Era da tempo che parlavamo di Puglia, di quel sud che sapeva di mare, di ulivi, di tradizioni che resistono al tempo. Ma questa volta volevamo viverla diversamente: non come semplici turisti che si fermano nei luoghi più noti, ma come viaggiatori curiosi, pronti a scoprire le strade meno battute, i paesi bianchi, le coste selvagge e i sapori autentici che solo una terra generosa come il Salento o la Valle d’Itria sanno offrire. È così che abbiamo organizzato il nostro viaggio in Puglia.
Abbiamo deciso di organizzare un viaggio on the road, armati di pazienza, curiosità e una sola certezza: la libertà di viaggiare senza fretta, lasciandoci guidare dall’istinto e dalla bellezza che, lo sapevamo già, non avrebbe tardato a sorprenderci.
È bastato cercare un volo per Bari e, in men che non si dica, stavamo già pensando al nostro itinerario.

Perché abbiamo scelto di noleggiare un’auto all’aeroporto di Bari
Se c’è una cosa che abbiamo imparato in tanti viaggi è che la libertà di muoversi senza vincoli di orari o itinerari rigidi è il vero lusso. Ecco perché, ancora prima di prenotare gli hotel, abbiamo pensato al mezzo di trasporto. Sapevamo che il noleggio auto all’aeroporto di Bari era la scelta migliore.
Non solo per la praticità di atterrare e trovare subito l’auto pronta ad attenderci. Ma anche per la possibilità di costruire un itinerario personalizzato, lontano dai ritmi serrati dei tour organizzati o dalle limitazioni dei mezzi pubblici, che in questa parte di Puglia non sempre coprono tutte le destinazioni che avevamo in mente.
Guidare in Puglia, poi, è già di per sé un’esperienza: strade che si perdono tra muretti a secco e campi di ulivi, paesaggi che cambiano ad ogni curva, e quel senso di avventura che cresce mentre i chilometri scorrono sotto le ruote

Gallipoli, la perla dello Ionio tra storia, mare e tramonti infuocati
Viaggio in Puglia e il primo impatto con la magia del Salento
Gallipoli è stata la nostra porta d’ingresso nel Salento, e non potevamo fare scelta migliore. Dopo circa due ore e mezza di viaggio, tra chiacchiere e pause per ammirare il panorama, siamo arrivati nella Perla dello Ionio. Questa località è anche una nota destinazione per le vacanze LGBTQ+ in Italia.
La prima cosa che ci ha colpiti è stata la luce: una luce calda, intensa, che colora ogni cosa di oro e di vita. Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio del Joli Park Hotel, la nostra base per due notti. Una struttura accogliente, strategicamente situata tra la città nuova e il centro storico, che ci ha permesso di muoverci a piedi senza preoccupazioni.
Esplorare Gallipoli: un viaggio tra storia, mare e sapori
Gallipoli non è solo una località balneare. È un viaggio nel tempo, una città che vive ancora al ritmo del mare e delle sue tradizioni. Il centro storico, arroccato su un isolotto collegato alla terraferma da un antico ponte, ci ha accolti con i suoi vicoli stretti, le case bianche e i panni stesi al sole che sembrano sventolare per darti il benvenuto.
Non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di perderci tra le sue strade, di salire fino alla Cattedrale di Sant’Agata, che con la sua facciata barocca domina il cuore della città vecchia. Dal Castello Angioino, invece, abbiamo goduto di una vista spettacolare sul porto, dove le barche dei pescatori oscillano dolcemente sull’acqua.

Le emozioni di un tramonto sulla Baia Verde
Il momento più emozionante? Senza dubbio il tramonto. Dopo una giornata di esplorazione, ci siamo spostati alla Baia Verde, la spiaggia più famosa di Gallipoli. La sabbia fine, il mare cristallino che rifletteva ogni sfumatura del cielo, e quel silenzio carico di magia che ti fa sentire parte di qualcosa di più grande.
Abbiamo scelto un piccolo chiosco sulla spiaggia per brindare con un calice di vino bianco fresco, mentre il sole scendeva lentamente all’orizzonte, tingendo tutto di rosso e arancio. Un momento che ancora oggi portiamo nel cuore.
Cena con vista e sapori autentici
La giornata non poteva concludersi meglio se non con una buona cena nel ristorante dell’hotel. La cena era inclusa nella nostra prenotazione e non avevamo grandi aspettative, invece lo chef del Joli Park Hotel ha saputo stupirci. Abbiamo gustato pesce fresco: polpo alla pignata, frutti di mare e la mitica frisella salentina, con pomodorini, olio extravergine e origano. Un piatto semplice, ma capace di raccontare tutta la verità di questa terra: povera nei suoi ingredienti, ma ricchissima nel sapore e nell’anima.

