Continuiamo a esplorare gli Stati Uniti e oggi è giunto il momento di visitare Las Vegas. Per gli americani questa è la città del peccato per antonomasia, specchio del loro prototipo di divertimento perfetto fatto di birra in eccesso e facile sperpero di denaro.
La città si troverebbe ben all’interno del Mormon Corridor, vista la sua relativa vicinanza con Salt Lake City, capitale mondiale dei Mormoni. Ma essendo americani, e quindi pragmatici, riescono a ben conciliare la loro estrema ortodossia con i riti del dio denaro.
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Las Vegas, a onor del vero, non è l’unico paradiso del gioco d’azzardo negli Stati Uniti. Basti pensare ad Atlantic City sulla costa atlantica e ai tanti casinò sparsi sul territorio nazionale (quasi tutti in concessione ai nativi nel malcelato tentativo di screditare la loro immagine presso l’opinione pubblica).
Ma, mentre in generale si assiste a una crisi diffusa delle presenze, a Las Vegas gli affari vanno a gonfie vele. Dopotutto la città si trova nel mezzo del niente, in pieno Nevada, con un clima terrificante, distante da qualsiasi altro centro abitato americano e il solo gioco d’azzardo non è sufficiente a sostenere l’economia cittadina.
Ecco, quindi, che l’intuizione di trasformarla in una sorta di città dei balocchi, dove le famiglie possono rilassarsi mentre i padri sperperano tutti i risparmi nei casinò, si è rivelata vincente.
Trovare un volo in arrivo il venerdì è quasi impossibile e i prezzi delle camere lievitano paurosamente nei fine settimana, pur mantenendosi su livelli accettabili (tanto i soldi verranno prelevati dalle tasche in un altro modo…).
Las Vegas offre ogni sorta di fatuo, effimero e fasullo divertimento al turista. Le uniche cose vere, in città, sono il fiume di denaro che si muove giornalmente e le prostitute che si offrono sulla Strip, la celebre via su cui si affacciano gli alberghi principali.
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Visitare Las Vegas, gli alberghi
Le cattedrali della falsità e del kitsch sono i celebri, sconfinati alberghi a tema: veri e propri templi di cartongesso che offrono un’esperienza ai limiti del grottesco.
Io ho alloggiato al Venetian e, sinceramente, vedere le gondole che si illuminano con i neon e gli uscieri con divise che ricordano quelle dei carabinieri mi metteva un po’ di tristezza mentre passeggiavo nell’annesso centro commerciale ovviamente a tema. Ma credo che la stessa sensazione possano provarla gli eventuali turisti francesi mentre, all’interno del Paris, vagano nella ricostruzione della Ville Lumiere della Belle Epoque.
Ovviamente, ogni albergo sulla Strip offre una diversa esperienza. Oltre all’immancabile casinò, sia all’interno che all’esterno, troviamo le fontane del Bellagio, il Vulcano del Mirage e le navi pirata del Treasure Island. Tutti spettacoli “imprendibili” che vanno in scena a orari regolari.
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E i divertimenti per famiglie non finiscono qui: i centri commerciali si sprecano, water park e giostre all’ultimo piano dei grattacieli non mancano. Tutti possono trovare qualcosa di adatto, e chi proprio non riesce può sempre sposarsi in una cappella a tema e divorziare il giorno dopo.
Insomma, Las Vegas è una città da visitare per provare l’ebrezza del gioco d’azzardo, per condurre un’analisi sociologica approfondita sui gusti dell’americano medio e senza dimenticare che, dopotutto, il Gran Canyon e la sua meraviglia sono a sole 5 ore di macchina. Questo sì che è importante.
Testi e fotografie di questo articolo sono stati realizzati per Viaggia e Scopri da Marco Scandali.
Ciao Marco,
leggo l’articolo, molto ben scritto, ma sembra come se Las Vegas fosse solo soldi buttati e famiglie che si rovinano. Quando ho visitato questa bellissima città ho visto molte altre cose. Ad esempio centri commerciali e outlet che qui in Italia ci sogniamo. La libertà di andare ovunque tu voglia senza pagare (se vuoi andare in piscina al Caesars Palace ad esempio, puoi farlo). Certo molto gira intorno ai casinò, questo è vero, sono loro che rendono Vegas così affascinante.
I locali? Non sono solo per chi vuole andare a prostitute. Ci sono spettacoli di magia, incontri di pugilato mondiali o concerti. In questo articolo invece, passa solo il discorso di città dove si perdono soldi e si rovinano famiglie.
Se si gira Las Vegas a piedi ci si rende conto che è pulita, senza cartaccia in giro (ove possibile naturalmente). Non è una vera città americana, questo lo devo riconoscere, senza grattacieli o altro (tipo metro), ma credo sia una delle città più belle. Sicuramente da visitare!
Attendo un tuo gradito riscontro in merito, mi farebbe molto piacere!
Valerio
Ciao Valerio e grazie per il tuo contributo, è sempre bello poter conoscere diversi punti di vista su una destinazione e il tuo intervento ci fa vedere Las Vegas sotto altre prospettive rispetto a quanto raccontato da Marco, di certo è un contributo valido per il quale ti ringrazio. Ora lascio eventualmente a Marco, se lo ritiene opportuno, l’invito a replicare. Ciao 🙂
Caro Valerio,
innanzitutto ti ringrazio per il tuo commento. E’ chiaro che l’impressione che si ha di un posto è estremamente soggettiva e io comprendo e rispetto, anche se non condivido, il tuo punto di vista.
E’ vero, ci sono molte altre cose a Las Vegas, e infatti ho evidenziato nell’articolo che esistono “attrattive” per tutti. Tuttavia ogni città americana ha centri commerciali , spettacoli e attrattive paragonabili (fidati, mi sono girato 44 stati) e quindi non è quello il motivo per cui si prende un aereo, si vola 3/4 ore e si atterra nel mezzo del nulla, lontano da ogni altra città.
No, la vera particolarità è il fatto che a Las Vegas sono consentire cose che non sono tollerate nel resto d’America, una sorta di zona franca (come ne esistono altre, tipo Duvall Street a Key West o Bourbon Street a new Orleans, per esempio) dove suona musica ad alto volume, la prostituzione è sopportata e il gioco d’azzardo non è bandito. Hai mai visto qualcuno in altre città americane darti i biglietti da visita delle prostitute? Hai mai trovato il pacco di preservativi a fianco alle noccioline in camera? Parliamo di una nazione che ti incarta le bottiglie di vino per non fare vedere che hai comprato dell’alcool, o che impone alle bambine di un anno di indossare il due pezzi in spiaggia (mentre sai bene che a certe ore i topless a Las Vegas si vedono, eccome). Il puritanesimo è nel loro DNA.
Per quanto riguarda la pulizia io non la trovo né più sporca né più pulita delle altre che ho visitato.
Sui grattacieli ti do’ ragione, ma dopotutto a chi servono, visti i giganteschi alberghi?
Comunque io sono contento che ti sia piaciuta e se questo è un tuo desiderio, ti auguro di tornarci quanto prima!!
A presto!!