Visitare la Reggia di Venaria Reale, un tuffo nella storia sabauda

Se stai organizzando una visita a Torino, o se hai voglia di scoprire i luoghi più belli del Piemonte, ti consiglio di visitare la Reggia di Venaria Reale, una delle residenze reali della famiglia Savoia, dove è possibile vivere un tuffo nel passato della storia sabauda.

Venaria Reale è un comune che si trova a pochi chilometri di distanza dal capoluogo, Torino, al quale è ben collegato anche dal servizio di trasporto pubblico. In ogni caso è possibile raggiungere Venaria Reale facilmente anche in automobile, percorrendo la tangenziale e uscendo allo svincolo corrispondente.

Io ho avuto modo di visitare la Reggia di Venaria nel mese di marzo, periodo che non reputo il migliore per apprezzare la bellezza del parco. Per goderne la massima fioritura il periodo migliore è tra maggio e giugno, ma tutta l’estate ha comunque un tocco più verde che nei mesi invernali non è apprezzabile. Dal canto suo l’inverno, con i rami degli alberi spogli, permette di apprezzare meglio il panorama non occultato dalle fronde.

Avrò quindi modo di tornare, ora che ho visitato la reggia posso decidere di accedere, con biglietto ridotto, anche solo al parco, anche se credo che una seconda visita guidata mi permetterebbe di apprezzare ancora meglio la storia, le sale e gli aneddoti che sono legato alla Reggia di Venaria.

Se desideri visitare la Reggia di Venaria Reale puoi acquistare i biglietti sul sito di Musement. Il biglietto è disponibile in diverse soluzioni: è possibile visitare la reggia in autonomia, richiedere l’audioguida, visitare soltanto i giardini o le mostre temporanee. Ma la soluzione che ti consentirà di apprezzare veramente a fondo la bellezza della Reggia di Venaria è la visita guidata, che solitamente si svolge a gruppetti non molto numerosi.

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Visitare la Reggia di Venaria Reale

La Torre dell'Orologio, visitare la Reggia di Venaria Reale
La Torre dell’Orologio, visitare la Reggia di Venaria Reale

La visita della Reggia di Venaria comincia di fronte ai cancelli della residenza, in Piazza della Repubblica. Qui, di fronte alla torre dell’orologio che sovrasta i cancelli, si trova la riproduzione, sul selciato della piazza, di un simbolo ricorrente in molte raffigurazioni all’interno della villa. Esso è il nodo Savoia, ovvero la riproduzione di un particolare modo di annodare le funi che era anche un segno distintivo della famiglia.

Varcando i cancelli si accede alla Corte d’Onore, un cortile al centro del quale si trova una fontana detta del Cervo. La struttura presenta chiaramente due stili distinti di costruzione: il primo è quello del corpo centrale della residenza, la parte più antica, realizzata a partire dal 1658 (quella più chiara), mentre la seconda è l’ala sinistra, caratterizzata dall’esterno in mattoni, realizzata nel 1700 per un progetto di ampliamento che però non venne mai ultimato.

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Esposizioni e video installazoni, visitare la Reggia di Venaria Reale
Esposizioni e video installazoni, visitare la Reggia di Venaria Reale

La visita del percorso interno comincia dall’ala sinistra, accendendo dalla base si attraversano grandi ambienti che un tempo ospitavano le cantine, le cucine, gli spazi destinati alla servitù o le stalle. In questi ambienti si svolgeva la vera vita domestica della Reggia di Venaria, residenza utilizzata dalla famiglia Savoia come base per le attività venatorie (da questo prende il nome) e per soli pochi mesi all’anno.

La famiglia reale infatti si spostava qui soltanto in primavera, ragion per cui la Reggia di Venaria non presenta impianti di riscaldamento degli ambienti e molti dei caminetti visibili oggi nelle sale vennero aggiunti in tempo di guerra e realizzati dall’esercito che si era impadronito della struttura.