On the road nel cuore del Salento: tra scogliere, grotte e borghi senza tempo
Quando il viaggio ti prende così, non servono sveglie. Ti svegli da solo, con l’entusiasmo che ti fa saltare giù dal letto e la voglia di scoprire cosa c’è dietro la prossima curva. Così è stato anche quel mattino, quando abbiamo lasciato Gallipoli per iniziare una giornata on the road lungo la costa salentina, quella che da tanti viene definita come una delle più belle d’Italia. E ora possiamo confermarlo senza alcun dubbio.
Con la nostra auto abbiamo lasciato alle spalle il mare calmo dello Ionio e ci siamo diretti verso sud, lungo una strada che già dai primi chilometri prometteva meraviglie.
Santa Maria di Leuca: dove il Salento finisce… o forse comincia
Il primo stop della giornata è stato Santa Maria di Leuca, l’estremo lembo di Puglia dove il tacco d’Italia affonda nel blu tra Ionio e Adriatico. È difficile spiegare a parole la sensazione che si prova quando arrivi qui: ti sembra di essere ai confini del mondo, in un luogo sospeso tra cielo e mare.
Abbiamo parcheggiato nei pressi del Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae, il “santuario della fine del mondo”, come lo chiamavano un tempo. Da qui la vista è qualcosa che ti toglie il fiato. Il faro, le scogliere che scendono a picco e l’incontro tra i due mari che si mescolano in mille sfumature d’azzurro.
Abbiamo camminato lungo il lungomare fino al porto, respirando profondamente quell’aria salmastra che sembra carica di storie di pescatori e antichi viaggiatori. Ogni pietra qui racconta un passato fatto di partenze e arrivi, di naviganti che cercavano una terra promessa o semplicemente tornavano a casa.

Verso la Grotta Zinzulusa: un viaggio nel Salento fino al cuore della terra
Ripartiti da Leuca, abbiamo imboccato la litoranea adriatica, e mai scelta fu più azzeccata. Una strada che si arrampica e si snoda tra scogliere, ulivi e scorci di mare che sembrano dipinti. Non riuscivamo a smettere di fermarci: ogni curva ci regalava un panorama diverso, ogni sosta diventava una foto, una risata, un ricordo.
Poco dopo Castro Marina, abbiamo raggiunto la Grotta Zinzulusa, un luogo che non avevamo programmato di visitare, ma che ci ha letteralmente lasciati senza parole. La grotta prende il nome dagli “zinzuli”, le stalattiti e stalagmiti che pendono dal soffitto come stracci appesi.
La visita guidata ci ha portati nelle viscere della terra, tra sale e cunicoli che si aprono su un lago sotterraneo di un blu così intenso da sembrare irreale. Le formazioni rocciose, le leggende che la guida ci ha raccontato e il suono dell’acqua che riecheggiava tra le pareti hanno reso questa esperienza una delle più suggestive del viaggio.

Otranto: la città dei martiri che guarda verso l’Oriente
Proseguendo lungo la costa, abbiamo raggiunto Otranto, la città più a est d’Italia, dove il sole sorge prima che in qualsiasi altro luogo della penisola. Otranto ha il fascino di un luogo che ha visto passare eserciti, mercanti e pellegrini, e che porta ancora addosso i segni della sua storia.
La Cattedrale di Santa Maria Annunziata custodisce al suo interno qualcosa di unico: il grande mosaico pavimentale dell’albero della vita, che racconta l’universo con simboli che spaziano dalla Bibbia ai miti antichi. Camminare su quel mosaico è stato come attraversare i secoli, immaginando le mani pazienti che, pezzo dopo pezzo, hanno dato vita a questa meraviglia.
Abbiamo poi passeggiato sulle antiche mura, con lo sguardo che correva verso il mare aperto, e ci siamo lasciati tentare dai profumi che arrivavano dalle trattorie del centro.
La cucina che ti abbraccia
Abbiamo scelto un piccolo locale a conduzione familiare, dove ci hanno servito orecchiette alle cime di rapa, una delle specialità pugliesi più autentiche. Un piatto che racconta di tradizione, di mani che impastano pazientemente la pasta fresca, di sapori forti e decisi che ti restano impressi nel cuore… e nel palato.

