Viaggio in Cina, la storia del mio primo vero viaggio

Era il 2006 e, organizzando il nostro viaggio di nozze, io e Valentina decidiamo di realizzare un sogno: partire per un viaggio in Cina. Una meta che ci affascinava da sempre, misteriosa e lontana, diversa da qualsiasi altro Paese mai visitato prima.

Abbiamo scelto un viaggio organizzato: era pur sempre la luna di miele, e volevamo evitare qualsiasi imprevisto. Il nostro itinerario includeva alcune delle tappe più iconiche del Paese: Suzhou, Shanghai, Guilin, Xi’an, Beijing e Chengde. Ti suonano familiari? Se sì, sai già che tipo di meraviglie ci aspettavano.

Prima di tutto, lascia che ti racconti che viaggiatore sono

Ma andiamo per gradi. Prima di raccontarti la mia Cina, voglio che tu conosca qualcosa di me, della mia storia da viaggiatore. Se preferisci saltare questa parte, puoi cliccare qui per leggere direttamente Organizzare il viaggio in Cina.

E se vuoi vedere tutte le foto, trovi la mia galleria completa cliccando qui per aprire l’articolo dedicato.

Ora racconto i miei viaggi in diretta, scrivendo da luoghi lontani ed esotici. Però, credo sia giusto che tu sappia da dove è iniziata questa passione.

Le mie prime vacanze: famiglia, amici e mete vicine

Come tanti, anche io ho passato le prime ferie in vacanza con la famiglia, spesso in Sardegna, ospite dai parenti. Poi, crescendo, ho cominciato a viaggiare con gli amici, a scoprire un po’ di mondo, limitandomi però a destinazioni economicamente accessibili e più vicine.

Viaggi bellissimi, senza dubbio. Ogni vacanza era fonte di entusiasmo, divertimento e scoperta. Eppure, alla fine, tornavo sempre con la sensazione che mancasse qualcosa. Sì, avevo visto spiagge incantevoli, ma… quanto avevo davvero conosciuto del Paese che avevo visitato?

Villaggi turistici e vacanze “preconfezionate”

Il problema, forse, erano proprio le modalità del viaggio. La vita nei villaggi turistici ha i suoi pregi, certo, ma anche i suoi limiti. Animatori, giochi di gruppo, serate karaoke, il gioco aperitivo, le freccette, il tiro con l’arco… tutto ben organizzato per evitare la noia. E poi le escursioni organizzate, in gruppo, seguendo una guida che racconta sempre le stesse cose, magari leggendo da un copione.

Ti viene anche da chiederti: ma sarà tutto vero quello che ci racconta? O è solo ciò che ci “conviene” sapere?

Giardino del Maestro delle Reti a Suzhou, viaggio in Cina
Giardino del Maestro delle Reti a Suzhou, viaggio in Cina

Cosa manca in una vacanza standard? L’autenticità

Tutto bello, per carità. Ma alla fine… quanto di autentico c’è? Poco, forse nulla. Poi ascolti i racconti di chi è partito all’avventura, ha viaggiato su autobus con le galline, è stato ospitato da gente del posto che gli ha preparato una cena indimenticabile. E allora ti chiedi: ma io cosa ho visto davvero?

A parte il mare, qualche negozietto di souvenir e una visita veloce a un museo, di quel Paese non so nulla. Non ho toccato con mano la sua cultura, la sua gente, le sue abitudini.

Il punto di svolta: voglia di cambiare

E quando sei stanco di sognare e di pensare che quel tipo di viaggio “vero” sia roba da altri — quelli che possono permettersi di viaggiare senza prenotare nulla — ti rendi conto di una cosa: la vacanza standard è una noia mortale.

Così ci siamo detti: è ora di cambiare. È ora di VIAGGIARE davvero.

Il Tempio del Cielo a Pechino, viaggio in Cina
Il Tempio del Cielo a Pechino, viaggio in Cina

Organizzare il viaggio in Cina: tra sogni e preparativi

Ansiosi di visitare un paese così lontano, ammantato di mistero fin dai tempi de ‘Il Milione’ di Marco Polo, abbiamo deciso, prima di tutto, che in un viaggio in Cina non potevamo non vedere i panda, profondamente legati al loro habitat e introvabili in qualsiasi altra parte del mondo se non in cattività.

La città che meglio permette di vedere questi unici animali è Chengdù, dove decidiamo di estendere il nostro soggiorno prima del rientro a casa.

