Immerso tra i boschi della Liguria occidentale, il pittoresco borgo di Triora si erge come un gioiello incastonato tra le montagne. Conosciuto come il “Paese delle streghe”, Triora affascina i visitatori con la sua atmosfera magica e il ricco patrimonio storico. Questo incantevole paese è una destinazione ideale per coloro che cercano una fuga tranquilla dalla frenesia della vita moderna e un’opportunità di immergersi nella cultura e nella natura incontaminata. Ma qual è il legame fra Triora e le streghe?
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Triora e le streghe
La storia di Triora è profondamente legata al tema delle streghe, tanto che qui si tiene un festival annuale dedicato a questo misterioso mondo.
Le streghe, figure avvolte dal mistero e circondate da un’aura di magia e occulto, hanno affascinato l’immaginazione umana per secoli. Da personaggi storici a protagonisti delle fiabe, il concetto di strega ha attraversato epoche e culture, suscitando paura, curiosità e interesse.
Tra le strade e i vicoli di Triora si intrecciano storie e leggende legate a doppio filo con il misterioso mondo delle streghe che ogni anno affascina amanti del genere e semplici curiosi.
Le origini del concetto di strega risalgono all’antichità, quando esistevano figure simili nelle diverse civiltà. Nel mondo antico, queste donne erano spesso associate a pratiche magiche e religiose. Alcune svolgevano ruoli di guaritrici e consigliere spirituali, mentre altre erano temute per le loro presunte capacità di maledire o lanciare incantesimi e malefici.
La caccia alle streghe
La vera caccia alle streghe iniziò nel Medioevo, quando l’Europa fu scossa da ondate di isteria collettiva. In un’epoca caratterizzata da intolleranza religiosa e persecuzioni, le streghe divennero capri espiatori di calamità naturali, carestie e malattie. Questo periodo culminò nell’infame caccia alle streghe, durante la quale migliaia di donne furono imprigionate, processate e, in molti casi, giustiziate.
Le streghe venivano spesso accusate di alleanze con il diavolo, di partecipare a raduni notturni chiamati “sabbat” e di compiere sacrifici di natura demoniaca. Tali credenze vennero alimentate da testimonianze spesso estorte sotto tortura, contribuendo a perpetuare un clima di paura e sospetto.
La figura della strega ha subito notevoli evoluzioni nel corso dei secoli. Nel Rinascimento, la magia divenne un argomento di interesse tra gli intellettuali, con personaggi come John Dee e Giordano Bruno che indagarono sulle pratiche esoteriche. Tuttavia, nonostante questa tendenza, la caccia alle streghe continuò in diverse regioni.
Nel corso del tempo, la figura della strega ha assunto diverse sfumature nella cultura popolare. Con l’avvento della letteratura gotica e delle fiabe dei fratelli Grimm, le streghe divennero icone delle tenebre e dei pericoli nascosti. Tali rappresentazioni hanno influenzato profondamente l’immaginario collettivo, plasmando il concetto moderno di strega come un essere dotato di poteri sovrannaturali e spesso malvagio.
La strega ai giorni nostri
Tuttavia, nel corso del XX secolo, la figura della strega ha conosciuto una sorta di rivincita, passando da simbolo del male a icona femminista di forza e indipendenza. Le streghe sono state re-interpretate come figure sagge, connesse con la natura e con la conoscenza segreta. L’immaginario contemporaneo delle streghe le vede spesso come eroine sfidanti le convenzioni sociali, ribellandosi contro il patriarcato e cercando di recuperare un potere perdutamente sacrale.
Oggi, il culto delle streghe è diventato un fenomeno diffuso, con diverse tradizioni esoteriche e neopagane che si rifanno alle antiche pratiche magiche. Le streghe moderne abbracciano l’empowerment personale, l’energia della natura e l’armonia con il cosmo.
In conclusione, le streghe sono state un elemento costante nella storia umana, rappresentando una complessa intersezione tra spiritualità, folklore e persecuzione. Sia viste come donne sagge e potenti, sia come oscure e malvagie, le streghe ci offrono un affascinante viaggio nella psiche collettiva e nei meandri dell’occulto.