Lecce: tappa d’obbligo per un viaggio nela Puglia nel Barocco
Anche se sapevamo che meriterebbe almeno un paio di giorni, non potevamo rinunciare a una sosta a Lecce, la capitale del Barocco salentino. Ci siamo concessi una passeggiata veloce nel centro storico, promettendoci di tornare con più calma.
Le facciate ricamate delle chiese, i balconi in ferro battuto, le piazze vive e piene di studenti e turisti. Lecce è una città che vibra di bellezza e cultura. Non potevamo non assaggiare il pasticciotto leccese, caldo e fragrante, con quel ripieno di crema che ti fa chiudere gli occhi per la felicità al primo morso.
Abbiamo camminato fino a sera, quando le luci dei lampioni accendono di magia i palazzi in pietra leccese, regalando alla città un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo.
Ritorno a Gallipoli: ottima base per un viaggio nel Salento
Stanchi ma felici, siamo tornati a Gallipoli, dove ci aspettava l’ultima notte al Joli Park Hotel prima di spostarci nella Valle d’Itria. Mentre rientravamo, ripensavamo a tutte le emozioni vissute in un solo giorno: il mare che si perde all’orizzonte, le grotte misteriose, i borghi senza tempo, i sapori autentici.
E la consapevolezza che questo viaggio ci stava regalando molto più di quello che avevamo immaginato.

Ostuni e la Valle d’Itria: tra ulivi, trulli e borghi da cartolina
Lasciare la costa ionica non è stato facile, ma sentivamo che l’entroterra ci avrebbe riservato altre meraviglie. Così, dopo aver salutato Gallipoli, abbiamo rimesso in moto l’auto e puntato verso nord, direzione Ostuni, la Città Bianca.
Il paesaggio è cambiato lentamente. Alle nostre spalle il blu del mare, davanti a noi distese infinite di ulivi secolari, con i tronchi contorti che sembrano vere e proprie sculture. Ogni chilometro ci avvicinava a un mondo diverso, più rurale e autentico, dove il tempo sembra scorrere più lentamente.
Arrivo a Ostuni: la magia di un borgo sospeso tra cielo e terra in Puglia
Quando Ostuni è apparsa all’orizzonte, abbiamo capito subito perché la chiamano così. La città si arrampica su tre colli, un labirinto di case bianchissime che brillano sotto il sole, come un presepe che domina la valle sottostante.
Abbiamo scelto di soggiornare al Grand Hotel Masseria Santa Lucia, una struttura che ci ha leggermente delusi. Immersa tra gli ulivi e a pochi passi dal mare, questa masseria è un’oasi di pace, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio è rotto solo dal canto delle cicale. Tuttavia se ti aspetti la classica masseria pugliese ne resterai deluso.
Detto questo, abbiamo apprezzato la disponibilità del personale e il servizio. Se cerchi una struttura moderna e dotata ti comfort allora questa fa al caso tuo.

La Valle d’Itria ci aspetta: itinerario tra i borghi più belli di Puglia
Con Ostuni come base, abbiamo dedicato due giorni all’esplorazione della Valle d’Itria, un territorio che sembra uscito da una favola, tra trulli, masserie, borghi arroccati e vigneti che si perdono a vista d’occhio.
Locorotondo: il balcone sulla valle
Il primo borgo che abbiamo visitato è stato Locorotondo, che ci ha accolti con il suo centro storico perfettamente curato, fatto di casette bianche, archi fioriti e vicoli silenziosi. Il suo nome significa “luogo rotondo”, e in effetti passeggiare tra le sue stradine circolari è stato come perdersi in un abbraccio.
Ci siamo fermati in una piccola enoteca per assaggiare il celebre vino bianco di Locorotondo, fresco e leggero, perfetto per brindare a questo viaggio che ci stava regalando emozioni ad ogni tappa.

