta di alcuni affreschi. In particolar modo è segnalato il percorso indicato dalle croci raffigurate sulle colonne, che riportano raffigurazioni di oggetti simbolici che rimandano alla Passione di Cristo.
Per chi trascorre la giornata alla Trappa di Sordevolo, l’Ecomuseo organizza dei corsi pratici di costruzione, ad esempio per la manutenzione dei muri a secco dei terrazzamenti esterni. I corsi sono aperti al pubblico e sono occasioni per apprendere qualcosa di nuovo oltre che per socializzare con gli altri partecipanti.
Una giornata alla Trappa di Sordevolo
La visita è solo parte delle attività che si possono svolgere alla Trappa di Sordevolo. L’intera area è spesso frequentata da appassionati di montagna, camminatori e escursionisti che salgono fino qui per godere dell’ambiente incontaminato, della vista e della natura.
In molti trascorrono le ore al sole sui prati, oppure passeggiano nei paraggi o organizzano picnic. Chi sale al mattino attende l’ora del pranzo, quando dalle cucine della Trappa proviene il profumo dello spezzatino e ai tavoli si comincia a degustare qualche prelibatezza.
Il menù completo comprende un piatto misto di antipasti (tra cui il burro a latte crudo dell’Alto Elvo presidio Slow Food) e un piatto di polenta e spezzatino di carne bovina (razza pezzata rossa di Oropa). Non mancano il dolce e il caffè, per un costo di 15 – 20,00€.
La valorizzazione di questi prodotti locali ha permesso alla Trappa di Sordevolo di essere inclusa negli itinerari del progetto Slow Food Travel Montagne Biellesi, un’iniziativa volta a promuovere il territorio e le sue eccellenze gastronomiche che coinvolge la collina morenica della Serra, la Valle Elvo e la Valle Cervo.
Alla Trappa puoi anche dormire
A chi desiderasse godere a fondo delle atmosfere della Trappa farà piacere sapere che è anche possibile dormire. Occorre prenotare e il servizio propone camere semplici e spartane, un po’ in stile monastico, i bagni sono comuni e la colazione è inclusa. Ovviamente la location eccezionale è garantita per tutta la durata del soggiorno.
Se sei un esploratore e ami percorrere i sentieri montani, chiedi informazioni al personale, saprà sicuramente indicarti i migliori percorsi verso Sordevolo, oppure verso il borgo di Bagneri, o ancora verso il Santuario di Oropa o il Santuario di Graglia.
Insomma un’escursione alla Trappa di Sordevolo è ben di più che una scampagnata in valle. Questo luogo immerso nella natura racchiude in sé la storia, la cultura e il gusto di una vallata tutta da scoprire.
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la Trappa è uno dei luoghi del cuore… Grazie per la tua visita virtuale 🙂
Grazie Umberto, la Trappa è davvero un luogo spettacolare, è stato un piacere visitarlo e scriverne.
Senza affaticarmi ho percorso questa escursione nei minimi particolari descritti, grazie dei particolari ed immagini, complimenti, rigrazie!
Ben trovata Lunella, la camminata verso la Trappa non è difficoltosa e lo spettacolo che attende lassù vale ogni passo! 🙂