Visitare le rovine di Palenque: il cuore della civiltà Maya immerso nella giungla del Chiapas

Ci sono viaggi che ti restano addosso anche a distanza di anni, come un profumo denso di ricordi. Per me, il Messico è uno di quei luoghi del cuore. Un viaggio intenso, profondo, che ancora oggi torna a farmi vibrare il petto. E tra tutte le meraviglie vissute, c’è un momento che non smette di emozionarmi: il giorno in cui ho deciso di visitare le rovine di Palenque, uno dei siti archeologici più affascinanti della civiltà Maya, immerso nella vegetazione lussureggiante del Chiapas.

Alla scoperta di Palenque: un luogo magico nel cuore del Messico

Situata nel sud del Messico, nel cuore della selva chiapaneca, Palenque non è soltanto una località moderna: è soprattutto l’eredità viva di una delle più raffinate città-stato Maya. Il sito archeologico è riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, e non a caso: qui, l’architettura, l’astronomia e la simbologia Maya si fondono in un’armonia che lascia senza fiato.

La visita alle rovine di Palenque è un’esperienza multisensoriale. È il verde intenso della giungla che ti avvolge, l’umidità che si posa sulla pelle, il canto degli uccelli tropicali e delle scimmie urlatrici che riecheggia tra le rovine. È la sensazione di trovarsi in un luogo fuori dal tempo, dove ogni pietra racconta una storia millenaria.

Puoi prenotare la tua visita guidata a Palenque con partenza da diverse città nei dintorni, e puoi arricchirla con altre escursioni interessanti nei paraggi.

Tempio delle Iscrizioni, rovine di Palenque
Palenque, Tempio delle Iscrizioni

Come arrivare a Palenque

Raggiungere Palenque è più semplice di quanto si possa pensare, anche se serve un po’ di pazienza. La città moderna, “Palenque Nueva”, è ben collegata:

  • In aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Villahermosa (Tabasco), a circa 2 ore in auto. Dall’aeroporto si trovano taxi o navette per il centro. In alternativa puoi noleggiare un’auto, ma tieni a mente che guidare in Messico richiede cautela e le strade non sono sempre in buone condizioni.
  • In autobus: diverse compagnie, tra cui ADO, collegano Palenque con città come San Cristóbal de las Casas, Campeche e Mérida. I viaggi possono durare diverse ore, ma sono economici e relativamente confortevoli.
  • Dal centro al sito archeologico: si può prendere un taxi oppure un colectivo condiviso, soluzione molto comune e conveniente tra i viaggiatori indipendenti.

Biglietti, orari e informazioni utili

Visitare il sito archeologico è facile, ma meglio arrivare preparati:

Voce Dettagli
Orario di apertura Tutti i giorni, dalle 8:00 alle 17:00
Costo ingresso (2025) Circa 195 MXN (≈10 €), inclusivo del parco
Supplementi 45 MXN per uso di videocamere/tripiedi
Ingresso al museo Incluso nel biglietto
Tempo consigliato di visita 3 ore per il sito + 1 ora al museo

Ti consiglio di arrivare al mattino presto: la luce radente sulle rovine è spettacolare, e l’afflusso di turisti è minore.

L’incanto della foresta e l’emozione del primo sguardo

Non dimenticherò mai la prima impressione. Dopo il lungo viaggio da Campeche, stanchi ma eccitati, salimmo su un colectivo che ci portò verso l’ingresso del sito. Il sentiero iniziale attraversa un tratto di giungla, e per un attimo si ha la sensazione di essere stati ingannati. Poi, improvvisamente, la vegetazione si apre, ed eccole lì: le rovine di Palenque, imponenti e solenni, adagiate su un prato verde acceso.

Quel momento, quel primo sguardo, ti toglie il respiro.

Palenque, le rovine del parco archeologico
Palenque, le rovine del parco archeologico

Il Tempio delle Iscrizioni: una salita verso la storia

La prima grande struttura che si incontra entrando nel sito è anche la più simbolica e imponente: il Tempio delle Iscrizioni, autentico capolavoro dell’architettura cerimoniale maya. Questa piramide a gradoni, maestosa e solenne, si erge ai margini della giungla come un guardiano del tempo. Il suo nome deriva dalle lunghe iscrizioni geroglifiche incise sulle pareti, un vero e proprio racconto scolpito nella pietra che narra la storia e le gesta di K’inich Janaab’ Pakal, noto come Pakal il Grande, il sovrano che portò Palenque al suo massimo splendore.

È proprio qui che si trova la sua camera funeraria, una delle scoperte archeologiche più sensazionali del XX secolo. Nel 1952, l’archeologo Alberto Ruz Lhuillier scoprì, alla base della piramide, una scala nascosta che conduceva a una cripta sigillata: al suo interno, il sarcofago di Pakal, decorato con incisioni misteriose e circondato da offerte rituali. Durante la mia visita era ancora possibile salire fino in cima: un percorso faticoso ma ricco di suggestione. Dalla vetta, lo sguardo spazia su tutta Palenque, un panorama mozzafiato dove natura e storia si fondono in un’armonia profonda e indimenticabile.

Un sentiero nella giungla e l’incontro con le rovine dimenticate

Lasciato il Tempio delle Iscrizioni, decidemmo di deviare dal percorso principale, seguendo un sentiero secondario che si inoltra nella vegetazione. Qui la natura ha ripreso il controllo, e alcuni edifici sono letteralmente avvolti dalle radici aeree degli alberi. Sembra di essere sul set di un film d’avventura, e invece è tutto reale.

