Bangkok, capitale della Thailandia, è una città sempre viva e ricca di luoghi e eventi interessanti. Ecco perché visitare Bangkok è un passatempo che non stanca mai.
Sia che tu abbia un itinerario o che invece preferisca andare a istinto la città sarà pronta a incuriosirti, coinvolgerti e molto spesso a stupirti. Questa non è stata la mia prima volta a Bangkok, ma in parte è stato come se lo fosse visto che non la vedevo da più di 8 anni.
Visitare Bangkok, i trasporti pubblici
Prima di tutto va considerato che Bangkok è una città in continua evoluzione, una metropoli ricca di etnie e culture diverse, un crocevia di trasporti e commercio, insomma una città in cui tutto (o quasi) è possibile.
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La prima cosa con cui devi familiarizzare, per visitare Bangkok senza girare troppo a vuoto, sono i trasporti, ma anche se imparassi a memoria tutte le linee e le coincidenze rassegnati a camminare un bel po’ perché molte zone o luoghi d’interesse non sono serviti dai mezzi pubblici.
La linea ferroviaria che tutti i viaggiatori imparano a conoscere è l’Airport Link, il mezzo più veloce e pratico per spostarsi dall’Aeroporto Suvarnabhumi fino in centro e viceversa. L’Airport Link si interseca con altre due linee di trasporto, lo Skytrain e la Metro.
Per tutta la zona toccata dal fiume il modo migliore di spostarsi è il Chao Phraya Express, un sistema di vaporetti che fanno la spola tra numerosi moli che affacciano sul Chao Phraya. Il fiume diventa così non solo un’importante via commerciale, ma anche un mezzo di collegamento molto utilizzato dai visitatori e dai residenti in città.
Pass hop-on hop-off per barca turistica sul fiume Chao Phraya
Gli altri due mezzi di trasporto importanti sono lo Skytrain (BTS), una monorotaia che funge da metropolitana sospesa, e la Metro (MRT), la rete ferroviaria sotterranea che incrocia con alcune stazioni dello Skytrain e che purtroppo non si estende sotto tutta la città come in molte metropoli.
Le linee della BTS sono due e si incontrano nella stazione Siam, in tutta Bangkok si trovano cartine stradali da cui capire come orientarsi e dove si trovi la stazione più vicina, in alternativa puoi usare lo smartphone e orientarti con l’applicazione mappe. I mezzi pubblici, seppure affollati, sono il modo migliore per visitare Bangkok, e sebbene vi siano migliaia di taxi in circolazione e i tassametri siano anche piuttosto economici, il traffico cittadino non da altra scelta.
In pratica con un po’ di allenamento è possibile districarsi tra tutto questo e raggiungere quasi ogni parte della città, anche se una delle zone meno collegate è proprio il quartiere antico dove si trovano i templi e i palazzi di interesse turistico.
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Visitare Bangkok, Ko Ratanakosin e i templi principali
Il mezzo migliore per raggiungere Ko Ratanakosin, la zona antica di Bangkok dove si trovano concentrati alcuni dei più importanti luoghi d’interesse, sono sicuramente i battelli sul fiume. Ko Ratanakosin è il nome dell’isola compresa tra il Chao Phraya e un piccolo canale che ne delimita la riva occidentale, nei tempi antichi proprio quest’area, protetta dai corsi d’acqua, vide nascere il primo nucleo cittadino di quella che oggi è diventata Bangkok.
Da un qualsiasi molo, ovviamente prendendo il battello che va nella direzione giusta, scendi a Tha Chang o Tha Tien e ti troverai a pochissima distanza dal Palazzo Reale. Durante la mia ultima visita questo edificio era veramente affollato, vista la recente dipartita del re migliaia di thailandesi giungono ogni giorno nella capitale vestiti a lutto per portare l’ultimo saluto al sovrano. Questo periodo di lutto ha una durata di 12 mesi, quindi controlla bene prima di andare a Bangkok apposta per visitare il Palazzo Reale.
