Viaggio in Piemonte tra le Langhe, il Monferrato e il Biellese

Il Piemonte è una regione ricca di borghi, tradizioni e eccellenze da scoprire, proprio per questo, sebbene io ci viva, c’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Piemonte ed esplorare nuovi itinerari.

Recentemente ho partecipato a un viaggio on the road che mi ha portato a toccare le Langhe, il Monferrato e il Biellese, tre zone molto differenti che si caratterizzano per alcune eccellenze territoriali che le rendono spesso attraenti e ricercate dai viaggiatori.

In viaggio con due automobili ecologiche ibride, due Kia Niro Hybrid, io e un gruppetto di colleghi e amici ci siamo mossi per la regione partendo dalla provincia di Alessandria per poi spostarci in provincia di Cuneo e infine in provincia di Biella.

L’itinerario che ti propongo qui di seguito non segue l’esatto ordine cronologico da noi percorso, ma ho pensato di riorganizzare le tappe in modo che possano essere logisticamente più comode e consentire a chi si sposta autonomamente di risparmiare tempo nei trasferimenti.

Viaggio in Piemonte alla scoperta dell’eccellenza regionale

Prima di iniziare a parlarti dell’itinerario di viaggio ci tengo a precisare che noi abbiamo coperto questo percorso in circa 4 giorni, ma è assolutamente possibile muoversi con più calma, secondo me il tempo ideale per apprezzare appieno ogni tappa è di 7 o 8 giorni in tutto.

Sito archeologico romano di Libarna Scrivia, viaggio in Piemonte
Sito archeologico romano di Libarna Scrivia, viaggio in Piemonte

Archeologia e vino nell’Alto Monferrato

La prima tappa di questo viaggio in Piemonte è stata organizzata assieme al Consorzio di Tutela del Gavi ed è Libarna Scrivia, in Alto Monferrato, cittadina che si trova poco distante dalla più famosa Serravalle, nota per la presenza di uno degli outlet più grandi d’Italia.

A Libarna Scrivia si trova un interessante sito archeologico romano, le rovine di una città che si trovava lungo la Via Postumia e risalente al III secolo a.C. Essa era una colonia romana e si trova a circa 50 Km da Genova.

Una visita guidata del sito permette di conoscere la storia del luogo e ammirarne alcuni dei punti più interessanti, come l’anfiteatro, un mosaico ancora ben conservato nella casa del chirurgo e il perimetro del teatro, ancora ben visibile.

Libarna terra di storia quindi, ma anche terra di vino, come testimoniavano alcuni mosaici e scritti ritrovati durante gli scavi.

Siamo nella zona del Novese e a pochi chilometri da qui si trova Gavi, cittadina nota per l’omonimo vino prodotto da uva cortese. Ne facciamo subito la conoscenza all’ora di pranzo all’Azienda Agricola La Chiara, dove il titolare ci illustra le qualità dei suoi prodotti, coltivati secondo procedimenti biologici, e ci invita ad una gustosa degustazione.

Ravioli con il Gavi DOCG, viaggio in Piemonte
Ravioli con il Gavi DOCG, viaggio in Piemonte

In questa cantina che è anche location per eventi facciamo esperienza con gli archeo-sapori, un insieme di ricette antiche riscoperte dalla Pasticceria Carrea di Serravalle. L’aroma di alloro ben si sposa con i limbus al formaggio, le gallette di farro e la torta di riso. Per la prima volta mangio anche la testa in cassetta, che non mi fa impazzire, ma imperdibile è la farinata di ceci preparata ancora secondo tradizione.

Il vino Gavi DOCG accompagna il nostro light lunch e diventa anche ingrediente per il condimento di un primo a base di ravioli, piatto che ho particolarmente apprezzato.

Immancabile la nocciola nei dolci, ma per fortuna c’è la torta Catone, un’antica ricetta perfezionata che riesce a chiudere un connubio di sapori veramente da provare.

Il nostro pomeriggio prosegue in centro a Gavi, cittadina che riserva alcuni luoghi d’interesse, primo tra tutti il Forte di Gavi, fortezza genovese che rivedo sempre con grande piacere.

Forte di Gavi, viaggio in Piemonte
Forte di Gavi, viaggio in Piemonte

Tra cocktail e buona cucina nelle Langhe

Dall’Alto Monferrato il mio consiglio è di puntare direttamente verso le Langhe, dove un’ottima base è il Real Castello di Verduno. Questa residenza reale è gestita, negli ultimi 40 anni, da un team totalmente femminile e si trova in posizione comoda sia per visitare le Langhe che il Roero. Dal 1953 le camere per gli ospiti occupano parte del castello, la castalderia e la foresteria, per poter offrire vari livelli di ospitalità, ma sempre garantendo un’esperienza fantastica.