Ma ci sono le streghe a Triora?
Tuttavia, il borgo è molto più di una fama leggendaria. Le sue radici risalgono all’epoca romana, e nel corso dei secoli ha vissuto periodi di grande importanza e prosperità, segnati anche da guerre e dominazioni. I visitatori possono passeggiare tra i vicoli in ciottoli e ammirare le antiche architetture, come la chiesa di San Bernardino del XVI secolo o il Palazzo Stella del XVII secolo.
Ma Triora non è solo storia. La natura circostante offre un’esperienza senza pari per gli amanti delle escursioni e del trekking. Sentieri ben segnalati conducono i visitatori attraverso boschi di castagni e faggi, prati alpini e ruscelli di montagna, regalando panorami mozzafiato sulla valle sottostante. Questa area è anche nota per la sua flora e fauna uniche, con una varietà di specie vegetali e animali che rendono ogni passeggiata un’avventura naturalistica.
Gli amanti della buona cucina troveranno a Triora una deliziosa selezione di piatti tipici liguri, come la famosa “focaccia al formaggio” o le “trofie al pesto”. I ristoranti del borgo offrono autentiche prelibatezze locali, accompagnate da un calice di vino della regione.
Inoltre, Triora ospita eventi culturali e festival durante tutto l’anno. Da concerti e mostre d’arte a manifestazioni enogastronomiche, ogni periodo dell’anno offre qualcosa di speciale per i visitatori.
Cosa visitare a Triora
Triora è quindi un affascinante borgo dell’entroterra della Liguria, nella Valle Argentina, noto per la sua storia unica e le stradine incantevoli dove si trovano alcuni palazzi storici e la chiesa.
Si può esplorare Triora in autonomia oppure partecipare a uno dei tre percorsi guidati:
- Art (segnaletica rossa): un itinerario che porta ai principali luoghi d’interesse artistico, partendo dal Museo della Stregoneria;
- Curiosity (azzurro): parte dal castello e rivela curiosità sul borgo
- Kids (giallo): dedicato ai più piccoli, esplora i luoghi legati alle streghe con un linguaggio semplice.
Entrando nel centro storico, provenendo dall’ospedale, si incontrano subito i caratteristici caruggi liguri, che portano alla Piazza del Mercato, circondata da antiche e tipiche case in pietra. Percorrendo il carruggio principale puoi scovare una strega stilizzata, si trova in corrispondenza di una piccola piazzetta.
Piazza Beato Tommaso Regio è considerata il cuore di Triora, su di essa affacciano il Palazzo Stella , sede del Museo di Triora – civico e diffuso, e la Collegiata di N.S. Assunta, la chiesa principale del paese. Questi edifici testimoniano l’antico splendore del luogo.
Gli antichi forni e il pane di Triora
Vicino a piazza Beato Tommaso Regio, un cartello indica il Vicolo Forno, in questa via si può ammirare un antico forno per il pane in cui si trova un manichino intento nell’esercitare l’arte della panificazione. In passato Triora aveva quattro forni pubblici, l’ultimo dei quali chiuse circa 150 anni fa.
Il pane di Triora, ancora oggi noto per la sua forma rotonda e timbrata, era anche un importante motivo di ritrovo per le massaie. Le donne si recavano al forno di mattina e cuocevano il loro pane e altre specialità locali, come torte salate e dolci. Al fornaio, come pagamento, spettava una pagnotta.
Il quartiere della Sambughea e la cisterna
Percorrendo Via Camurata si raggiungono il quartiere Sambughea, che trasmette un senso di abbandono e mistero, e la cisterna centrale. I caruggi qui sono caratterizzati da porte murate, legate a leggende di peste e sopravvivenza.
La cisterna centrale, fonte essenziale per la sopravvivenza del borgo, è ancora visibile e racconta storie di assedi e siccità. Su di essa è ben visibile un altorilievo in pietra nera che rappresenta due delfini con uno scudo.
La Fontana Soprana
Salendo lungo il borgo, si raggiunge la Fontana Soprana, un luogo chiave per esplorare Triora. Da qui si può accedere alla Cabotina e al Castello. La porta della Fontana Soprana è ben conservata, sono ancora visibili i cardini e alcuni resti della cinta muraria.