Se sarai fortunato, o paziente, e riuscirai ad entrare non rimarrai affatto deluso. La visita la Palazzo Reale da accesso a una serie di edifici storicamente e architettonicamente importanti, tra cui risaltano il Wat Phra Kaew (tempio in cui è custodito il Buddha di Smeraldo) e il Gran Palazzo Reale che sembra uscito da un racconto di fantasia.
Tour di Bangkok tra storia e cultura con tuk tuk
Se anche non riuscissi a entrare, nei dintorni del palazzo molti sono i luoghi interessanti, e primo tra tutti ti consiglierei il Wat Pho. Questo tempio è il più importante della città, molto visitato sia per la stupenda architettura che per la presenza della grande statua del Buddha reclinato, penso la più fotografata di tutto il paese. Il Wat Pho acquisì inoltre una grande importanza per essere stato il primo edificio deputato alla pubblica istruzione e oggi ospita è ancora il centro nazionale per l’insegnamento e la conservazione della medicina tradizionale thailandese.
Un luogo molto particolare vicino al Wat Pho è il mercato degli amuleti, una moltitudine di bancarelle che affollano i marciapiedi lungo Th Maha Rat e Th Phra Chan. Il culto per gli amuleti esercita un fascino arcano, passeggiare tra questi banchi riesce sempre a suggestionare e ti permetterà di cogliere alcune scene di vita tipiche e davvero toccanti.
Sulla sponda opposta del fiume, a Thonburi, si trova il candido Wat Arun, ne parlo in questo post, secondo me uno dei templi più belli e particolari di tutta la Thailandia, attualmente oggetto di lavori di restauro e quindi occultato da un reticolo di impalcature.
Ovviamente questa zona è ricca di luoghi simbolici e interessanti, come il Lak Meuang ad esempio, una colonna lignea di forma fallica eretta per volere di Rama I nel 1782, nel momento in cui venne fondata la città. Ovviamente per vedere tutto sarebbe necessario molto più tempo di quel che concede una visita di pochi giorni, ma Bangkok è una città che ben si presta a più di un solo viaggio.
Tour in bici e in barca sui canali con pranzo a Bangkok
Passeggiando tra le vie della vecchia Bangkok, poi, orientandosi con una mappa e seguendo un po’ il proprio istinto, non sarà difficile arrivare fino al Wat Saket, la Montagna Dorata. Si trova a Banglamphu e ogni volta questo luogo è una piacevole meta di visita, una sorta di oasi di natura e pace. Seguendo il percorso pedonale si può raggiungere la sommità della collina, lungo le scalinate si trovano varie statue, ambientazioni e luoghi di preghiera. La terrazza sulla sommità è abbagliante per il colore oro quasi onnipresente e, nelle giornate di sole, osservare lo stupa è quasi impossibile per il forte riflesso della superficie metallica.
Mentre i fedeli si prostrano in preghiera un gran numero di turisti volge lo sguardo oltre al parapetto per ammirare un panorama su Bangkok davvero eccezionale.
Un altro tempio imperdibile in città è certamente il Wat Traimit, che si trova più distante, non lontano da Chinatown (la stazione iù vicina è la MRT Hua Lamphong). È una struttura di per se sorprendente, ma famosa sopratutto perché ospita la più grande statua del Buddha interamente in oro massiccio. Il Wat Traimit è un luogo molto importante per i fedeli buddhisti, che giungono in visita e lasciano in dono ingenti cifre in bath. Lo si deduce anche dai numerosi fili che corrono da un angolo all’altro dei tetti a cui sono fissate numerose banconote messe in fila e lasciate a sventolare al vento.
Il modo ideale per visitare Bangkok è seguire il proprio istinto e esplorare, ogni quartiere nasconde delle sorprese da scoprire ad ogni angolo di strada.
Visitare Bangkok, Chinatown
Uno dei quartieri più caratteristici e variegati è di certo Chinatown, situato leggermente a sud rispetto alla zona del Palazzo Reale. Una vera giungla cittadina formatasi intorno al 1782, quando la popolazione cinese residente in Ko Ratanakosin venne trasferita in periferia rispetto all’antico centro cittadino.
Chinatown è facilmente raggiungibile dal fiume, scendendo al molo Rachawong oppure tramite la MRT dalla stazione Hua Lamphong.