Leshan: la scoperta del Buddha più grande del mondo

Leggendo la mia guida turistica, perché un po’ di informazione di base fa sempre bene, scopro che, poco distante da Chengdù, in una città chiamata Leshan, si trova il Buddha più grande al mondo, alto ben 71 metri, situato in un parco naturale dedicato al culto del buddhismo.

Informatomi presso l’agenzia scopro che andare fino a Leshan, visitare il parco e rientrare a Chengdù in serata ci sarebbe costato 360,00€ a testa. Osservando la mappa mi dico: ‘Caspita, eppure non sembra così tanto distante da Chengdù!’. Perché spendere tanto?

Comincia l’autonomia: un viaggio fai-da-te a Leshan

Comincio a fare ricerche su internet (distanze chilometriche, disponibilità di trasporti pubblici, opinioni dei viaggiatori che già avevano calcato quella strada) e mi rendo conto che raggiungere il parco non sembra così dispendioso in denaro. Perché a questo punto non ci possiamo andare per conto nostro?

Certo la Cina è un paese sconosciuto, forse non tutti conoscono l’inglese, ma in fondo basta una buona dose d’intraprendenza e il gioco è fatto!

Atmosfere spirituali nei templi di Shanghai, viaggio in Cina
Atmosfere spirituali nei templi di Shanghai, viaggio in Cina

Inoltre questa sarebbe la prima volta tanto attesa, la nostra prova preliminare per viaggiare senza l’appoggio di nessuno.

La ragazza in agenzia, apprendendo le nostre intenzioni, ha cercato di convincerci a prendere una guida. Inizialmente penso sia per convenienza, poi ho capito che era seriamente preoccupata. Vedendo che nulla ci avrebbe fatto cambiare idea ha cominciato a farci un sacco di raccomandazioni: “È una regione molto interna e saranno tutti cinesi!” “Magari nessuno riuscirà a capirvi, laggiù non conoscono tutti l’inglese, figurarsi l’italiano!” “I cartelli stradali e la segnaletica è tutta in ideogrammi, come vi orienterete? Rischiate di perdervi!”.

Chiamala incoscienza, ma tutto questo, invece che scoraggiarci, ci galvanizza! Infonde in me una frizzante voglia di partire, vivere, vedere e scoprire!

Siamo pronti a partire!

Il viaggio, nel complesso, è stato stupendo! La Cina è veramente un ‘mondo’ che merita di essere scoperto. Le tappe del tour erano molto distanti tra loro, ci muovemmo tramite treno per le tratte più brevi e aereo per quelle più distanti. Le città poi, sono vastissime, in ognuna di esse avevamo una guida ad attenderci che ci avrebbe accompagnati direttamente nei luoghi d’interesse e senza perder tempo inutilmente.

Tutto era stupendo, tutto costruito, e io… non vedevo l’ora che fosse l’ultimo giorno!

Esercito di Terracotta a Xi'an, viaggio in Cina
Esercito di Terracotta a Xi’an, viaggio in Cina

Itinerario di viaggio in Cina

I 24 giorni di viaggio sono e saranno sempre scolpiti nella mia memoria, con il senno di poi mi rendo conto che la Cina è talmente diversa dal nostro paese che il primo viaggio tende a frastornarti e difficilmente ti rendi conto se quello che stai vedendo o che ti fanno fare sia costruito oppure autentico.

Il nostro viaggio tocca le seguenti città:

  • Suzhou: raggiunta in treno da Shanghai, è soprannominata “la Venezia d’Oriente” per i suoi canali e i giardini storici;
  • Shanghai: una metropoli incredibile, dove la modernità si mescola alla tradizione. Passeggiare lungo il Bund è un’esperienza unica;
  • Guilin: piccola ma splendida, immersa in uno scenario naturale da sogno. Il fiume Li è perfetto per crociere tra i picchi carsici;
  • Xi’an: famosa per l’Esercito di Terracotta, ma anche per le sue pagode, la grande moschea e la cucina locale a base di ravioli;
  • Beijing: un mondo a parte, vasto quanto il Belgio. Templi, la Via Sacra, la Grande Muraglia e gli hutong, i quartieri tradizionali;
  • Chengde: sede del Palazzo d’Estate della famiglia imperiale, immerso nella natura, e della curiosa conformazione della Double Tower Hill.
Scalare la Muraglia Cinese a Pechino, viaggio in Cina
Scalare la Muraglia Cinese a Pechino, viaggio in Cina

L’incontro con i panda a Chengdù

Ormai giunti al termine del nostro viaggio, da Pechino voliamo a Chengdù, dove ci aspetta una stupenda esperienza a contatto con i panda che in questa riserva possono vivere protetti e pian piano si riproducono. La visita è estremamente interessante e permette non solo di vedere, a distanza, i panda giganti ma anche di fraternizzare con il panda rosso, un morbidoso orsacchiotto simile a un procione che, a quanto ci dicono, è il vero panda.