Trascorrere qualche ora con la famiglia Buglioni di Monale ti permetterà di conoscerne un po’ la storia, come anche molti aneddoti legati al castello. Per esempio qui vennero trovate, in un antico ricettario, le formule per realizzare cocktail naturali apprezzati dalla famiglia Savoia. Dopo averlo ritrovato le figlie della proprietaria si sono impegnate a provare ogni ricetta e perfezionarla e oggi sono in grado di preparare ottimi cocktail utilizzando le erbe e i fiori del giardino.

Proprio il giardino è poi un luogo che sembra fuori dallo spazio, varcata la soglia ci si trova in un ambiente che pare lontano dal paese, sospeso sulle Langhe e sorseggiando un drink in questa atmosfera pare quasi che il tempo si dilati.

Cocktail naturali al Real Castello di Verduno, viaggio in Piemonte
Cocktail naturali al Real Castello di Verduno, viaggio in Piemonte

Un altro luogo speciale, ottimo per una cena, ma non solo, è l’Agriturismo Dindina. Ci troviamo a Neviglie e, proprio sulla sommità del paese, vicino alla chiesa, si scorge una porta in legno sormontata da un’insegna riportante la scritta ‘Dindina‘.

Questo piccolo agriturismo è gestito dalla signora Delfina, dal cui nome deriva il nome del locale, affiancata da pochi e fidati collaboratori. La cucina dell’Agriturismo Dindina è fondamentalmente casereccia, tipica cucina delle Langhe che, questa volta, abbiamo imparato a cucinare con le nostre mani.

Se lo desideri qui puoi infatti organizzare una cooking class per imparare a cucinare piatti come i tajarin, l’arrosto all’Arneis, i soufflè di gorgonzola o il bunet. Cominciando verso le cinque del pomeriggio abbiamo iniziato con la preparazione dell’arrosto. Mentre la carne cuoceva abbiamo preparato la pasta all’uovo e l’abbiamo stesa e mentre la pasta asciugava un po’ abbiamo preparato il bunet per poi cuocerlo a bagnomaria.

Una volta trafilati i tajarin ci siamo dedicati ai soufflè, mentre la carne e il bunet erano quasi al buono della cottura. Mentre si taglia l’arrosto i soufflè crescono in forno e, giusto il tempo di apparecchiare, sono pronti da servire.

Ci sediamo a tavola alle 21, il tempo è volato e ci siamo divertiti, per non parlare della soddisfazione di aver preparato tutto con le nostre mani.

Agriturismo Dindina a Neviglie, viaggio in Piemonte
Agriturismo Dindina a Neviglie, viaggio in Piemonte

Borghi e castelli delle Langhe

Una giornata è troppo poco per dire di aver visto e esplorato tutte le Langhe, ma in una giornata si può comunque avere un assaggio di ciò che questo territorio può offrire.

Uno dei prodotti principali di questa zona del cuneese è il vino e un ottimo punto di partenza per farne la conoscenza è di certo Barolo, graziosa cittadina circondata da colline coltivate a vigneto. Il centro di Barolo è molto tranquillo, una manciata di viuzze pedonali in cui passeggiare e gustare l’atmosfera di paese di provincia.

Molti sono i bar e i locali affacciati sulle strade e, cercando bene, si possono trovare luoghi anche curiosi, come il Museo del Cavatappi.

Castello di Barolo, sede del WiMu Museo del Vino, viaggio in Piemonte
Castello di Barolo, sede del WiMu Museo del Vino, viaggio in Piemonte

Nel cuore di Barolo si trova il WiMu, il Museo del Vino che trova sede all’interno del castello. La visita del museo è molto interessante, gli interni dell’edificio non conservano nulla del loro passato, ma gli ambienti sono stati restaurati e, tra le pareti color vinaccia, dotati di installazioni interattive e multimediali che riescono a catapultare il visitatore nella terra del Barolo.

Al piano terra si può inoltre trovare un punto vendita molto ben fornito in cui degustare e acquistare i vini locali.

Un buon modo per conoscere la realtà legata alla produzione del Barolo è quello di visitare la cantina di una buona azienda agricola. Quella che posso sicuramente consigliare è l’azienda E. Pira & Figli, situata vicino al centro paese, a pochi passi dal Museo del Vino.

