Viaggio in Senegal, consigli per un’esperienza indimenticabile

Viaggiare in Senegal non è difficile, ma è un’esperienza intensa. In questo articolo, 0vviamente, posso solo raccontare la mia esperienza di viaggio in Senegal personale e come ho gestito l’organizzazione.

La prima cosa da fare e trovare un buon volo dall’Italia per il Senegal, se cerchi online troverai sicuramente varie offerte. Per fortuna ci sono molte compagnie aeree che gestiscono questa tratta. Io ho volato con TAP Air Portugal, che, con uno scalo a Lisbona, ti consente di arrivare a Dakar. I costi sono contenuti e il servizio a bordo è in stile Ryanair, con la differenza che sulla tratta Lisbona-Dakar viene incluso un pasto. Con 5-10 euro è possibile aggiungere al bagaglio a mano da 10 kg una valigia da stiva da 23 kg.

Ti ricordo anche che è meglio, per viaggiare sicuri, stipulare una polizza assicurativa per il viaggio che possa coprire eventuali imprevisti. Io uso le assicurazioni viaggio Heymondo, dacci uno sguardo. Per i nostri lettori è previsto anche uno sconto del 10%.

Bimbo che gioca con le bombolette al centro 'I bambini di Ornella'
Bimbo che gioca con le bombolette al centro ‘I bambini di Ornella’

Arrivare a Dakar e orientarsi in Senegal

L’arrivo a Dakar è solitamente intorno all’una di notte, ora locale, e l’emozione è sempre forte. Tutto appare molto approssimativo (dal punto di vista occidentale) e gli addetti sembrano molto gentili.

Prima di uscire dall’aeroporto, si viene sottoposti a un ultimo controllo delle valigie: gli addetti, vedendoti occidentale, ti aiutano a mettere le valigie sul rullo, ma non per gentilezza, bensì per chiedere una mancia. Dopo il controllo è possibile cambiare euro in franchi CFA (moneta delle Colonie Francesi d’Africa). Consiglio di cambiare un po’ di euro già all’aeroporto, poiché sono pochi i luoghi in cui si può pagare con carta, ma, in caso di emergenza, è possibile usare gli euro.

Appena fuori dall’aeroporto ci sono molti driver o taxi pronti a portarti dove necessario. Se hai prenotato un hotel, nel 99% dei casi ti manderanno un loro autista. Non esistono tariffe fisse (nulla in Senegal ha un prezzo fisso), ma solitamente il costo dall’aeroporto a Toubab Dialaw (circa 30 minuti di viaggio) è di 15.000 CFA (circa 22,5 euro).

Moschea che svetta sugli edifici a Toubab Dialaw
Moschea che svetta sugli edifici a Toubab Dialaw

Itinerario del mio viaggio in Senegal

Le tappe che consiglio sono: Toubab Dialaw, Somone, Joal-Fadiouth, Cap Skirring (Casamance) e Dakar.

Toubab Dialaw

Toubab Dialaw è una piccola cittadina con una forte comunità italiana, dovuta soprattutto a Severino Proserpio, di Como, ex sindacalista della CGL, da sempre attento ai problemi dell’immigrazione. Il fulcro delle attività benefiche è il centro “I Bambini di Ornella”, collegato all’ostello “Begue Pokai”, gestito da Angelo Anisola, ex videomaker e membro dell’associazione. L’ostello è un’isola felice dove rilassarsi in piscina ed è vicino alla spiaggia.

Per raggiungere la spiaggia, si deve attraversare la strada principale e addentrarsi nelle piccole vie tra le case. Camminando lungo la spiaggia verso nord si arriva alla spiaggia dei pescatori, mentre verso sud ci sono alcuni locali sulla spiaggia dove si può mangiare, ascoltare musicisti locali e ammirare il tramonto.

