I sentieri del mondo sono tra loro connessi in un unico e grande cammino, questo mi piace pensare quando sento qualcuno in partenza per un pellegrinaggio o per un viaggio, a piedi, alla ricerca di se stesso. La Via Algarviana è uno di questi cammini, un itinerario che attraversa il Portogallo meridionale e giunge fino all’oceano.
La Via Algarviana è un insieme di sentieri e percorsi che attraversano l’Algarve partendo da Alcoutim, al confine con la Spagna, per giungere fino a Cabo de São Vicente, il promontorio alla fine del mondo dove si trovavano le reliquie di San Vincenzo di Saragozza, custodite in una chiesa dopo che vennero ritrovate arenate lungo la costa oceanica.
Se stai programmando di partire per un cammino, ma questo consiglio può valere per qualsiasi tipo di viaggio, non dimenticare di tutelarti con un’assicurazione di viaggio adeguata, sopratutto in funzione del servizio sanitario del paese che visiterai.
Ricorda che i paesi esteri, anche se il tuo viaggio sarà in Europa, spesso non garantiscono le stesse coperture assicurative di cui godiamo in Italia, e non solo in ambito sanitario. Basta davvero poco per, a causa di un incidente o un infortunio, trovarsi davanti a un conto di migliaia di Euro da sborsare. In questo caso l’assicurazione ti toglie qualsiasi pensiero e ti permette di partire e goderti il viaggio a cuor leggero.
Informazioni sulla Via Algarviana
Ricapitolando, la Via Algarviana comincia dal fiume Guadiana, nei pressi di Alcoutim e si snoda tra montagne e vallate in un percorso di circa 300 Km suddiviso in 14 tratti. Ha origine da un antico cammino religioso e permette di visitare un Algarve diverso da quello solitamente noto per le spiagge. L’itinerario permette di scoprire borghi tradizionali e scorci mozzafiato, ed è segnalato da un’apposita segnaletica.
All’inizio e alla fine di ogni tratto di cammino si trovano delle aree di sosta e delle strutture ricettive dove i pellegrini possono rifocillarsi e riposare.
Dopo aver lasciato Alcoutim la Via Algarviana si addentra nella Serra do Caldeirão, zona di produzione artigianale del sughero e di borghi caratteristici, come Benafim, Alte e Salir. Dopo aver oltrepassato São Bartolomeu de Messines il cammino si addentra in un tratto di grande bellezza che segue il corso della Ribeira do Arade, in questo tratto una delle tappe obbligatorie è Silves, dove si trova la cattedrale ritenuta più bella di tutto l’Algarve.
A questo punto si prosegue per la Serra de Monchique, la catena montuosa da cui vedere i panorami più spettacolari della regione grazie alla presenza dei picchi più alti di tutto l’Algarve. La vista migliore si può godere dalle località di Picola o da Fóia.
Da qui la strada è in discesa e attraversa zone quasi selvagge fino a raggiungere Marmelete, Bensafrim, Barrão de São João e, infine, una suggestiva foresta di pini a ombrello. Qui ci si addentra nel Parque Natural do Sudoeste Alentejano e Costa Vicentina, la zona litorale più preservata d’Europa.
La tappa finale è Sagres, con il promontorio di Cabo de São Vicente, dove oggi, al posto della chiesa che conservava le reliquie, si trova un suggestivo faro da cui si vedono alcuni dei tramonti più belli al mondo. Arrivato qui puoi rilassarti sulle belle spiagge della costa, ho raccontato cosa fare a Sagres in un altro articolo.
Visitare i borghi della Serra do Caldeirão
Ho avuto modo di visitare un paio di borghi lungo la Via Algarviana durante il mio viaggio in Algarve e, nonostante la bassa stagione, ho potuto apprezzare il fascino di questi luoghi abbracciati dalle montagne e dalla natura.
In particolar modo ho percorso il cammino tra Alte e Salir, due piccoli paesini montani dove regna la quiete.
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Visitare il borgo di Alte
Alte è spesso considerato il borgo più tipico dell’Algarve, caratterizzato dalle bianche vie delle case imbiancate a calce e dai contorni delle finestre e delle porte variopinti.
Questo insediamento ebbe origine fin dall’epoca romana e, nonostante oggi sia notevolmente cambiato, è orgoglioso della propria storia antica.
Le vie del centro storico e quelle che si diramano attorno alla chiesa sono una stupenda cartolina dell’Algarve più autentico e, in alcune di esse, è possibile trovare opere d’arte locale e sculture che fungono da arredo urbano. Molto frequenti sono anche i murales, molto simili a dipinti, direi quadri, posti a decorazione delle strade.
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Un itinerario molto frequente nella zona è quello alla ricerca delle fonti d’acqua. Alcune di esse si trovano nel centro di Alte e sono spesso identificate da fontane decorate con pietre e azulejos, mentre altre si trovano lungo la strada che collega Alte con il vicino borgo di Salir.
Seguendo questa strada si raggiunge anche una suggestiva area in mezzo alla natura dove si trova un bar ristorante e dove, sul pendio della montagna, sono state realizzate le sedute per coloro che desiderano assistere agli spettacoli rappresentati nella piattaforma sul torrente. Questa zona è un meraviglioso anfiteatro naturale e, a giudicare dalla grandezza degli spalti, in estate attira molti spettatori.
Visitare il borgo di Salir
A pochi chilometri di distanza da Alte si trova il piccolo paese di Salir, una località che, in bassa stagione, sembra quasi un paese abbandonato.
Salir però ha saputo stupirmi per gli ampi panorami che si godono dalle sue alture, viste che spaziano sulle alture boscose e da cui spunta qua e la qualche tetto bianco.
Anche Salir è caratterizzato dalle sue vie imbiancate a calce e la parte più antica del paese si sviluppa attorno alle rovine dell’antico castello di cui resta davvero poco. Molto diversa è la parte più nuova che si sviluppa attorno alla chiesa. L’edificio si trova in una piazza al termine di una via che attraversa il paese in salita, una posizione dominante che tuttavia non la rende l’edificio più appariscente. Di fronte alla chiesa si trova anche una taverna dall’aspetto molto accogliente e, prima dell’offerta del menù, quello che ti colpirà sarà il profumo che si propaga dalla sua cucina.
Osservando Salir dal lontano, la costruzione che risalta maggiormente è una grande torre dell’acqua che si trova alle spalle della chiesa del paese. Un altro punto panoramico è quello dove sorge un piccolo stupa buddhista, qui si trova una terrazza da cui si gode una vista eccellente sulle vallate.
Paesaggi della Via Algarviana
Alte e Salir sono solo due esempi delle località che si incontrano percorrendo il cammino della Via Algarviana. Di certo lungo i 300 km del percorso si incontrano realtà e persone che sapranno rendere unica questa esperienza di viaggio, forse insolita rispetto alla vocazione turistica tradizionale della regione.
Tuttavia l’Algarve conserva una tradizione, usanze locali e una varietà di eccellenze artigianali tutte da scoprire, inoltre la cucina locale è portentosa, e questo non guasta di certo, dopo aver camminato per parecchi chilometri.
Tu hai già percorso la Via Algarviana? Ti è piaciuto questo cammino? Puoi lasciare i tuoi consigli o le tue considerazioni con un commento al fondo di questa pagina.
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