Visita alla cantina E. Pira & Figli di Barolo, viaggio in Piemonte
Visita alla cantina E. Pira & Figli di Barolo, viaggio in Piemonte

Una visita guidata è molto istruttiva e permette di conoscere più a fondo il prodotto. Le fasi del processo produttivo e poi di maturazione del Barolo sono seguite con attenzione e professionalità, i processi richiedono un lavoro costante e puntuale che ne giustifica anche i costi non sempre economici.

La degustazione finale permette poi di apprezzare la bontà di diversi prodotti dell’azienda, che si differenziano per il modo di lavorazione e per l’invecchiamento.

A pochi chilometri da Barolo si trova un altro castello molto interessante, è quello di Grinzane Cavour, dove ha sede il Museo delle Langhe.

Castello di Grinzane Cavour, viaggio in Piemonte
Castello di Grinzane Cavour, viaggio in Piemonte

Anche questo museo è molto interessante, ma la nostra visita qui è stata rivolta ad un altro tipo di cultura. Sempre all’interno del castello si trova infatti il Ristornate Al Castello dello chef Marc Lanteri.

Siamo stati ospiti dello chef per il pranzo della nostra seconda giornata di tour e l’esperienza culinaria qui è stata senza dubbio sensazionale. L’estro di Lanteri riesce ad abbinare sapori che sembrano non avere nulla in comune producendo armonie di gusto inaspettate. Un esempio è il foie gras abbinato ad un calice di passito, una totale apoteosi per le papille gustative.

Ad ogni portata è inoltre abbinato un vino che ben si sposi con i piatti proposti, e così dagli antipasti fino al dessert il pranzo stellato diventa un momento di gioia conviviale che ci fa perdere la cognizione del tempo.

Prima di uscire poi non perderti un salto nello shop del ristorante, qui si trovano molti prodotti di alta qualità ed esclusivi.

Coccole e relax da Ca' San Sebastiano a Camino, viaggio in Piemonte
Coccole e relax da Ca’ San Sebastiano a Camino, viaggio in Piemonte

Benessere e wine therapy in Monferrato

Dalle Langhe al Biellese la strada è lunga, sono quasi due ore di auto. Per questo secondo me è una buona idea spezzare questo trasferimento con una sosta in Monferrato, questa volta il Basso Monferrato, a Camino, al confine con la provincia di Vercelli.

Qui, in località Castel San Pietro, si trova l’Agriturismo Ca’ San Sebastiano, un Wine Resort immerso tra le colline del Monferrato che garantisce atmosfere rurali e rilassanti in un complesso che comprende non solo una spa, ma anche un ristorante di classe e delle camere arredate con gusto e accoglienti per passare la notte.

La spa di Ca’ San Sebastiano non è molto grande, e proprio per questo è un ambiente intimo e piacevole, uno spazio dove coccolarsi e trascorrere momenti piacevoli e magari romantici. Su richiesta è possibile sperimentare la vino terapia, un trattamento che avviene in una vasca contenente acqua termale miscelata con vino e lieviti dalle proprietà benefiche per il corpo.

Il mio consiglio di fermarsi a Camino per la notte è dovuto alla vicinanza di questa località al Biellese, in questo modo la mattina seguente sarà possibile raggiungere Biella in circa 40 minuti di automobile.

Porta della Torrazza, Biella Piazzo, viaggio in Piemonte
Porta della Torrazza, Biella Piazzo, viaggio in Piemonte

A Biella tra storia, cachemire e buon gusto

La terza mattina, dopo una gustosa colazione, ci avviamo verso il Biellese. La città di Biella è fondamentalmente un paesone, come mi piace definirla, suddiviso in due parti: il Piazzo e Biella Piano.

Una buona idea per visitarne il meglio è quella di partire da una passeggiata al Piazzo, magari dalla Porta della Torrazza, dal cui ponte si gode un ottimo panorama. Camminando verso il cuore del Piazzo si possono apprezzare i profili dei palazzi, un tempo i più belli della città, che costituivano questo borgo asserragliato in cui risiedevano i vescovi e le ricche famiglie locali a loro fedeli.

Se sei fortunato e trovi aperta la Chiesa di Sant’Anna chiedi di poter dare uno sguardo all’interno. Oggi gestita dalla comunità ortodossa rumena, questa chiesta è un tripudio di ori e di luce, ha un aspetto non usuale e per questo riesce a meravigliare.

