Durante il mio ultimo viaggio nel Gargano meridionale, sulla via del ritorno a casa, in compagnia di alcuni amici, abbiamo fatto tappa alle Saline Margherita di Savoia. Questo luogo sensazionale è situato lungo la strada tra Manfredonia e Barletta.
Ben visibili percorrendo la strada statale costiera, le Saline Margherita di Savoia sono le saline più grandi d’Europa per estensione e seconde al mondo. Questo primato è molto importante, sopratutto se si considera che l’area, per la quasi totale estensione, è oggi una vasta riserva naturale dove svernano o vivono stabilmente centinaia di specie avicole che hanno trovato qui un habitat ideale per la propria vita.
Vedere cosa riservano questi specchi d’acqua, i cui riflessi si confondono con il cielo e le cui tonalità di colore variano dall’azzurro intenso al rosa, è stata un’esperienza emozionante e molto interessante. Ignoravo, onestamente, che in Italia esistesse un luogo simile ma, come più volte ho capito nel corso dei miei viaggi, la Puglia è sempre pronta a stupire.
LEGGI ANCHE: Weekend a Manfredonia, fine settimana alla scoperta della città
Visitare le Saline Margherita di Savoia
Nel caso tu sia interessato a visitare le saline dovrai contattare l’ufficio del complesso (l’azienda di estrazione del sale è ancora in piena attività) e concordare una visita guidata. Ricorda che è vietato accedere all’area senza un permesso o senza essere accompagnati.
Arrivando da Manfredonia comincerai a vedere lo specchio d’acqua delle saline alla tua destra, ma dovrai percorrere 20 Km prima di arrivare all’ingresso degli uffici. Essi si trovano in prossimità del piccolo paese Margherita di Savoia, siamo in provincia di Barletta-Andria-Trani.
Partendo dall’ufficio amministrativo, punto d’incontro e inizio della visita, la nostra guida ci dà una breve spiegazione della storia delle Saline Margherita di Savoia. Si tratta di una salina naturale in cui si estrae il minerale grazie al naturale processo di evaporazione dell’acqua. In questo modo il sale ottenuto risulta più puro, questo è un effetto dovuto appunto al processo di salinazione.
Un piccolo museo realizzato a scopo didattico in una stanza permette di conoscere meglio il minerale del sale. In un particolare espositore è possibile osservare dei blocchi più o meno spessi di sale raccolto nel corso degli anni. Questo spiega, in modo molto intuitivo e semplice, quanto può variare la produzione annuale del sale in base alle condizioni meteo e al clima.
Ci si perde letteralmente ad osservare tutti i campioni, le provette e le strane creazioni realizzate con il sale. Ma la nostra guida ci sprona, la visita prosegue e la vera meraviglia ci aspetta all’esterno.
Cerca un hotel a Margherita di Savoia
Con un minibus percorriamo la statale esterna per quasi tutti i 20 Km che portano verso Manfredonia. Accediamo attraverso un cancello e cominciamo il nostro itinerario dalla zona evaporante.
La superficie delle saline è di 4.000 ettari totali, per un totale di 3.500 vasche, 500 argini e la zona dello stabilimento.
La zona evaporante è quella compresa nella riserva naturale. È un’area protetta e ospita ogni anno specie avicole stanziali, svernanti o estivanti per un totale che supera le cento varietà differenti di volatili.
È un luogo ideale per il bird watching. Gli appassionati saranno pienamente soddisfatti dalla natura che qui si può ammirare. Durante la nostra visita, da digiuni di bird watching, abbiamo potuto vedere (a notevole distanza) i fenicotteri rosa, un tempo migratori, che oggi vivono in modo stanziale nelle Saline Margherita di Savoia.
Amante dei paesaggi singolari io mi perdo ad osservare i riflessi. Tra cielo e acqua l’orizzonte si confonde, i riflessi delle nuvole si replicano scossi dalle piccole increspature dell’acqua come in una vasta macchia di un test di Rorschach in cui potersi perdere.
Spostandoci con il pulmino facciamo alcune soste tra le vasche. Sono immensi stagni alimentati da un’idrovora che pesca l’acqua dal mare. Sono collegati tra di loro da canali nei quali l’acqua, evaporando, diventa via via più concentrata. La quantità di sale aumenta in modo notevole a mano a mano che ci avviciniamo alla zona salante.
La zona salante costituisce 1/4 della superficie della salina e il periodo necessario al processo di salinazione ha durata di 1 anno.
Il periodo in cui avviene la raccolta del sale va da settembre a dicembre. La nostra visita risale a inizio autunno e abbiamo così avuto la fortuna di vedere ruspe e camion all’opera nella raccolta di vaste distese di sale. La colorazione, ormai povera di acqua, è di un colore candido e abbagliante, un susseguirsi di tonalità che vanno dal bianco al rosa intenso.
Il sale viene accatastato in grandi colline in attesa di essere prelevato e lavorato per essere pulito e confezionato.
La visita si conclude proprio allo stabilimento. Raggiungendo i cancelli d’ingresso dalla parte opposta, direttamente dal cuore della salina, la guida ci invita a tornare in futuro per vedere le saline in tutte le stagioni.
Con gli occhi pieni dei colori e dei riflessi di questo pezzetto di Puglia riprendiamo la strada verso casa. Nel mentre ripenso a quanta bellezza mi hanno regalato inaspettatamente le Saline Margherita di Savoia.
Le visite guidate possono essere organizzate tutti i giorni su prenotazione. Il costo della visita è di 10€ a persona per un minimo di 2 ore, indipendentemente dal numero persone, e di 7€ per i ragazzi dai 4 ai 14 anni. È quindi una buona occasione per organizzare una gita di gruppo in compagnia di un buon numero di amici.
Centro Visite – Legambiente Margherita di Savoia
Tel. 0883657519 / Cell. 3289640136
Le Saline Margherita di Savoia ti stupiranno!
Ultimamente ho visitato la salina con un pullman di oltre 40 persone.Siamo rimasti un po’ delusi. Ci hanno condotti alla zona evaporante, abbiamo osservato gli uccelli-poi siamo andati alla zona evaporante e a piedi ci siamo avvicinati ad una montagna di sale(non e’ stato possibile a tutti causa distanza) dove ci e’ stato spiegato il ciclo completo per ottenerlo. Non abbiamo fatto alcuna escursione nella salina quindi non abbiamo visto nientraltro. Abbiamo immaginato qualcosa di diverso: escursione tra gli stagni, luoghi di lavorazione ecc. Vi suggeriamo di improntare la visita- secondo noi- piu’ completa ed interessante.Saluti
Accidenti Angelo, innzanzitutto grazie per il commento e poi mi spiace molto per la tua esperienza. Spero che l’ufficio delle saline possa leggere questo tuo feedback e possa, magari, riproporti un tour nella zona.
Io vissi un’esperienza molto positiva durante il mio viaggio!