Ogni rovina incontrata è un mistero: edifici minori, antiche case, resti di templi dimenticati. Il silenzio è rotto solo dal frinire degli insetti e dal suono del nostro respiro. È un momento intimo, quasi spirituale.

Tempio del Sole, rovine di Palenque
Il Tempio del Sole – Visitare le rovine di Palenque

Il Tempio del Sole e la vista sul cuore di Palenque

Uscendo dal sentiero immerso nella giungla, ci troviamo di fronte al Tempio del Sole, uno degli edifici più affascinanti del complesso. Sebbene di dimensioni più contenute rispetto al Tempio delle Iscrizioni, la sua eleganza architettonica colpisce subito lo sguardo. I rilievi scolpiti sulla facciata rappresentano elementi legati al culto solare, con raffigurazioni simboliche che riflettono l’importanza del sole nella cosmogonia maya. Questo tempio faceva parte del cosiddetto Gruppo delle Croci, un insieme di templi rituali legati ai sovrani e alla mitologia sacra.

La sua posizione, leggermente sopraelevata e defilata rispetto al centro del sito, offre un punto di osservazione privilegiato. Da qui si gode di una vista panoramica mozzafiato sul palazzo, sul Tempio delle Iscrizioni e su buona parte delle rovine centrali, tutte incorniciate dal verde lussureggiante della foresta tropicale. È il luogo perfetto per fermarsi qualche minuto, lasciarsi avvolgere dal silenzio interrotto solo dai suoni della giungla, e scattare fotografie che catturano l’essenza mistica di Palenque. Un punto di sosta ideale, prima di proseguire l’esplorazione verso il cuore dell’antica città maya.

Palenque, bassorilievi tra le rovine
Bassorilievi tra le rovine, visitare le rovine di Palenque

Il Palazzo e la torre a quattro corpi

Proseguendo lungo il percorso principale si giunge a quello che, senza dubbio, è l’edificio più articolato e affascinante del sito: il Palazzo di Palenque. Questo complesso monumentale rappresentava il cuore politico e amministrativo della città antica. La sua struttura è un vero labirinto di sale cerimoniali, cortili interni, gallerie coperte e passaggi sotterranei, alcuni dei quali ancora accessibili ai visitatori.

Elemento distintivo del Palazzo è la sua torre a quattro livelli, unica nel panorama architettonico maya. Si ritiene che fosse utilizzata come osservatorio astronomico o punto di sorveglianza, da cui monitorare i movimenti del sole e degli astri, in perfetta armonia con la concezione cosmica dei Maya.

Camminare tra queste mura è come sfogliare le pagine di un libro di pietra. Molti ambienti conservano ancora bassorilievi scolpiti con figure regali, simboli rituali e divinità del pantheon maya. Ogni dettaglio racconta una storia di potere, religione e conoscenza. L’ottimo stato di conservazione rende la visita ancora più emozionante: si ha la sensazione di essere osservati dal passato, come se i sovrani di Palenque vegliassero ancora su quei corridoi avvolti dal silenzio della selva.

Verso l’uscita: la città perduta nella giungla

Il tratto finale del percorso attraversa una zona meno monumentale ma non per questo meno affascinante: qui, tra radure e sentieri ombreggiati, emergono le fondamenta degli antichi edifici abitativi. Sono le vestigia della vita quotidiana di un’intera civiltà, resti silenziosi di case, magazzini e spazi comunitari che un tempo brulicavano di vita. Alcuni blocchi di pietra portano ancora incisioni scolpite, simboli forse religiosi o legati a riti domestici, oggi scoloriti dal tempo ma ancora percepibili al tatto e allo sguardo.

L’atmosfera cambia: dalla monumentalità sacra dei templi si passa a un’intimità più umana. Un piccolo ponte sospeso attraversa un ruscello nascosto tra le radici nodose degli alberi, conducendo verso l’uscita. Intorno, la foresta tropicale domina, viva e pulsante, con alberi giganteschi, liane intrecciate e canti lontani di uccelli invisibili.

Ogni passo che ci avvicina all’uscita è intriso di nostalgia. Ci si volta continuamente, quasi sperando di scorgere un’ultima rovina celata tra le foglie, un dettaglio non ancora osservato. Ed è in quel momento che si realizza quanto sia ancora misteriosa Palenque: ciò che vediamo rappresenta solo il 10% dell’intera città antica, mentre il resto giace silenzioso, sepolto sotto il manto verde della giungla, in attesa di emergere.

Quando visitare Palenque: stagioni e consigli

  • Stagione secca (novembre-aprile): clima ideale, meno zanzare, più visitatori.
  • Stagione umida (maggio-ottobre): piogge abbondanti, ma meno turisti e vegetazione più rigogliosa.

Porta con te acqua, repellente per insetti, scarpe comode e un cappello. L’umidità può essere opprimente, ma l’ombra della giungla aiuta molto.

Dove dormire a Palenque

Palenque offre diverse opzioni di alloggio:

Visitare le rovine di Palenque: un sogno maya tra storia e natura

Visitare le rovine di Palenque è un viaggio nel tempo, un’immersione nel mistero e nella grandezza della civiltà Maya. È uno di quei luoghi che restano dentro, anche a distanza di anni, pronti a riemergere nei ricordi come un sogno vivido.

Se stai pianificando un viaggio in Chiapas o in Messico, non esitare: Palenque vale da sola il prezzo del biglietto aereo. E tu, ci sei già stato? Raccontamelo nei commenti!

Puoi trovare alcune immagini riguardanti Palenque nella mia galleria fotografica sul Messico.

Palenque, la torre del palazzo
La torre del palazzo, visitare le rovine di Palenque
Informazioni su Gian Luca Sgaggero 665 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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