Viallaggio dei pescatori a Toubab Dialaw, particolare della spiaggia, viaggio in Senegal
Viallaggio dei pescatori a Toubab Dialaw, particolare della spiaggia, viaggio in Senegal

Essendo occidentali, noterai subito una realtà molto diversa: verrai chiamato “Toubab” (che significa “uomo bianco”) e spesso ti chiederanno dei soldi con la frase “Toubab, Touba l’argent”. Le case a Toubab Dialaw sembrano incomplete: strutture di cemento senza intonaco, pavimenti in terra battuta o in cemento. La comunità si concentra intorno a queste case: le donne cucinano e vendono prodotti locali, le capre vagano mangiando di tutto, dai cespugli alla plastica, mentre cavalli e carretti trasportano merci.

In città incontrerai sicuramente i “Talibè”, riconoscibili dai contenitori di plastica con cui raccolgono denaro. I Talibè sono discepoli del Marabout, che si occupa della loro educazione fino a che non memorizzano tutto il Corano. Non hanno documenti né età anagrafica definita e vivono nelle “Daara”, abitazioni fatiscenti dove dormono a terra.

Villaggio di pescatori a Toubab Dialaw, viaggio in Senegal
Villaggio di pescatori a Toubab Dialaw, viaggio in Senegal

Somone

Somone si trova poco più a sud di Toubab Dialaw. Questa località è già più turistica e qui potrai godere di un mare bellissimo che si affaccia sulla laguna. La laguna si può esplorare con una piccola piroga con la quale è possibile raggiungere l’isoletta dove si trova il famoso ristorante “Chez Rasta”. Puoi prenotare l’escursione di bird watching nella laguna di Somone direttamente online.

Babacar Seck, insegnante di Sabar, e il suo corpo di ballo sulla spiaggia di Toubab Dialaw, viaggio in Senegal
Babacar Seck, insegnante di Sabar, e il suo corpo di ballo sulla spiaggia di Toubab Dialaw, viaggio in Senegal

Joal-Fadiouth

Joal-Fadiouth si trova vicino alla punta meridionale della penisola di Dakar. È famosa per l’isola delle conchiglie, il mercato del pesce e l’isola del cimitero misto (musulmano/cristiano). Durante un viaggio in Senegal noterai che c’è molto rispetto tra le religioni, e tutti partecipano alle festività religiose indipendentemente dal proprio credo. Un’altra tappa interessante è la sede dell’associazione “AGIRE”, che produce miele dalle mangrovie. Il miele può essere leggermente affumicato o agrumato.

Qui puoi soggiornare all’Auberge le Djembè e goderti la piscina e la vista mare.

Puoi visitare questa località anche in giornata partecipando a un’escursione guidata a Joal-Fadiouth, puoi prenotarla online.

Escursione in barca tra le mangrovie a Cap Skirring, viaggio in Senegal
Escursione in barca tra le mangrovie a Cap Skirring, viaggio in Senegal

Cap Skirring

Cap Skirring, capitale della Casamance, è raggiungibile comodamente in aereo da Dakar, con un costo di circa 100 euro per andata e ritorno.

La Casamance è la regione più verde e rigogliosa del Senegal grazie al fiume omonimo. Il giro in piroga permette di esplorare le mangrovie, visitare l’isola con il cimitero animista e gustare un buon pranzo, o addirittura soggiornare sull’isola. Trovare una guida è facile e il costo si aggira sui 20-30 euro a persona. Al centro di Cap Skirring, vicino all’aeroporto, è d’obbligo visitare il mercato degli artisti, dove si possono acquistare opere d’arte.

Puoi trovare le escursioni a Cap Skirring anche online e prenotarle direttamente, se preferisci.

Mucche sulla spiaggia a Cap Skirring, viaggio in Senegal
Mucche sulla spiaggia a Cap Skirring, viaggio in Senegal

Il viaggio in Senegal non può non toccare Dakar

Dakar è la capitale del Senegal e, rispetto alle altre città, è molto diversa. Qui trovi edifici moderni, accanto alle classiche case della popolazione. È una città in continuo sviluppo, ma piena di contraddizioni: povertà estrema e quartieri degradati convivono accanto a segni di modernità.

Se non hai molto tempo a disposizione puoi prenotare il tour in giornata della città di Dakar, una guida ti accompagnerà permettendoti di scoprire al meglio la capitale del Senegal.