Portici di Biella Piazzo, viaggio in Piemonte
Portici di Biella Piazzo, viaggio in Piemonte

Superata la Stazione Monte della Funicolare si trova Piazza Cucco, purtroppo spesso piena di auto parcheggiate, significativa perché qui si trova la casa più antica della città, una dimora in travi e calce risalente al 1400, e si gode uno splendido panorama sulla collina della Burcina.

Sempre suggestivi sono poi i portici che conducono a Piazza Cisterna, una corte elegante sulla quale affacciano importanti palazzi del passato. Palazzo Cisterna ne domina la scena, mentre in una piazzetta defilata all’estremità opposta si trova la Chiesa di San Giacomo, molto particolare e custode della salma del Beato Agostino de Fango.

Una visita approfondita del Piazzo richiede alcune ore, sopratutto se ci si sofferma a visitare i palazzi, dimore storiche talvolta sede di esposizioni temporanee. I principali palazzi del Piazzo sono Palazzo Lamarmora, Palazzo Ferrero e Palazzo Gromo Losa.

Via Italia a Biella, viaggio in Piemonte
Via Italia a Biella, viaggio in Piemonte

Due passi a Biella Piano

Dal Piazzo, percorrendo le coste, si può scendere rapidamente (a piedi) verso Biella Piano. La costa di San Sebastiano è una delle più suggestive e conduce all’omonimo chiostro, dove ha sede il Museo del Territorio.

Attraversando la città verso il centro è interessante soffermarsi in Piazza Duomo, recentemente rinnovata. Il duomo di Biella, sebbene non sia esaltante dal punto di vista architettonico, è totalmente decorato all’interno da una pittura in trompe l’oeil realizzata con una tecnica non molto diffusa. Al suo fianco il Battistero romanico, anche considerato uno dei simboli della città.

Outlet Lanificio Angelico in Via San Filippo a Biella, viaggio in Piemonte
Outlet Lanificio Angelico in Via San Filippo a Biella, viaggio in Piemonte

Dall’altro lato rispetto al Duomo si trova Via Italia, la via dello struscio biellese. Un tempo molto più viva, Via Italia sta lentamente risollevandosi anche grazie all’avvio del progetto “015“, l’outlet diffuso studiato per portare i prodotti d’eccellenza biellese in città e far rivivere i molti negozi ormai chiusi.

Lungo il corso si può trovare ad esempio il punto vendita del Lanificio Piacenza, noto per il cachemire di altissima qualità, mentre in Via San Filippo si trova il negozio del Lanificio Angelico, altro importante marchio locale.

Gastronomia Mosca 1916 a Biella, viaggio in Piemonte
Gastronomia Mosca 1916 a Biella, viaggio in Piemonte

Al fondo di Via San Filippo troviamo un’altra eccellenza di Biella, questa volta in ambito gastronomico, è la storica Macelleria Mosca, oggi divenuta una grande gastronomia, attività storica esistente dal 1916. Punto di riferimento per migliaia di biellesi ogni anno, Mosca non è solo il luogo in cui trovare i prodotti migliori del territorio, ma anche il luogo dove trovare prodotti di alta qualità provenienti da altre regioni o dall’estero. Se ci fai un salto chiedi di assaggiare la paletta biellese o un pezzetto di toma Maccagno.

Se cerchi qualcosa di dolce il mio consiglio è di fare tappa da Alice Dolce e Gelato, si trova quasi all’inizio di Via Italia. Questa gelateria artigianale realizza ottimi gelati dai sapori non sempre usuali. Alcuni esempi sono il gelato allo zafferano, oppure al rosmarino, i sorbetti al mojito o allo spritz, e tra i miei preferiti i gusti ricotta e miele, o la deliziosa crema antica realizzata con paste di meliga.

Alice Dolce e Gelato, in Via Italia a Biella, viaggio in Piemonte
Alice Dolce e Gelato, in Via Italia a Biella, viaggio in Piemonte

Pranzo nella natura al Ristoro Il Cascinotto, in Burcina

Un’idea per un pranzo, originale e immerso nella natura, può essere quella di spostarsi al Parco della Burcina – Felice Piacenza, a Pollone, distanti pochi chilometri da Biella.

La Burcina è una collina adibita a parco dalla famiglia Piacenza, quelli del lanificio, e istituita nel 1980, avente una superficie di 57 ettari. Passeggiando tra i suoi sentieri si possono apprezzare molti tipi di flora provenienti dai cinque continenti, piante che riescono a vivere qui per il particolare clima di cui gode questo angolo del territorio.