L’acqua scorre, ancora oggi, da un canale e passando attraverso alle pietre.
La Cabotina, la casa delle streghe di Triora
Conosciuta come “casa delle streghe”, la Cabotina si trova in un punto che offre un bel panorama sulla vallata e verso il paese Molini. Qui, si possono vedere alcune porte decorate e raffiguranti delle streghe. All’interno di quella che è una piccola grotta si trova anche un manichino che rappresenta una strega in attività.
Le streghe, lontane dagli stereotipi negativi, erano donne sapienti in erboristeria e medicina, spesso rispettate per le loro conoscenze.
Le chiese di Triora e il Rizettu
La Chiesa di San Dalmazzo venne eretta dai monaci benedettini nel XIII secolo. È situata vicino al Rizettu, un’area storica di Triora. Oggi visitabile solo esternamente, evoca atmosfere di abbandono anche grazie ai numerosi edifici in rovina che punteggiano la via per raggiungerla.
La Chiesa di San Bernardino, costruita nel XV secolo, conserva affreschi di grande valoredel XV e XVI secolo. Il porticato rinascimentale è degno di nota e l’esterno è caratterizzato anche da un ippocastano monumentale.
Cosa fare a Triora
Le passeggiate tra le frazioni abbandonate e le visite ai musei sono un buon modo per scoprire questa località. Tra i musei sono degni di nota il Museo Etnografico e il Museo di Stregoneria, sono imperdibili. Molto interessante è anche il Museo Diffuso di Triora.
Passeggiata al Poggio della Croce
Il Poggio della Croce si trova a nord di Triora e si raggiunge tramite una mulattiera che parte dalla Fontana Soprana. È un luogo di riposo e riflessione e lungo la strada per raggiungerlo si trova il Santuario della Madonna di Laghet, edificato da una famiglia locale in memoria dell’unico figlio defunto tragicamente.
Visitare il Castello di Triora
Il Castello di Triora, sebbene in rovina, offre uno scorcio suggestivo sulla storia del borgo. Non è visitabile internamente, risale ai secoli XII-XIII ed era edificato in posizione strategica nel punto più alto del vecchio borgo. La fortezza ha rivestito un ruolo importante nella storia locale, ma venne via via spopolato e abbandonato con l’avvento delle armi da fuoco.
Cosa vedere nei dintorni di Triora
Nelle vicinanze di Triora si possono ammirare panorami mozzafiato, soprattutto nell’Alta Valle Argentina, e praticare sport avventurosi come il torrentismo.
A circa 3,5 km da Triora, il Ponte di Loreto è uno dei più alti d’Europa e collega il borgo alla frazione di Cetta. Corre a 112 metri sopra la Fora di Taggia e un tempo era famoso per la pratica del bunjee jumping, ora vietata.
Canyoning nella Fora di Taggia
La Fora di Taggia scorre a lungo la Valle Argentina e, grazie alla particolare morfologia del terreno, è possibile praticare canyoning. L’attività è avventurosa tra gole e cascate, ovviamente è adatta a chi ha esperienza. Scendere a piedi lungo i torrenti non è sempre una passeggiata, occorrono attrezzature ed è sempre bene verificare le condizioni meteo e i livelli dell’acqua.
Un altro punto d’interesse lungo il torrente è il Ponte di Mauta. Questo monumento è ben più antico di quanto sembri, è testimone di attività umane sin dal Neolitico, come testimoniano alcune evidenze archeologiche nella zona.
Accanto al ponte si trova il Santuario di Nostra Signora di Loreto, questo luogo è un ex voto eretto in occasione della cessazione delle incurioni di pirati nell’area, rappresenta quindi un simbolo di speranza per la comunità.
In conclusione, Triora è un gioiello che aspetta di essere scoperto. Con la sua storia affascinante, la natura incontaminata e l’atmosfera unica, offre un’esperienza indimenticabile a chiunque decida di visitarla. Che tu sia interessato alla storia delle streghe, all’esplorazione della natura o semplicemente alla ricerca di una fuga rilassante, Triora, il paese delle streghe, ti accoglierà a braccia aperte.
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