Basteranno pochi passi per immergerti in un via vai animato e vociante fatto di colori e insegne luminose e appariscenti che poco hanno in comune con le altre zone della città. Chinatown è come un immenso mercato, ogni via è fiancheggiata da file di bancarelle che vendono ogni tipo di articolo: dai vestiti, all’oggettistica più varia, a cibi talvolta strani e non esattamente appetibili.
In ogni caso Chinatown è un quartiere da vivere, è quasi come se inducesse dipendenza e ogni volta non posso fare a meno che dedicargli almeno un paio d’ore.
Passeggiando tra le viuzze sarà anche facile imbattersi in qualche tempio in stile cinese, tanto diverso da quelli thailandesi sia per l’architettura che per l’allestimento degli arredi, delle candele (spesso grandi e onnipresenti) e dei riti che vi si svolgono.
È proprio vicino a Chinatown che si trova il Wat Traimit, quindi può essere saggio visitare questo tempio prima, o dopo, di una passeggiata nel vivace quartiere cinese.
Vita serale a Bangkok: Kao San e Silom
Se ti capita di trascorrere il weekend nella capitale preparati anche a trascorrere il sabato sera come si deve.
Prima di tutto una buona idea può essere quella di godersi un aperitivo panoramico sulla città, esperienza facile da realizzare visti i numerosi skybar presenti ormai in cento e non solo.
Cerca di accertarti se il locale in cui vuoi andare prevede un dress code, ci sono alcuni skybar molto eleganti e ricercati, oserei dire imperdibili, ma difficilmente accessibili se sei un viaggiatore ‘alla buona’ e comprensibilmente non hai con te un completo con camicia e cravatta.
Due skybar molto belli e in cui non è previsto un dress code particolare sono il Cloud 47 che si trova a Silom, oppure il Millennium, situato all’ultimo piano dell’Hotel Millennium Hilton.
Io ho provato proprio questo, sopratutto grazie alla guida di un amico che vive a Bangkok da oltre 10 anni e che ho conosciuto finalmente di persona. Lui è Andrea e ha un blog in cui racconta la sua Thailandia vista con gli occhi di chi la vive davvero, e non solo di chi la visita.
Comunque raggiungere questo locale è davvero semplice. Basta prendere un battello shuttle da uno dei moli dotati di un imbarco shuttle hotel. In pratica qui attraccano le imbarcazioni che servono gli hotel lungo il fiume e che trasportano gratuitamente i clienti dagli stessi.
Dal momento che andremo al Millennium anche per consumare possiamo considerarci avventori e imbarcarci non appena l’addetto al molo urlerà il nome dell’hotel: Millennium Hilton appunto.
Una volta arrivati sarà sufficiente entrare e salire all’ultimo piano per trovarsi un un locale all’aria aperta, dall’atmosfera soffusa e affacciato a 360º su Bangkok. La vista da qui è sensazionale, il costo di un cocktail è leggermente più elevato rispetto a un bar normale, ma la location è impagabile.
Dopo l’aperitivo avrai l’imbarazzo della scelta su dove trascorrere la tua serata.
Lungo il fiume si trovano alcuni ristoranti molto suggestivi e romantici, ottimi per una cena osservando i riflessi sulle acque del Chao Phraya. Un ristorante tipico e poco frequentato dai turisti può essere il Baan Klang Nam 2, un menù dal costo medio alto, ma una cucina thai di qualità e portate davvero ottime.
Molti turisti scelgono invece di avventurarsi nel caos e nella mondanità di Kao San Road, la via divenuta famosa grazie al film The Beach, con Leonardo Di Caprio. Peccato che, proprio grazie a questo successo, l’antica Kao San Road patria dei backpackers e degli ostelli a buon mercato non esista più. Oggi le insegne luminose incantano gli occhi e i mercanti del sesso si affacciano dai locali per adescare i passanti in cerca di divertimento erotico.
Non si può negare, infatti, che la Thailandia sia da molti ritenuta una destinazione dedita al turismo sessuale. Un contesto che poco rispecchia la Thailandia che io ho vissuto, ma del resto si sa, se non te lo vai a cercare probabilmente non ti accorgi nemmeno che ci sia.