La storia della famiglia Savoia

Galleria cronologica della dinastia Savoia alla Reggia di Venaria Reale
Galleria cronologica della dinastia Savoia alla Reggia di Venaria Reale

Una grande galleria cronologica ci porta a conoscere la storia della famiglia Savoia, un casato nobiliare tra i più longevi al mondo, che si stabilì cominciare prima dell’anno 1000 dalla discendenza di un non ben definito Beroldo, Conte di Sassonia. A Beroldo venne data in dono la contea della Savoia e Moriana da Rodolfo III di Borgogna, egli divenne il primo Conte di Savoia. Suo figlio, Umberto Biancamano, fu il secondo Conte di Savoia a partire dal 1003, e diede continuità alla stirpe nobiliare che visse per mille anni.

Il percorso è decisamente suggestivo, una serie di ritratti dei nobili Savoia si sussegue e delle tappe cronologiche indicano le principali svolte delle sorti familiari che da famiglia di conti diventa ducale, per poi diventare regnante del Regno di Sardegna e infine del Regno d’Italia.

Una storia che più o meno tutti conosciamo e che si lega profondamente alla Reggia di Venaria, edificata per volontà del duca Carlo Emanuele II e sopravvissuta nei secoli per arrivare fino a noi.

Molte sale di questo livello sono adibite anche a installazioni artistiche ispirate allo scopo venatorio della dimora, è facile quindi trovare richiami alla natura, oppure video rappresentazioni che danno voce ai personaggi di corte che vivevano in questi ambienti: servi, cuochi, stallieri, giardinieri, ad esempio.

Visitare le sale della Reggia di Vernaria

Sala di Diana, visitare la Reggia di Venaria Reale
Sala di Diana, visitare la Reggia di Venaria Reale

Lasciata la parte più storica si accede alla sezione più artistica, ovvero le sale che costituivano la dimora della casa regnante.

Purtroppo i numerosi conflitti e il lungo abbandono subito dopo la fine del Regno d’Italia hanno lasciato la Reggia di Venaria in balia di vandali, predoni e bisognosi che nel tempo trafugò ciò che era rimasto da rubare, o si insediò adottando una piccola parte della struttura come propria dimora.

Per fortuna molto è stato recuperato e oggi la Sala di Diana, la sala centrale del palazzo, riesce nuovamente a emozionare. Alcuni dipinti risultano mancanti, smarriti tra le pieghe degli ultimi decenni, ma fermarsi in un angolo e immaginare questa sala durante la vita di corte mi ha riempito di emozione.

Arredamento d'epoca e ebanisteria nella Reggia di Venaria Reale
Arredamento d’epoca e ebanisteria nella Reggia di Venaria Reale

La visita prosegue con alcune sale minori, non meno meravigliose per i decori. Erano le stanze utilizzate dalla famiglia reale come dimora, alcune di esse sono state riarredate per dare l’idea di come apparivano un tempo. Gli stucchi e i dipinti richiamano sempre alle arti venatorie, con scene di caccia, di bestiame o paesaggi bucolici.

Le sale sono molto alte e riportano spesso, a mezza parete, gli sfregi lasciati dai soppalchi installati dall’esercito per ottimizzare gli spazi e non dissipare il calore durante i mesi invernali. In molti di questi punti è stato impossibile ripristinare gli affreschi o gli stucchi, queste cicatrici restano oggi a testimonianza della storia locale.

I giardini della Reggia di Venaria

Scorcio dei giardini della reggia, visitare la Reggia di Venaria Reale
Scorcio dei giardini della reggia, visitare la Reggia di Venaria Reale

A questo punto la visita guidata propone una parentesi esterna, una passeggiata nei giardini di corte che sono stati spesso modificati nel corso dei secoli.

In origine i giardini di corte furono realizzati in stile italiano, con diversi livelli di terrazzamento, fontane, un ninfeo e elementi artistici che impreziosivano l’ambiente. Tuttavia i gusti nel corso degli anni cambiano e di questi elementi ci restano solo i progetti e qualche reperto ritrovato scavando facendosi guidare dalle antiche piantine.

Inoltre, nel periodo napoleonico, i giardini della reggia vennero tramutati in Piazza d’Armi e vennero quasi del tutto cancellati. Attualmente il giardino della Reggia di Venaria ha un impianto che segue uno stile francese, che punta alla vastità dei panorami e crea una sorta di corridoio che proietta l’osservatore dalla residenza reale verso la vastità del regno.

Al fondo delle grandi distese verdi si trova poi l’adiacente parco de La Mandria, altra piacevole visita da fare in zona.