Alberobello: il sogno dei trulli in Puglia
Il secondo giorno abbiamo raggiunto Alberobello, e ammetto che eravamo un po’ timorosi che fosse troppo turistico. Ma bastano pochi passi tra i trulli di Rione Monti e Aia Piccola per capire che la magia è reale. Camminare tra queste costruzioni uniche, con i tetti a cono e i simboli dipinti con la calce, è stato come tornare bambini.
Abbiamo visitato anche uno dei trulli aperti al pubblico, dove un artigiano ci ha spiegato la storia e la tecnica di costruzione di queste antiche abitazioni. Ogni pietra racconta di un passato contadino, di famiglie che vivevano di poco ma con tanto cuore.
Martina Franca: eleganza barocca nel cuore della Valle
Dopo Alberobello, abbiamo proseguito verso Martina Franca, che ci ha sorpreso con la sua eleganza. Il centro storico è un gioiello barocco, fatto di palazzi signorili, chiese imponenti e piazze animate. Qui si respira un’aria diversa, più raffinata, ma sempre profondamente legata alle tradizioni.
Ci siamo fermati in una piccola osteria per un pranzo semplice ma indimenticabile: bombette pugliesi, un bel tagliere misto di prodotti locali e un buon bicchiere di vino rosso.

Ceglie Messapica: il regno della gastronomia
L’ultima tappa della giornata è stata Ceglie Messapica, famosa per la sua tradizione gastronomica. Questo borgo meno conosciuto ci ha rapiti con i suoi vicoli in pietra viva e le sue trattorie autentiche, dove il tempo sembra essersi fermato.
Se passi da qui ti consiglio di cenare in un locale storico, dove la pasta fatta a mano viene ancora preparata secondo le ricette delle nonne. Le orecchiette condite con sugo di pomodoro fresco e basilico aiutano a chiudere la giornata con il sorriso e la pancia piena.
Rientro in masseria: sotto un cielo stellato che non dimenticheremo mai
Ritornare al Grand Hotel Masseria Santa Lucia la sera, dopo giornate così intense, è stato come tornare a casa. Ci siamo concessi una passeggiata sotto le stelle, circondati dal profumo degli ulivi e dal suono della natura.
Mentre ci rilassavamo, guardando il cielo che sembrava più vicino che mai, ci siamo detti che questo viaggio ci stava cambiando. Non solo perché stavamo scoprendo luoghi meravigliosi, ma perché ogni giorno ci insegnava a rallentare, osservare, respirare.

Monopoli, il viaggio in Puglia ha il sapore della vita vissuta
Quando abbiamo lasciato Ostuni, una piccola malinconia ha iniziato a farsi spazio dentro di noi. Non volevamo che questa avventura finisse, ma allo stesso tempo sentivamo che il meglio doveva ancora venire.
Così, con il cuore pieno di gratitudine, abbiamo puntato verso l’ultima tappa: Monopoli. Per me un piacevole ritorno, dove ho ritrovato vecchi amici e che, come sempre, ci ha regalato alcuni dei momenti più belli.
Monopoli è un abbraccio tra mare, pietra e vita vera
Monopoli ci ha accolti con il suo porticciolo affacciato sul blu, le case in pietra chiara che sembrano sfidare il tempo, e le barche dei pescatori che ondeggiano dolcemente sotto il sole. Ma quello che ci ha davvero conquistati è stata l’atmosfera: vera, autentica, senza filtri.
Non appena siamo arrivati, abbiamo incontrato degli amici che vivono qui e che ci hanno fatto scoprire la città attraverso i loro occhi. Con loro ci siamo sentiti subito a casa, tra risate, racconti e quella complicità che solo chi conosce davvero un luogo sa trasmettere.
La nostra base qui è stata Casa Nave, uno splendido B&B in pieno centro storico da cui abbiamo avuto tutto a portata di piedi.
Passeggiare senza meta tra le vie del centro storico
Abbiamo lasciato l’auto e ci siamo persi tra le stradine del centro storico, un dedalo di viuzze che si aprono su piccole piazze, chiese barocche e scorci di mare improvvisi. Ogni angolo di Monopoli sembrava raccontarci una storia, e ogni volta che giravamo un angolo scoprivamo qualcosa di nuovo.
La Basilica Cattedrale di Maria Santissima della Madia, con i suoi interni riccamente decorati, ci ha lasciati a bocca aperta. Poi, tra i profumi di pane appena sfornato e focacce che ci rincorrevano ad ogni passo, ci siamo seduti in Piazza Giuseppe Garibaldi per goderci un caffè ghiacciato con latte di mandorla, una delle piccole gioie della vita pugliese.

