Uxmal e la Ruta Puuc: viaggio tra le meraviglie maya dello Yucatán

Durante il mio viaggio in Messico, una delle esperienze che mi ha colpito di più è stata la visita a Uxmal e ai siti archeologici della Ruta Puuc. Se stai programmando un viaggio nello Yucatán e sei appassionato di cultura, archeologia e avventura, allora questo itinerario fa proprio al caso tuo. Seguimi in questo racconto e scoprirai perché vale assolutamente la pena lasciare per un giorno (o due) le spiagge di Tulum o le strade colorate di Mérida per immergerti in un mondo antico e affascinante.

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Cosa è la Ruta Puuc?

Iniziamo da qui. La Ruta Puuc è un percorso turistico e culturale che si snoda attraverso una serie di siti archeologici maya nella regione collinare dello Yucatán, a sud di Mérida. Il termine “Puuc” in lingua maya significa “colline”, e in effetti il paesaggio qui è leggermente ondulato, in contrasto con la pianura piatta che caratterizza gran parte dello Yucatán.

La Ruta Puuc comprende cinque siti principali: Uxmal, Kabah, Sayil, Xlapak e Labná. Ognuno ha le sue particolarità, ma tutti presentano elementi architettonici in stile Puuc, caratterizzato da elaborate decorazioni in pietra, mascheroni del dio Chaac (la divinità della pioggia), e facciate mozzafiato.

Puoi trovare online varie escursioni guidate in visita a Uxmal e parte della Ruta Puuc, puoi dare uno sguardo se vuoi risparmiare tempo. Tuttavia molte di esse non toccano tutti i siti minori presenti in zona.

La Piramide dell'Indovino accoglie i visitatori di Uxmal
La Piramide dell’Indovino accoglie i visitatori di Uxmal

Il mio arrivo a Uxmal

Sono partito la mattina presto da Mérida, utilizzando un autobus di seconda classe diretto a Uxmal. I bus partono dal Terminal de Segunda Clase (TAME), e il viaggio dura circa un’ora e mezza. È stata una soluzione economica e comoda, anche se un po’ poco flessibile. L’autobus ti lascia proprio davanti all’ingresso del sito, quindi è perfetto se vuoi visitare solo Uxmal in giornata.

Tuttavia, se hai intenzione di esplorare tutta la Ruta Puuc, ti consiglio vivamente di noleggiare un’auto. I siti archeologici successivi – Kabah, Sayil, Xlapak e Labná – non sono serviti da trasporti pubblici regolari, e muoversi senza mezzo proprio può diventare complicato. Con un’auto a noleggio potrai fermarti quanto vuoi, evitare le folle e goderti il percorso al tuo ritmo.

Nel mio caso ho preso un colectivo e, viaggiando con altri visitatori, ho potuto comunque fare il giro di tutti i siti.

Cosa vedere a Uxmal: tuffo nel cuore della civiltà Maya

Uxmal è uno di quei siti che riesce a combinare perfettamente grandiosità architettonica, atmosfera mistica e natura incontaminata. Ti consiglio davvero di prenderti tutto il tempo possibile per esplorarlo con calma. Ogni angolo ha una storia da raccontare, e ogni dettaglio intagliato nella pietra porta con sé il fascino misterioso di una civiltà millenaria.

Piramide dell’Indovino (Pirámide del Adivino)

Il simbolo indiscusso di Uxmal è senza dubbio la Piramide dell’Indovino. Alta circa 35 metri, colpisce subito per la sua forma ellittica – unica nel mondo maya – e per l’imponente scalinata che sembra voler sfidare il cielo. La leggenda racconta che fu costruita in una sola notte da un nano dotato di poteri magici, nato da un uovo. Che ci si creda o meno, la piramide trasmette un’energia speciale. Non è possibile scalarla, ma ci si può avvicinare molto, ammirandone la complessità architettonica e le maschere del dio Chaac, il signore della pioggia, scolpite con incredibile maestria.

