Tra le bellezze del Lazio non ci sono solo borghi e monasteri, vi sono luoghi che sembrano essere fuori dal tempo, come usciti da un libro di storia o da un’antica favola. Ecco come una visita al Giardino di Ninfa ti farà sentire circondato da questa storia in un luogo testimone di importanti eventi e che oggi ne è il custode silenzioso.
Il Giardino di Ninfa si trova a Cisterna di Latina, ai confini con i paesi di Norma e Sermoneta.
Una visita a queste tre località permette di vivere un’esperienza completa qui nel Lazio, con le bellezze del Borgo di Sermoneta, il gusto e le escursioni spostandosi verso Norma e, infine, un’immersione tra storia e natura con una visita al Giardino di Ninfa.
Storia del Giardino di Ninfa
La cittadina di Ninfa è risalente all’epoca romana, in questo periodo si presume si trattasse di un piccolo villaggio agricolo sorto attorno a un tempio dedicato alle ninfe. La prima testimonianza della sua esistenza risale all’VIII secolo, quando papa Zaccaria ricevette Ninfa in dono in segno di riconoscenza per il supporto prestato a Costantino V Copronimo contro l’avanzata dei Longobardi.
L’avanzamento delle paludi pontine causò, inoltre, lo spostamento delle vie di comunicazione più verso i monti facendo diventare Ninfa un importante snodo di comunicazione e di commercio dove venne avviata la richiesta di un pedaggio a chi volesse utilizzare la strada. Questo periodo di ricchezza portò a Ninfa prosperità e crescita, così il villaggio divenne un’importante centro dotato di numerose case e chiese.
Nonostante la cittadina fosse territorio dello Stato Pontificio, nel corso dei secoli, dopo numerose vicissitudini e un periodo di crisi, raggiunse la sua massima espansione sotto la proprietà di Pietro Caetani, che dopo il 1300 fece costruire una torre, il palazzo comunale, nuovi mulini e due ospedali.
Visita di Sermoneta e del Giardino di Ninfa
Dopo numerosi passaggi di proprietà e di domini contesi, Ninfa cessò di esistere nel 1381, quando papa Urbano VI, in conflitto con Onorato I Caetani poiché supportato dal papa avignonese Clemente VII, ne ordinò il saccheggio e la distruzione a colpi di piccone.
Da allora vennero avviate alcune attività, come una ferriera nel 1471, il castello divenne anche un carcere, ricordato per l’eccidio operato da Onorato III. Tuttavia Ninfa non tornò più ad essere un centro abitato e il primo giardino realizzato sulle sue rovine venne commissionato dal cardinale Nicoló III Caetani nel XVI secolo.
Questa non fu però la sua trasformazione definitiva, l’avanzata delle paludi rese insani i giardini di Ninfa e nonostante le tentate bonifiche la zona rimase insalubre per lungo tempo.
Solo nel 1921, per opera di Gelasio Caetani, la zona venne bonificata e venne costruita una residenza estiva della famiglia Caetani. Alcune rovine vennero restaurate e il Giardino di Ninfa divenne uno dei giardini più belli al mondo, capace di fondere la storia e la natura assieme.
Visita al Giardino di Ninfa
Oggi il Giardino di Ninfa è un giardino all’inglese che regala atmosfere d’altri tempi. Le visite sono effettuabili con una guida, ogni domenica e con aperture straordinarie su richiesta per i gruppi di visitatori.
Per organizzare la visita si può contattare la Fondazione Caetani, organizzazione ONLUS dal 1877, ovvero da prima che il parco venisse istituito.
Il Giardino di Ninfa ospita una grande varietà di flora, piante particolari messe a dimora negli 8 ettari di estensione del parco dei quali sono visitabili solamente 2/3. Tutta l’area non accessibile è lasciata a disposizione della fauna, infatti nel giardino vivono numerose specie animali che purtroppo difficilmente sono visibili durante le visite poiché tendono a mantenere la distanza dall’uomo.
Il clima presente nel parco è molto particolare. Nonostante non nevichi dal 1987 è possibile trovare zone dal clima più fresco, mentre altre caratterizzate da un clima più tropicale. Questo permette una varietà di habitat tale da consentire la vita di specie vegetali anche molto diverse tra loro.