Dalla capitale puoi partire alla scoperta di varie zone del Senegal. Puoi organizzare la tua avventura in base alle tue preferenze, ad esempio alla scoperta di lagune, della fauna selvatica, dei villaggi e della cultura locale o del deserto. Dai uno sguardo qui alle escursioni che puoi fare da Dakar, puoi prenotare online e organizzarti già prima di partire.

Un aspetto che noterai sicuramente durante il viaggio in Senegal è la grande quantità di rifiuti, soprattutto plastica. La gestione dei rifiuti non è ancora adeguata all’industrializzazione in rapida crescita. Spesso vedrai persone bere da piccole bustine di plastica contenenti acqua, che vengono poi gettate per terra, poiché i cestini per la spazzatura sono quasi inesistenti.

I mezzi per viaggiare in Senegal sono vari, ma i taxi sono relativamente economici, sebbene sia necessario contrattare. Le lingue principali sono il wolof e il francese, ma anche i gesti o qualche parola in inglese possono essere utili.

Artista al lavoro a Cap Skirring
Artista al lavoro a Cap Skirring

Cosa si mangia in Senegal:

  • Pesce (soprattutto la lotte, simile alla rana pescatrice);
  • Pollo;
  • Agnello (per i più ricchi);
  • Riso (bianco, integrale, rosso);
  • Fritto (soprattutto patatine);
  • Verdure.

Di solito, il pasto consiste in un piatto unico con riso, proteine e verdure o fritto.

Cosa si beve in Senegal:

  • Acqua (meglio in bottiglia, consiglio di acquistare i boccioni da 10 litri se si rimane a lungo);
  • Birra (la mia preferita è la Gazelle, 4,2 gradi);
  • Succhi di vario tipo.
Vita locale in un villaggio su un'isoletta nei dintorni di Cap Skirring
Vita locale in un villaggio su un’isoletta nei dintorni di Cap Skirring

Colazione tipica durante un viaggio in Senegal:

  • Baguette;
  • Burro;
  • Succhi;
  • Confetture (quella di mango o di baobab sono eccezionali).

Parole utili in wolof:

  • “Salam Aleikum” (se sei il primo a salutare) – “Aleikum Salam” (se rispondi al saluto);
  • “Geregef” = Grazie;
  • “Nioko Bok” = Prego;
  • “Legui legui” = A presto.

Con questa manciata di informazioni puoi iniziare a imbastire il tuo itinerario di viaggio in Senegal. Ricorda di essere prudente e viaggiare in sicurezza, senza dimenticare di essere curioso e goderti ogni attimo di questo paese che ti resterà nel cuore.

Ragazzi delle scuole di Toubab Dialaw che osservano la raccolta della plastica
Ragazzi delle scuole di Toubab Dialaw che osservano la raccolta della plastica

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Informazioni su Carlo Loglisci 4 Articoli
Carlo Loglisci, nato a Biella nel 1985, è un artista poliedrico che ha trasformato la propria vita in un’opera d’arte, esplorando con passione e dedizione una vasta gamma di discipline. Videomaker, fotografo e dronista, cattura il mondo attraverso il suo obiettivo, creando immagini evocative e vibranti. Il suo talento si estende alla regia di documentari, dove porta alla luce storie profonde e autentiche, nascoste tra le pieghe della società contemporanea. Oltre all'arte visiva, Carlo ha un profondo legame con la musica. Cantante e polistrumentista, ha sperimentato generi che spaziano dal rock, metal e punk al jazz, elettronico e musica acustica, creando un suono unico che riflette la sua diversità artistica. Come produttore musicale e vocal coach, ha guidato molti nella scoperta della propria voce e del proprio percorso artistico. La sua curiosità lo ha portato anche verso l'arte del massaggio olistico, una pratica che unisce corpo e mente, promuovendo il benessere attraverso il tocco. Questa passione per l’armonia interiore lo ha avvicinato alla spiritualità, come dimostra un ritiro in silenzio di dieci giorni in un monastero toscano, dove ha praticato la meditazione Vipassana, arricchendo la sua visione della vita.

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