Una particolarità della Burcina è la Conca dei Rododendri, luogo che da il suo massimo splendore nel mese di maggio, periodo di fioritura dei rododendri che ne ricoprono una vasta zona panoramica.

Rifugio Il Cascinotto, Burcina a Pollone, viaggio in Piemonte
Rifugio Il Cascinotto, Burcina a Pollone, viaggio in Piemonte

Molti sono i luoghi e gli scorsi che il parco offre e uno di essi è il Rifugio Il Cascinotto, una classica baita in pietra tipica delle valli che si trova abbracciata dalla vegetazione e, fatta eccezione per i mesi invernali, accoglie gli escursionisti e i visitatori in vaste terrazze all’aperto dove è possibile sorseggiare un buon drink o anche pranzare.

Abbiamo avuto modo di testarne la cucina ed è assolutamente consigliata. Molto buona è la polenta concia, tipico piatto biellese fatto di polenta resa fluida con formaggio e burro fuso.

Dopo mangiato una bella passeggiata nel parco è un toccasana, oppure è possibile godersi l’atmosfera e socializzare con i simpatici asinelli che pascolano nei paraggi.

Relais Santo Stefano, Sandigliano, viaggio in Piemonte
Relais Santo Stefano, Sandigliano, viaggio in Piemonte

Pausa benessere nel Biellese, il Relais Santo Stefano

Un’ottima base per visitare il Biellese, sempre stando in tema di benessere e relax, è il Relais Santo Stefano di Sandigliano, recentemente rinnovato e riaperto con tanto di spa esclusiva al suo interno.

La struttura, di per se molto bella e dotata di camere ampie e accoglienti, ospita infatti l’unica spa Nuxe in Europa, per offrire un soggiorno di alta qualità e sopratutto totalmente deciso dal cliente. La vicinanza con le campagne biellesi permette di immergersi in un’atmosfera rilassante, senza rinunciare alla vicinanza con le grandi città come Torino o Milano.

Spa Nuxe al Relais Santo Stefano, Sandigliano, viaggio in Piemonte
Spa Nuxe al Relais Santo Stefano, Sandigliano, viaggio in Piemonte

Arrivando da tre giorni di tour piemontese è stato un piacere concedermi un massaggio rilassante, 45 minuti di coccole che mi hanno risvegliato non solo il corpo, ma anche la mente, stressata dai tanti chilometri percorsi. L’area bellezza e benessere è quindi pronta ad accoglierti, mentre presto saranno disponibili nuove aree umide esterne con le vasche termali.

Anche il ristorante è degno di nota. Un ambiente tranquillo che propone un menù che unisce i sapori della cucina locale con elementi innovativi proposti dallo chef.

Borgo di Masserano, viaggio in Piemonte
Borgo di Masserano, viaggio in Piemonte

Il borgo e le bellezze di Masserano

Ultima tappa di questo tour piemontese è il borgo di Masserano, uno dei comuni più suggestivi della provincia di Biella.

La storia di Masserano ha radici antiche e profonde, dimora di importanti famiglie nobiliari, questo paese ha goduto del titolo di principato e, di quei tempi, ancora restano testimonianze degli edifici e nelle chiese, spesso mimetizzati tra le vie del borgo. Di questi luoghi e di queste storie, oggi si prende cura il Polo Museale Masseranese, che ci ha accolti e accompagnati alla loro scoperta.

Imperdibile è la Collegiata, chiesa parrocchiale di Masserano consacrata nel 1486 e ospitante alcune opere di pregio. Tra di esse vi è una statua della Madonna Nera che un tempo si trovava nella Chiesa di San Teonesto.

La Collegiata di Masserano, viaggio in Piemonte
La Collegiata di Masserano, viaggio in Piemonte

La Chiesa di San Teonesto si trova nella parte bassa del paese, oggi sconsacrata è un luogo molto suggestivo e merita di essere rivalorizzato. Al suo interno si cerca di salvare alcune opere affrescate che rischiano di essere deteriorate dal tempo e una visita è consigliata anche per permettere al Polo Museale di intervenire in questo senso.

La terza chiesa facente parte del Polo Museale è la Chiesa di Santo Spirito, più piccola e modesta, ma comunque significativa per lo stile barocco che la contraddistingue e per le cappelle laterali molto interessanti.