Relax e buon cibo con vista mare: pranzo a Porto Ghiacciolo
Monopoli non è solo un borgo incantevole, è anche mare e convivialità, e noi abbiamo scelto di viverlo con un’esperienza che ci porteremo nel cuore: un pranzo con vista a Porto Ghiacciolo.
Questa piccola baia, dominata dall’imponente Abbazia di Santo Stefano, ci ha regalato uno degli angoli più suggestivi della costa. L’acqua era così trasparente che sembrava chiamarci, ma questa volta abbiamo deciso di concederci un piacere diverso: un pranzo in riva al mare.
Seduti ai tavolini del chiosco di Porto Ghiacciolo, con i piedi quasi nella sabbia e lo sguardo perso tra il blu del mare e la sagoma della torre, abbiamo assaporato piatti semplici ma pieni di gusto: insalata di mare, cozze alla tarantina e frittura di paranza appena fatta, il tutto accompagnato da un buon calice di vino bianco fresco.
Con il rumore delle onde come sottofondo e il sole che accarezzava la pelle, ci siamo goduti uno dei momenti più autentici e spensierati del nostro viaggio. Perché a volte, la vera bellezza è racchiusa nella semplicità di un pranzo sul mare in buona compagnia.
Sapori del territorio e convivialità: le sere a Monopoli
Monopoli di sera è ancora più bella. Le strade si riempiono di vita, i ristorantini si animano di voci e risate, e l’aria profuma di mare e di cucina casalinga.
Con i nostri amici abbiamo scelto un locale in Piazza Palmieri, nel centro storico. Abbiamo cenato all’esterno, a contatto con la città, con piatti di mare e di terra che raccontano l’essenza di Monopoli ad ogni boccone.
Abbiamo brindato con un buon calice di vino bianco della zona, tra chiacchiere e racconti che sembravano non voler finire mai. Quei momenti di condivisione, di semplicità e verità, sono stati la chiusura perfetta del nostro viaggio.

Il viaggio in Puglia che non finisce mai
Quando è arrivato il momento di ripartire, ci siamo fermati un attimo a guardare il mare, come se volessimo imprimere nella memoria ogni colore, ogni suono, ogni emozione.
Abbiamo rimesso i bagagli in auto e ci siamo diretti verso Bari, da dove tutto era iniziato. Ma sapevamo che in realtà il nostro viaggio non finiva lì. Perché la Puglia, con la sua bellezza disarmante e la sua accoglienza autentica, ci aveva cambiati per sempre.
Consigli pratici per organizzare il tuo viaggio in Puglia in auto a noleggio
Se anche tu sogni di vivere un’avventura come la nostra, ecco qualche consiglio che potrebbe aiutarti a costruire il tuo itinerario perfetto:
- Prenota l’auto in anticipo, scegliendo il ritiro direttamente all’aeroporto di Bari per la massima comodità.
- Prepara un itinerario flessibile, lasciandoti spazio per deviazioni e soste inaspettate: è lì che nascono i ricordi migliori.
- Scegli strutture con parcheggio nei centri storici o nelle zone limitrofe, così da goderti le città a piedi senza lo stress del traffico.
- Assapora la cucina locale, dai piatti di mare alle specialità contadine, senza dimenticare i dolci tradizionali come il pasticciotto o le cartellate.
- Prenditi il tuo tempo: ogni angolo della Puglia merita di essere vissuto senza fretta, lasciandoti sorprendere dalla bellezza che ti circonda.
Sei pronto a partire per il tuo viaggio in Puglia?
La Puglia non è solo una meta da visitare, è un’esperienza da vivere con tutti i sensi. È il sapore del mare sulle labbra, il calore della pietra sotto i piedi, il suono delle cicale nei pomeriggi assolati, il profumo del pane appena sfornato, la vista di un tramonto che sembra non finire mai.
Noleggiare un’auto a Bari e partire alla scoperta di questa terra meravigliosa è stato il regalo più bello che potessimo farci. Un viaggio che ci ha insegnato a rallentare, ad ascoltare, a meravigliarci.
E ora che siamo tornati a casa, non vediamo l’ora di ripartire. Perché la Puglia, una volta che ti entra nel cuore, non ti lascia più.

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