Sebbene ritengo si sia perso molto del valore artistico di questo giardino è comunque piacevole passeggiare tra i vialetti e osservare la Reggia di Venaria da un’angolazione complessiva e diversa.

Tornando verso la Sala di Diana non mancare di volgere lo sguardo oltre il muretto che delimita in lato destro del parco, qui, in un giardino posto a un piano più basso, si trovano alcune opere artistiche moderne ispirate alla natura.

La Galleria Grande o Galleria di Diana

Galleria Grande, o Galleria di Diana, alla Reggia di Venaria Reale
Galleria Grande, o Galleria di Diana, alla Reggia di Venaria Reale

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Di certo ciò che traspare spesso osservando gli ambienti della Reggia di Venaria è l’eleganza, la ricchezza con cui venivano decorati.

La massima apoteosi di questa bellezza la raggiunse l’architetto Filippo Juvarra, incaricato di realizzare e dirigere i lavori di ampliamento eseguiti nel 1700, quando venne creata l’ala sinistra del palazzo.

Qui si trova la sala simbolo della Reggia di Venaria, una vera ondata di emozione che mi ha colto impreparato nonostante l’avessi vista in fotografia molte volte. È la Galleria Grande, anche della Galleria di Diana.

Avevo immaginato di trovarmi qui tantissime volte, si osservare le vetrate, la scacchiera del pavimento, gli stucchi sulla volta e sulle arcate, ma non ero pronto all’abbagliante bellezza maestosa della Galleria Grande. Sono rimasto letteralmente a bocca aperta mentre la guida mi spiegava i piccoli trucchi architettonici utilizzati da Juvarra per moderare la luce in entrata, per rendere l’ambiente avvolgente, imponente, ma anche leggero ed elegante.

Rischio di sembrare esagerato con una simile descrizione, ma l’unica cosa che posso dirti è che per capirmi devi vederla con i tuoi occhi.

Cappella di Sant’Uberto e il ciondolo dei Savoia

Cappella di Sant'Uberto, visitare la Reggia di Venaria Reale
Cappella di Sant’Uberto, visitare la Reggia di Venaria Reale

L’ultimo ambiente della visita si raggiunge attraversando alcuni eleganti corridoi di raccordo, è la Cappella di Sant’Uberto, la cappella reale del palazzo, anch’essa realizzata su progetto dello Juvarra e ricca di punti di vista e prospettive molto caratteristici.

Tuttavia la sua bellezza è sminuita dalla recente visione della Galleria Grande, per questo ti consiglierei fi vederla prima di essa, credo che in questo modo avresti la giusta escalation di meraviglia durante la visita della Reggia di Venaria.

Ora sei giunto al termine della visita, ma per completarla e comprendere il legame tra la reggia e il paese di Venaria Reale, devi fare due passi lungo Via Mensa e raggiungere Piazza della Santissima Annunziata.

Forse non sai che il ciondolo di casa Savoia riporta un’immagine in cui è raffigurata la Vergine Maria nel momento in cui l’Angelo le annuncia che diverrà madre del figlio di Dio. Questo è uno dei simboli ricorrenti nella storia della famiglia e si trova anche nella struttura del paese.

Considerando la Reggia di Venaria come la testa, Via Mensa diventa in modo figurato il cordone del ciondolo che arriva fino alla piazza in cui, su due colonne, troviamo le statue della Madonna da un lato e dell’Angelo dall’altro.

È una breve passeggiata, ma ti farà capire l’importanza di Venaria Reale per la famiglia Savoia, inoltre due passi in centro saranno il modo per scoprire qualche bar per un drink o un ristorante per assaggiare la cucina tipica del posto.

E tu hai mai pensato di visitare la Reggia di Venaria Reale? Se ci sei già stato e vuoi aggiungere un consiglio o qualche informazione puoi farlo lasciando un commento al fondo di questa pagina.

Io ti consiglio di prenotare il biglietto per la tua visita tramite il sito di Musement, potrai saltare la coda e avere la visita guidata, la durata della visita è di circa due ore.



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Vista posteriore della Reggia di Venaria Reale

9/11 Maggio 2025 Adunata degli Alpini

Informazioni su Gian Luca Sgaggero 629 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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