Soffiti decorati al Palazzo dei Principi di Masserano, viaggio in Piemonte
Soffiti decorati al Palazzo dei Principi di Masserano, viaggio in Piemonte

In ultimo, non per importanza, è bene visitare il Palazzo dei Principi. Questo palazzo antico fu dimora dei principi Ferrero Fieschi e, sebbene l’apparenza esterna non ne riveli in fasto, una volta varcata la soglia si rimane veramente a bocca aperta.

La visita guidata attraversa varie sale nelle quali si apprezza un crescendo della ricchezza di stili e decori. A partire dagli elaborati soffitti a cassettoni si aggiungono poi preziosi dipinti, stucchi e affreschi più articolati e importanti. Alcune salette sono delle vere chicche, mentre al termine della visita si può apprezzare parte di quella che fu una galleria decorata in stucchi lunga 41 metri che venne sciaguratamente frazionata con orribili murature dalle amministrazioni passate.

Il mio consiglio è quello di contattare il Polo Museale Masseranese per organizzare una visita completa.

Tagliolini alle erbette da Il Gallo Storto, viaggio in Piemonte
Tagliolini alle erbette da Il Gallo Storto, viaggio in Piemonte

Il borgo di Masserano e la Locanda del Gallo Storto

La giusta conclusione per assaporare l’atmosfera locale è una passeggiata tra i portici e i vicoli del borgo medievale, centro storico di Masserano. Rientranze, anfratti, piccoli cortili e vie dall’aspetto decadente rendono la visita suggestiva e interessante, una visita in una borgo ricco di storie e paese natio di numerosi personaggi di rilievo nazionale.

Tra questi vicoli si trova la Locanda del Gallo Storto, ottimo ristorante per un pranzo o una cena casereccia e ricca di gusto. Dal Gallo Storto puoi trovare la pasta fresca, specialità dello chef, e una selezione di antipasti e secondi ricercati e dal gusto legato alle tradizioni locali.

L’ambiente accogliente crea una piacevole atmosfera di convivialità e, con qualche bottiglia di vino Bramaterra, non c’è modo migliore di concludere un viaggio in Piemonte all’insegna dell’eccellenza regionale.

Questo viaggio è stato realizzato in collaborazione con Biella Turismo, ATL Alexala e Tu Langhe Roero

Scorcio del Borgo di Masserano, viaggio in Piemonte
Scorcio del Borgo di Masserano, viaggio in Piemonte

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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 620 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

4 Commenti

  1. Il viaggio proposto è in linea con l’idea di “turismo e benessere” oggi in auge. Ma per quanto riguarda il Biellese, il percorso indicato non tocca il borgo medioevale del Ricetto di Candelo, un unicum in Europa, né coinvolge le valli del Cervo e di Oropa visitate invece da Samuel Butler, Guido Gozzano, Giovanni Camerana, Edith Warthon, Edmondo De Amicis, Italo Alighiero Chiusano, Emanuel Carnevali, che ne scrissero in testi editi, e della Valle Elvo dove nel paesaggio sassoso della Bessa si trovavano le aurifodinae romane. Infine il cliché di Biella-Paesone, avallato spesso dai biellesi che non conoscono la storia, è viceversa una “marca” di provincialismo. Biella e il Biellese sono stati un centro attivissimo proprio perché isolato geograficamente, e in certo modo autonomo, dove accanto alla monocoltura del tessile che negli anni Ottanta poneva la città tra le prime 15 più ricche d’Italia (il Pil rispetto alla popolazione) vantava studi di storia e di etnografia diffusi e una presenza mediatica senza pari rispetto ai suoi 160 mila abitanti: con sedi dei giornali torinesi, tre bisettimanali e dove è nata la prima televisione libera dal monopolio Rai, indice di tutt’altra cosa del provincialismo “paesistico”.

    • Salve Marco e grazie per il commento, ovviamente inserire in una sola giornata (questo è il tempo che ci è stato concesso durante il tour) tutto ciò che ha elencato sarebbe stato impossibile, se comunque ha letto altri nostri articoli avrà notato che abbiamo già approfondito alcuni luoghi come Candelo, Rosazza, la Valle Cervo ma non solo, il nostro progetto ExploreBiella ha toccato anche alcuni paesi meno conosciuti per scoprire quanto di bello ci fosse da conoscere. Insomma, il Biellese è vario e ricco, anche grazie al suo ricco passato laniero, cerchiamo di promuoverlo al meglio e speriamo che in molti ne siano incuriositi e vengano a farci visita. 🙂

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