Chengdù ci regala giornate immersi nella natura e non possiamo non goderne, ma siamo sempre più frementi perché si avvicina l’ultimo giorno, tanto atteso.

Double Tower Hill, Shuang Tashang, a Chengde, viaggio in Cina
Double Tower Hill, Shuang Tashang, a Chengde, viaggio in Cina

Alla scoperta di Leshan: il nostro ultimo giorno in Cina

E l’ultimo giorno è arrivato. Finalmente siamo liberi da qualcuno che ci indirizzi e possiamo fare affidamento solo su noi stessi. È stata una giornata davvero unica… il giorno in cui scoprii la ‘mia’ Cina!

Partiti alle 6.30 del mattino dall’hotel di Chengdù ci siamo recati alla stazione dei bus poco distante. Ebbene, non sapevamo cosa poterci aspettare, ma siamo rimasti davvero meravigliati!

La stazione dei bus di Chengdù pareva quasi uno scalo aeroportuale, allo sportello una gentile ragazza, nonostante parlasse poco inglese, ci ha fornito orari e spiegazioni riguardo alla percorrenza, scrivendo il nome delle città in ideogrammi in modo che potessimo confrontarli con quelli sui cartelli.

Alle 7.00 precise il bus era in partenza, entrando nella ‘hall’ dove si trovavano tutti i gate, un ragazzo, dopo averci controllato i biglietti, ci ha indicato da quale saremmo dovuti partire. In prossimità dell’uscita un’altra ragazza, ricontrollando i biglietti, ci ha fatto segno di proseguire verso il bus dove una ‘hostess’, dopo averci strappato il biglietto ci ha fatti salire e accomodare nei posti a noi assegnati.

Che dire… 4 controlli per prendere un bus. Impossibile sbagliare!!!

Il viaggio verso Leshan è durato esattamente 1 ora e 30 minuti, come ci era stato detto. All’arrivo siamo scesi in una piazzetta in periferia dove ci aspettava la navetta, che fa spola qui tutto il giorno, che ci avrebbe accompagnati fino al parco.

Costo complessivo 0.60€ per il bus più 1.00€ per la navetta a testa!

Giant Buddha Park, Emeishan, Leshan, viaggio in Cina
Giant Buddha Park, Emeishan, Leshan, viaggio in Cina

Il Giant Buddha Park, un luogo mistico e sorprendente

Scendendo davanti all’ingresso del parco ricordo che i portoni non ci avevano colpito granché, forse in quel momento pensai di aver fatto tanta strada inutile. Appena dentro i portoni, dietro un vetro, una anziana signora ci saluta (in cinese) dandoci il benvenuto, era la bigliettaia. Il biglietto d’ingresso ci è costato 10.00€ a testa.

Varcata la soglia ci ritrovammo in un ambiente unico. Quasi istantaneamente siamo pervasi da una sensazione di profonda quiete, davanti a noi una sobria statua del Buddha in stile thai osserva un bivio: due sentieri che si addentrano nella foresta.

Indecisi ci incamminiamo verso sinistra, il silenzio unito al rumore della natura ha qualcosa di magico tra gli esili tronchi della bassa vegetazione. Dopo circa cinque minuti di camminata immersi nel verde, uscendo dal bosco ci si para davanti un panorama di verdi colline discendenti in una piccola valle. La collina davanti a noi ha qualcosa di strano però, come delle incisioni sulla roccia che fanno capolino tra le chiome degli alberi. Ci vuole un attimo per realizzare che lungo tutta la collina è scolpito un Buddha serenamente disteso. È immenso!

Solo allora ho sfogliato l’opuscolo preso all’ingresso. In un inglese un po’ pacioccato spiega che quello davanti a noi è un Buddha lungo ben 171 metri, considerato il Buddha coricato più grande del mondo. Sotto di esso una serie di gallerie e grotte ospita svariate sculture, affreschi e incisioni raffiguranti le vicende della sua vita.

Atmosfere da sogno e spiritualità nel cuore della Cina

L’intero parco è una scoperta continua, una rilassante passeggiata tra i sentieri e le colline ammantate di vegetazione e, qua e la, statue e raffigurazioni sacre provenienti dalle varie culture orientali.