Durante la visita non ci si trova solamente a passeggiare tra le piante, quella che si compie durante la visita è una vera e propria passeggia nell’antico borgo di Ninfa.
Poco dopo l’ingresso è ben visibile tra le piante una torre in rovina, quello che resta di una antica torre di vedetta, mentre poco distante si trovano le rovine di una chiesa, riconoscibile per l’abside parzialmente crollato.
Proseguendo la visita si incontrano ruscelli e cascatelle che producono piacevoli giochi d’acqua. In direzione del lago si scorge un’altra alta torre, mentre lo sguardo si sposta da un lato e dall’altro attirato da scorci suggestivi e camminamenti che si snodano nel verde.
Il periodo ideale per visitare il giardino è sicuramente la primavera, i mesi di aprile e maggio sono un trionfo di colore grazie alla fioritura di migliaia di fiori. Tuttavia le piante sono state selezionate in maniera tale da permettere al visitatore di trovare angoli fioriti in ogni stagione, ovviamente sempre diversi in base alla stagionalità.
Uno dei luoghi più suggestivi è lungo il ruscello, nel punto in cui si trovavano i mulini. Qui si trovano alcuni edifici in rovina e il corso d’acqua defluisce all’esterno delle mura grazie a degli archi di pietra inverditi dall’edera. In un altro punto del parco, la presenza di numerose mura di grandi dimensioni lascia intendere che ci si trovi dove un tempo sorgeva la cattedrale, facendo due passi in quella che fu la navata è possibile immaginare quanto fosse imponente questo edificio negli anni di maggior sviluppo del paese.
Il percorso continua fino al raggiungimento dell’antico Palazzo Comunale, oggi restaurato e divenuto dimora di proprietà della famiglia Caetani. Successivamente si può accedere all’agrumeto, la zona adiacente al castello dove venivano (e dove si trovano tutt’ora) coltivate le arance, i mandarini, i limoni e altre varie specie di agrume.
Il profilo del castello è alto e maestoso nonostante le mura sventrate, nei vecchi giardini si trovano piccoli laghetti popolati da cigni e da un’oca smarritasi durante le migrazioni e rimasta qui in solitudine. Anche questa è una delle tante storie che il Giardino di Ninfa racconta, un luogo che trasuda storia, un gioiello da scoprire a soli 20 Km da Sermoneta e raggiungibile anche a piedi tramite numerosi percorsi escursionistici presenti nella zona.
Nella navata scoperchiata della chiesa del castello, ambiente molto suggestivo, è possibile celebrare riti civili di matrimonio.
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Consiglio di gusto se ti trovi in zona
Come già ti ho detto parlando di Sermoneta, un locale molto consigliato per mangiare è l’agriturismo La Valle dell’Usignolo.
Quest’azienda agricola si estende su 10 ettari di terreno, coltiva i suoi prodotti con metodo biologico e basa la sua cucina, al 65%, su di essi. Gli altri ingredienti sono prodotti da caseifici e aziende locali garantendo quasi totalmente una cucina a Km 0.
Deliziosi i crostini con l’olio d’oliva e con il paté d’olive di loro produzione. E se ti capita di fermarti qui chiedi se hanno la bufalina, è prodotta da un’azienda vicina ed è buonissima.
Un calice di vino bianco Bellone, lo abbiamo scoperto a Cori, e il pranzo sarà un grande successo.
E tu conoscevi il Giardino di Ninfa? Ci sei mai stato? Sarei curioso di sapere se ti è piaciuto tanto quanto a me. Lasciami un commento qui sotto.
Questo viaggio è stato realizzato in collaborazione con Visit Lazio e Promotuscia
Sono stato un lettore silenzioso per molto tempo e volevo solo incoraggiarvi a continuare ad andare avanti. Davvero amano i tuoi articoli.
Salve e grazie mille per questo commento, lo apprezzo di cuore. Non capisco se è ‘amano’ o ‘a mano’, ma è comunque un bellissimo complimento.
Gian Luca e Lele