Le facciate degli edifici del Quadrilatero delle Monache sono spettacolari
Le facciate degli edifici del Quadrilatero delle Monache sono spettacolari

Quadrilatero delle Monache (Cuadrángulo de las Monjas)

Proprio accanto alla piramide si apre il Quadrilatero delle Monache, uno dei luoghi più affascinanti dell’intero sito. Il nome gli fu dato dagli spagnoli, che lo associarono a un convento, ma in realtà si trattava probabilmente di un complesso residenziale per l’élite o per le sacerdotesse. Si entra da un piccolo arco, e si viene subito circondati da quattro edifici riccamente decorati con motivi geometrici, serpenti piumati, figure mitologiche e, ovviamente, altre maschere di Chaac. Camminare in questo cortile è come trovarsi dentro un libro di pietra scritto dai Maya.

Campo del gioco della pelota

Vicino al Quadrilatero delle Monache si trova il Campo del gioco della pelota, un elemento comune nei siti maya ma sempre affascinante. Qui si giocava a un gioco rituale che aveva anche un significato religioso, e che a volte prevedeva sacrifici. I lati del campo sono ancora ben conservati e aiutano a immaginare l’atmosfera che si doveva respirare durante le cerimonie.

Il campo del Juego de la Pelota di Uxmal
Il campo del Juego de la Pelota di Uxmal

Palazzo del Governatore (Palacio del Gobernador)

Salendo una piccola collina artificiale, si arriva al Palazzo del Governatore, un capolavoro dell’architettura Puuc. La facciata è lunga ben 98 metri ed è riccamente decorata con oltre 20.000 pietre intagliate. Ogni elemento ha un significato simbolico, e le rappresentazioni del dio Chaac abbondano. Da qui si gode una vista panoramica spettacolare sulla Piramide dell’Indovino e sulla giungla che circonda il sito. È uno dei punti migliori per scattare foto memorabili, specialmente al tramonto.

Casa delle Tartarughe (Casa de las Tortugas)

Appena dietro al Palazzo del Governatore si trova la deliziosa Casa delle Tartarughe, così chiamata per la presenza di piccole sculture a forma di tartaruga che decorano il cornicione. Si pensa che le tartarughe rappresentassero la connessione con l’acqua e la pioggia, tema ricorrente in tutta Uxmal. L’edificio è piccolo ma molto fotogenico, ed è spesso meno affollato, ideale per una pausa tranquilla.

Il Palazzo del Governatore domina Uxmal da un'altura artificiale
Il Palazzo del Governatore domina Uxmal da un’altura artificiale

Grande Piramide (Gran Pirámide)

Spostandosi più verso sud, si incontra la Grande Piramide, che a differenza della Piramide dell’Indovino può essere ancora scalata. Anche se è meno imponente, da qui si gode una vista splendida su tutta la zona, e la salita – anche se ripida – è decisamente ripagata. In cima si trova un tempietto decorato con maschere di Chaac e motivi floreali. Il panorama e la sensazione di trovarsi in mezzo alla giungla rendono questo punto uno dei più suggestivi del sito.

Colombaia (Palomar)

Un’altra struttura interessante è la cosiddetta Colombaia, un edificio con una cresta a pettine che ricorda vagamente un grattacielo precolombiano. Il suo scopo preciso non è del tutto chiaro, ma potrebbe essere stato utilizzato come osservatorio o spazio cerimoniale.

L’esperienza serale: suoni, luci e magia

Se puoi, resta anche per lo spettacolo di luci e suoni che si tiene ogni sera al calare del sole. Le proiezioni illuminano le principali strutture mentre una voce narrante racconta, in spagnolo e in inglese, la storia del sito e dei suoi abitanti. L’atmosfera è emozionante: la musica si fonde con il canto degli uccelli notturni e il cielo stellato dello Yucatán. È il modo perfetto per chiudere una giornata immersi nella cultura maya.