Davvero notevole è la grotta dedicata ad Avalochitesvara, dea della magnanimità, sempre pronta ad aiutare i bisognosi. Al suo interno la dea è incisa con le braccia aperte e ricopre l’intera parete della caverna, uno spettacolo davvero suggestivo nella luce rossastra e tremolante delle candele.

Avalochitesvara Cave al Giant Buddha Park di Leshan, viaggio in Cina
Avalochitesvara Cave al Giant Buddha Park di Leshan, viaggio in Cina

La camminata si snoda lungo ponticelli sospesi, antichi edifici avvolti dal verde, pagode che fanno capolino tra le chiome degli alberi. Attraversando una piazzetta circondata da pittoresche costruzioni si prosegue risalendo una ripida e lunga gradinata, la dalla cima, un altro Buddha, tipicamente in stile cinese, osserva sorridente dall’alto i visitatori.

Al culmine delle visita raggiungiamo il punto più alto di questa montagnola. Qui si trova un piazzale e subito ci colpisce il gran numero di gente, alcune bancarelle sono ai margini di quest’area e ne approfittiamo per fare uno spuntino. Ragazzi, il cibo originale cinese è fantastico e costa veramente niente!

Tutti i presenti si affollano verso una balconata e, incuriositi, ci avviciniamo per vedere meglio.

Leshan e il Grande Buddha

Lo spettacolo che ci si presenta è mozzafiato. Di fronte a noi, la città di Leshan, sull’altra sponda dell’ansa del fiume, si distende a perdita d’occhio. Diverse imbarcazioni, silenziosamente navigano sulle calme acque di un vasto bacino formato dalla confluenza dei fiumi Minjiang, Dadu e Qingyi.

Sotto ai nostri piedi, Buddha, osserva la città dal suo trono di roccia.

Ci colpiscono le sue imponenti dimensioni, le persone sembrano puntini vicino alle sue orecchie alte 7,5 metri. Nella sua totalità Buddha è alto 71 metri ed è considerato il Buddha più grande del mondo.

Scultura del Buddha al Giant Buddha Park di Leshan, viaggio in Cina
Scultura del Buddha al Giant Buddha Park di Leshan, viaggio in Cina

Una scalinata permette di scendere lungo i suoi fianchi e raggiungere i suoi piedi sulla riva dei fiumi. Le persone si spingono e, in fila, discendono i gradini. Ci vuole pazienza e sopportazione, ma ne vale assolutamente la pena.

Cerchiamo qualcuno che ci possa dare informazioni, ci guardiamo intorno e… sono tutti cinesi!

Dopo vari tentativi (nessuno riusciva a capire l’inglese) a un ragazzo chiediamo se ai piedi del Buddha ci fossero dei battelli per raggiungere la città. Lui assentendo con la testa ci risponde:”Yes, yes, yes!”.

Mentre ci mettiamo in coda ci imbattiamo in una famiglia americana, papà, mamma e figlia che sembrano spersi, anche loro non riuscivano a farsi comprendere. Siamo gli unici 5 individui non cinesi nel parco.

Il ritorno a Chengdù: missione viaggio in Cina compiuta

La discesa è stata piuttosto rapida, questo Buddha è davvero impressionante da ogni punto in cui lo si guardi.

Purtroppo però, non ci sono battelli ai suoi piedi, solo un’altra scalinata che, passando all’interno di cunicoli scavati nella roccia lungo il fiume, risale fino al piazzale.

A quel punto ci accorgiamo di quanto sia tardi, manca poco alla partenza del bus di rientro a Chengdù e non possiamo perdere la coincidenza verso l’aeroporto perché a Shanghai ci attende il volo per l’Italia.

Torniamo a Leshan con un taxi, 5.00€ la corsa, e da qui con il bus a Chengdù. Rientrammo in hotel alle 17.30, il tempo di prelevare i bagagli e ripartimmo per l’aeroporto.

Siamo entusiasti, continuiamo a parlare di tutto ciò che abbiamo visto e dentro di noi pensiamo: “Ce l’abbiamo fatta!!!”

Questa fu la prima di molte avventure di viaggio, e ancora non mi sono stancato.

Se anche tu sogni un viaggio in Cina e vuoi consigli pratici, dritte su itinerari o informazioni sulle località visitate, scrivimi pure. Sarò felice di aiutarti a vivere la tua avventura in Cina!


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Buddha Gigante al Giant Buddha Park di Leshan, viaggio in Cina
Buddha Gigante al Giant Buddha Park di Leshan, viaggio in Cina

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Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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