Reputo decisamente più piacevoli le serate passate a Silom, il quartiere gay friendly, dove chiunque può curiosare e divertirsi, nonostante vi siano alcuni locali espressamente destinati ad un pubblico omosessuale.
Silom è il volto della Bangkok più trasgressiva, un girone in cui puoi avventurarti, divertirti e perderti fin troppo facilmente. Ovviamente si raccomanda di tenere la testa sulle spalle.
Tour in tuk tuk di mercati e templi by night a Bangkok
Il mercato domenicale di Chatuchak
Per non rinunciare ad un rito domenicale, o magari per smaltire gli effetti del sabato sera, un’ottima visita può essere quella al Mercato Domenicale di Chatuchak, il più grande mercato della città.
Esso si divide in zone differenziate per la tipologia dei prodotti e, se riesci a orientarti un po’ non ti sarà difficile districarti tra centinaia di bancarelle e venditori che schiamazzano a gran voce.
Di sicuro un luogo interessante, sopratutto nell’area dedicata al cibo dove si può trovare praticamente di tutto, ovviamente in versione streetfood, e dove assaggiare qualche particolarità.
Nel caso non ti senta troppo audace da provare il cibo venduto dalle bancarelle rincuorati, Chatuchak ha anche una zona più moderna, una sorta di mercato chiuso e coperto simile ad un centro commerciale, dove si trova anche qualche fast food e dove si trovano del chioschi che producono dei cocktail fantastici.
Anche qui il consiglio è lo stesso, segui l’istinto e lasciati trasportare. Se ti lasci coinvolgere potrebbero volerci alcune ore per girare tutto il mercato.
Tour dei mercati di Bangkok: Damnoen Saduak e Maeklong
Angoli insoliti e il verde di Lumphini
Ora inizia a crederci che la vera bellezza di Bangkok sta anche nelle sue molteplici facce? Spesso ci sono piccoli angoli che ti colgono all’improvviso e stuzzicano in te curiosità e voglia di scoprire ancora di più.
Un esempio sono le viuzze vicine al fiume, quelle che conducono ai moli sul Chao Phraya, sia i moli della linea pubblica che quelli secondari da cui partono i più innumerevoli tour alla scoperta della città sui canali. Questi tour sono molto ricercati anche per raggiungere i mercati fluviali, una particolarità delle periferie di Bangkok. Questa volta invece io mi sono perso a contemplare i murales che colorano e ravvivano, seppur con disegni talvolta agghiaccianti e angoscianti, alcune vie altrimenti tremendamente impersonali.
Scoprire questo volto della città mi ha acceso di curiosità, anche perché in queste viuzze spesso secondarie si trovano sovente piccoli templi minori, meno turistici e quindi più caratterizzanti la vita cittadina.
Un altro luogo molto frequentato a Bangkok è il Lumphini Park, un verdeggiante parco cittadino che la domenica si affolla di gente che passeggia e prende il sole sui prati che costeggiano il laghetto principale. Qui le coppie e le famiglie noleggiano delle barchette a forma di cigno e si rilassano navigando sulle acque del piccolo specchio d’acqua.
In quest’area si realizzano anche molte manifestazioni pubbliche e durante la mia visita il parco era disseminato di stand provenienti da tutta la Thailandia per promuovere le eccellenze locali e il turismo nel paese.
Passeggiando a Lumphini ti potrà anche capitare di incontrare alcuni tipici abitanti del parco, piccoli varani che nuotano silenti nelle acque e che talvolta si avventurano ad attraversare la strada. Non avvicinarti troppo, possono diventare aggressivi e un loro morso pare sia molto difficile da guarire a causa dell’elevata quantità di batteri presente nella loro bocca.
Limitati a guardarli e scattate qualche foto, tanto non vanno molto lontano e la prossima volta che tornerai in città saranno ancora lì con il loro sguardo sornione a prendere il sole.
Arrivederci al prossimo viaggio in Thailandia, di certo non mancherò di concedermi qualche giorno per vivere e visitare Bangkok ancora un altro po’!
E tu sei stato a Bangkok? Ti è piaciuta? Quali sono state le tue impressioni sulla capitale thailandese?
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