Rovine di Kabah, lungo la Ruta Puuc
Rovine di Kabah, lungo la Ruta Puuc – Photo Credit Oliver Bruchez on Flickr

Proseguendo lungo la Ruta Puuc

Dopo Uxmal, ho proseguito verso sud lungo la Ruta Puuc. La strada è piacevole, e i siti sono abbastanza vicini tra loro. Il secondo stop è stato Kabah, a soli 20 minuti di distanza.

Kabah

Il pezzo forte qui è il Palazzo delle Maschere, decorato con centinaia di maschere del dio Chaac. È impressionante vedere la ripetizione ossessiva di questi volti, simbolo dell’importanza della pioggia in una regione priva di fiumi o laghi. Il sito è più piccolo di Uxmal, ma estremamente fotogenico e suggestivo.

Rovine di Sayil, lungo la Ruta Puuc
Rovine di Sayil, lungo la Ruta Puuc – Photo Credit Oliver Bruchez on Flickr

Sayil

Sayil si raggiunge in circa 10 minuti da Kabah. Qui il protagonista è il Gran Palazzo, una costruzione a tre livelli con oltre 90 stanze. Il sito è meno frequentato, quindi è probabile che lo troverai quasi deserto. Camminare tra le rovine in silenzio, sentendo solo il canto degli uccelli, è stato uno dei momenti più emozionanti del mio viaggio.

Xlapak

Questo è il sito più piccolo e meno conosciuto, ma ha un fascino tutto suo. La Struttura del Palazzo è ben conservata e decorata con i classici elementi in stile Puuc. È una breve sosta, ma molto piacevole, soprattutto per chi ama i luoghi fuori dai circuiti turistici.

Labná

Ultima tappa del mio tour è stata Labná, e devo dire che ho lasciato il meglio per la fine. Qui si trova uno degli archi cerimoniali più belli di tutta la civiltà maya, perfettamente scolpito e ancora in ottimo stato. Anche il “palazzo” principale e il mirador meritano attenzione, e il sito è immerso in una natura lussureggiante.

Rovine di Labnà, lungo la Ruta Puuc
Rovine di Labnà, lungo la Ruta Puuc – Photo Credit Cristophe Morisset on Flickr

Consigli pratici per visitare la Ruta Puuc

  • Come arrivare: il modo migliore è noleggiare un’auto da Mérida. Ci sono tour organizzati, ma l’auto ti permette di visitare tutto con i tuoi ritmi;
  • Quando andare: i mesi migliori sono da novembre ad aprile, quando il clima è più secco e le temperature più sopportabili;
  • Cosa portare: scarpe comode, acqua (non ci sono molti punti di ristoro lungo la strada), repellente per insetti e un cappello per il sole;
  • Biglietti: Uxmal ha un costo d’ingresso più elevato (intorno ai 500 pesos), mentre gli altri siti sono molto economici, spesso tra i 70 e i 90 pesos.

Vale la pena visitare la Ruta Puuc?

Assolutamente sì. È una delle esperienze più autentiche e affascinanti che puoi fare nello Yucatán. Rispetto ai più noti Chichén Itzá o Tulum, la Ruta Puuc offre un’atmosfera più intima, meno folla e più tempo per connetterti con la storia e la spiritualità del popolo maya.

Visitare questi siti mi ha fatto riflettere sulla complessità di una civiltà avanzatissima, e mi ha lasciato con la voglia di saperne ancora di più. Se anche tu ami viaggiare con curiosità e spirito d’avventura, non perderti Uxmal e la Ruta Puuc. Sono sicuro che ne rimarrai incantato, proprio come è successo a me.

La Casa delle Tartarughe - Alla scoperta di Uxmal e la Ruta Puuc
La Casa delle Tartarughe – Alla scoperta di Uxmal e la Ruta Puuc
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Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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