C’è un profumo preciso che annuncia l’autunno: è quello dell’uva matura, dolce e pungente, che ti resta sulle mani e nella memoria. Ogni anno, per un giorno almeno, ritorno bambino, tra i filari che profumano di terra e sole, è tempo di vendemmia nel Biellese.
La vendemmia, un rito d’autunno
Autunno, stagione di foglie colorate e faccine tristi che rimpiangono l’estate appena terminata. Ma anche l’autunno riserva occasioni di gioia e condivisione, da vivere con familiari e amici… e una di queste è senz’altro la vendemmia!
Per chi è cresciuto in campagna, la vendemmia è più di un lavoro stagionale: è un rito che si ripete ogni anno, un momento di festa che anima le uggiose giornate di inizio stagione. E anche se le mani si sporcano, il sorriso resta stampato sul volto.
La vendemmia nel Biellese: una tradizione di famiglia
Cresciuto tra Biellese e Vercellese, sento profondamente mia questa tradizione. Per me la vendemmia è sempre stata un appuntamento familiare, un modo per stare insieme, lavorare con allegria e costruire ricordi condivisi. Non nego che gli impegni della vita adulta spesso mi abbiano impedito di partecipare, ma ogni volta che riesco a prendermi anche solo una giornata da dedicare a questa attività, torno a casa con il cuore pieno.
Nel video siamo a Cavaglià, in provincia di Biella, durante una vendemmia di famiglia. Tra risate, ceste piene e il sole che filtra tra le foglie, si respira un’atmosfera unica, fatta di semplicità e affetto.
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Il Piemonte, terra di vino e memoria
Il vino ha sempre avuto un posto importante sulla nostra tavola, così come nella nostra cultura. Il Piemonte è una terra che custodisce con orgoglio l’arte della vinificazione, al pari della vicina Francia. Tra cantine storiche e nuove generazioni di produttori, il vino resta un simbolo di identità, un’eccellenza da tramandare.
Questa passione si riflette anche nelle numerose figure professionali che ruotano attorno al mondo del vino: dai sommelier agli enologi, fino ai semplici appassionati che partecipano a degustazioni quasi come a riti pagani.
Curiosità sulla vendemmia in Piemonte
Sapevi che in Piemonte la vendemmia inizia tra fine agosto e metà ottobre, a seconda dell’altitudine e del vitigno? Nelle Langhe si raccolgono varietà pregiate come il Nebbiolo, destinato alla produzione di Barolo e Barbaresco, mentre nel Nord Piemonte si trovano eccellenze come il Lessona e il Bramaterra. In molte zone, il giorno della vendemmia era accompagnato da proverbi contadini, come “Se piove a San Matteo, vendemmia vino ma non molto buono”, a indicare quanto fosse importante il clima.
Un momento per la famiglia e per crescere insieme
La vendemmia è anche un’occasione speciale per coinvolgere tutta la famiglia, bambini compresi. Raccogliere l’uva a mano, imparare a riconoscere i grappoli maturi, vedere come il mosto prende vita è un modo diretto per insegnare ai più piccoli il valore del lavoro e il rispetto per la natura.
Ricordo le prime volte che i miei nipotini ci hanno accompagnati: mani piccole che cercavano di afferrare i grappoli più bassi, occhi curiosi davanti ai tini che si riempivano e il momento più atteso di tutti, la merenda a metà mattina, con pane, formaggio e mosto appena spremuto.

Vendemmie nel mondo: un respiro internazionale
Già in Spagna avevamo avuto un assaggio dell’unicità della tradizione vinicola visitando il Celler del Roure, ma la vendemmia assume forme diverse in tutto il mondo.
In Francia, la raccolta manuale è ancora oggi obbligatoria per molti cru dello Champagne. In Georgia, patria della vinificazione antica, si usano giare chiamate qvevri, interrate nella terra. In Argentina, la città di Mendoza celebra ogni anno la Fiesta Nacional de la Vendimia, un evento spettacolare che unisce folklore e vino.
Esperienze diverse, ma unite da un filo comune: la celebrazione della natura e del tempo che passa.
Un ricordo dalla Spagna: il Celler del Roure
Durante un viaggio nella regione di Valencia, in Spagna, ci siamo imbattuti in una realtà che ci ha profondamente colpiti: il Celler del Roure, nella zona di Les Alcusses. Qui una famiglia ha recuperato una vecchia caverna sotterranea dove si trovavano giare di terracotta antiche, usate per la vinificazione.
Oggi queste giare sono tornate a nuova vita e vengono usate come alternativa alle botti di legno. Passeggiare tra quelle anfore interrate, con la temperatura fresca e l’odore del vino che fermenta, è stata un’esperienza unica, che ci ha ricordato quanto il vino sia parte integrante della cultura mediterranea.
Weekend tra vino e natura: idee nel Biellese
Se vuoi abbinare la vendemmia a un piccolo viaggio, il Biellese offre molte sorprese. Puoi cominciare la giornata nei vigneti di Lessona, partecipare alla raccolta e proseguire con una visita al Ricetto di Candelo, borgo medievale perfettamente conservato.
Nel pomeriggio, passeggia tra i boschi di Zimone e chiudi in bellezza con una degustazione al tramonto in una cantina locale. Per chi ama camminare, c’è anche la possibilità di percorrere sentieri panoramici tra le colline e i vigneti.
Perché vivere la vendemmia almeno una volta
Se non hai mai partecipato a una vendemmia, ti consiglio di farlo almeno una volta nella vita. È un’esperienza che ti riporta alle origini, ti fa toccare con mano il lavoro nei campi e ti regala momenti preziosi, fatti di condivisione e natura.
Nel Biellese, molte realtà agricole offrono la possibilità di partecipare a giornate di vendemmia aperte anche ai visitatori. Un’ottima occasione per vivere una tradizione autentica, conoscere la gente del posto e magari portarsi a casa una bottiglia di vino fatta con le proprie mani.
Hai mai partecipato a una vendemmia? Raccontami la tua esperienza nei commenti o condividi questo articolo con chi ama il vino e le tradizioni autentiche.

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