Dopo il nostro atterraggio a Cancun non abbiamo perso tempo, senza attardarci in questa grande città che pullula di turisti ‘mordi e fuggi’, ci siamo recati alla stazione dei bus e, con un po’ di titubanza, abbiamo acquistato due biglietti di seconda, il nostro primo desiderio messicano era visitare i cenotes di Valladolid.
Pronti ad affrontare qualsiasi genere di viaggio siamo disposti a viaggiare con le galline o i maialini come spesso si vede nei film, ma quelle sono evidentemente favole, i bus di seconda classe messicani sono puliti e piuttosto comodi. Manca l’aria condizionata, ma è un dettaglio che io posso anche trascurare considerando il basso costo del biglietto e l’enorme differenza di prezzo con quelli di prima classe.

In viaggio verso Valladolid
Il viaggio di circa 160 Km è tranquillo, quasi tutto lungo la Carretera Fedral 180 D, che equivale ad una nostra superstrada. Salvo alcune rapide fermate in piccoli centri abitati il percorso scivola tranquillo, di tanto in tanto movimentato da qualche buca nell’asfalto, ma in circa due ore siamo a destinazione.
Arriviamo in serata e, scesi in Parque Francisco Canton Rosado, in piazza, troviamo facilmente una sistemazione per la notte nell’Hotel San Clemente, per circa 20€ la camera, che si trova poco distante a fianco della Catedral de San Gervasio. In ogni caso Valladolid offre numerose soluzioni di soggiorno.
È il mese di maggio, vacanza fuori periodo per l’Italia, ma qui sembra non esserci l’assedio dei turisti, forse sono tutti sulla costa, ma di certo chi arriva fino qui lo fa per un motivo specifico, visitare i cenotes di Valladolid.

Visitare i cenotes di Valladolid
Un cenote, per chi non lo sapesse, è una grotta, più o meno grande, di origine carsica dentro la quale si trova un lago di acqua cristallina. Molto frequenti nell’America centrale e zone limitrofe, qui a Valladolid se ne possono trovare alcuni molto suggestivi, spesso meta degli speleosub di tutto il mondo.
Ci riposiamo a fondo, dormendo a fatica per l’emozione della prima volta messicana, e la mattina, dopo colazione, iniziamo col visitare il primo e più vicino cenote, che si trova all’interno della città. Orientandoci tra le vie perpendicolari e nominate con dei numeri, giungiamo in calle 36, tra l’incrocio con calle 37 e calle 39, si trova il Cenote Zaci.
La volta di questo cenote è crollata qualche anno addietro, sovente l’erosione lede la roccia che non riuscendo a sostenere il suo stesso peso collassa crollando nel lago.

Tuttavia questo luogo è immerso in un parco dove si trova una sorta di zoo e dove si possono vedere anche delle tipiche case di pietra.
Essendo scoperto, il lago non risulta molto limpido, la polvere e il sole hanno fatto si che si sviluppassero un po’ di alghe, l’acqua tuttavia è pulita e fresca ed è possibile nuotare al suo interno.
Sicuramente più interessanti sono i due cenotes più famosi, situati all’esterno del paese a circa 7 Km dalla piazza.
Non avendo voglia di prendere un taxi decidiamo di prenderla con calma e fare una lunga passeggiata. La camminata risulta piacevole e ci permette di osservare la cittadina sotto vari punti di vista.
Lungo la Old Highway ad un tratto si trovano dei grandi cartelli, scritti a mano, che indicano la presenza dei cenotes, siamo arrivati.

Cenote Dzitnup
Il primo che visitiamo è il Cenote Dzitnup. Vi si accede pagando un biglietto di 2€, l’ingresso è costituito da una scala in pietra, scavata nelle rocce, che conduce ad una grande grotta sotterranea illuminata artificialmente. Le luci riflettono sull’acqua, che a colpo d’occhio sembra nera, e rimbalzano creando scintillii sulla volta dalla quale pende una bellissima formazione calcarea di stalattiti.
L’emozione è grande e tutti, uomini, donne e bambini, si divertono a fare il bagno sorreggendosi a delle corde che attraversano lo specchio d’acqua per dare sostegno. Pur non sapendo nuotare bene decido di immergermi, l’acqua è davvero fredda, ma dopo il primo contatto diventa quasi tollerabile.
Facendomi coraggio, con un paio di bracciate raggiungo le stalattiti, alcune delle quali toccano l’acqua e vi si immergono, qui realizzo che l’acqua è molto trasparente e all’interno intravedo una miriade di pesciolini neri, probabilmente ciechi a forza di stare al buio, che si avvicinano attirati dalla salinità della cute.
Faticando a stare a galla mi aggrappo alla punta di una stalattite, per qualche attimo mi coglie il panico di non riuscire a tornare indietro e realizzo che anche le corde, molli poiché inzuppate d’acqua, non mi sono di grande aiuto. Facendomi coraggio mollo la presa e con altre due bracciate sono di nuovo a riva… effettivamente non era così terrificante.
Lasciamo la frescura dello Dzitnup per dirigerci, poco distante, in un altro bellissimo e forse maggiormente suggestivo cenote.

Cenote Samulà
A circa 500 metri si trova l’ingresso del Cenote Samulà, il cui ingresso costa circa 1€.
Samulà è una bellissima grotta, l’accesso è realizzato con grandi scale in legno che scendono da un lato della volta che presenta al centro un foro non molto grande. Da qui entra la luce del sole e discendono le spettacolari radici di un álamo (pioppo) che raggiungono l’acqua diversi metri più sotto (purtroppo pare che le radici non siano più presenti, ma Samulà è comunque magnifico).
L’interno chiaro della grotta, anche grazie ai raggi solari, rivela l’acqua cristallina in cui ogni tanto si vedono nugoli di piccoli pesci, l’atmosfera qui dentro è incredibile e scendo lungo la scalinata fino a raggiungere il molo dal quale ci si può tuffare per fare il bagno.
Qui decido di passare, mi accontento di contemplare questo spettacolo naturale e osservo il fondale visibile chiaramente come se l’acqua fosse vetro.
Dedichiamo alla visita tutto il tempo necessario, non sappiamo se mai ripasseremo per di qui e cerchiamo di fissare questo luogo nei ricordi scambiandoci reciprocamente le impressioni mentre passeggiamo verso la città nel pomeriggio messicano.
Di certo porto con me la speranza di ritornare in Messico a visitare i cenotes di Valladolid, e tu li hai mai visti? Raccontamelo con un commento al fondo di questa pagina.

Ciao. Forse mi puoi aiutare. Grazie e buona giornata.
Spero di essere d’ispirazione 😉
Cenotes .. me li ricorderò sicuramente !! il Messico : me lo immagino come un Paese dai 1000 volti , e il tempo a nostra disposizione non è mai abbastanza per poterli conoscere tutti !! Complimenti per le tue immagini , racconti … passione che metti nel trasmetterci le tue emozioni !!
Grazie Debora, sono felice ti piaccia seguire i nostri viaggi!
Il Messico è una nazione da vivere a fondo ed assaporare con tutti i 5 sensi, un’esperienza che stampa nell’anima i colori, gli odori ed i sapori della terra messicana!
Se ci vai e passi a Valladolid salutami i cenotes, conto un giorno di poterci ritornare! 🙂