Eccoci purtroppo al termine del nostro tour spagnolo (… fino alla prossima volta!) e per completare questa nostra prima conoscenza della Spagna ci fermiamo a visitare Madrid dedicandole gli ultimi 3 giorni del nostro viaggio.
Per poterti dare un’idea di quanto sia facile vivere, raggiungere e girare in questa grande metropoli abbiamo riconsegnato la nostra auto a noleggio e dall’aeroporto ci siamo diretti in centro prendendo la Metro.
Il servizio è impeccabile, la rete metropolitana madrilena è molto capillare e in breve tempo consente di raggiungere quasi qualsiasi angolo della città; dispone di 12 linee e si rivela spesso più rapida e agevole rispetto all’intricata rete di bus.
Il biglietto dall’aeroporto al centro attualmente ha un prezzo fisso di 4,70€ (può essere variato nel tempo) e consente di raggiunge Barajas in neanche mezz’ora. Sempre con lo stesso biglietto è possibile cambiare linea fino a destinazione.
Se ti può essere utile puoi consultare il sito internet della Metro di Madrid dove potrai trovare utili informazioni, potrai pianificare i tuoi spostamenti e consultare la mappa della rete metropolitana.
Per convenienza e praticità degli spostamenti decidiamo di acquistare un abbonamento per la durata di tre giorni, decisione vincente che ci permetterà con un solo biglietto, del costo di 17,40€ a testa, di viaggiare usufruendo di qualsiasi rete urbana metropolitana fino alla scadenza. Gli abbonamenti sono acquistabili preventivamente online dal sito della Metro oppure direttamente in loco presso le biglietterie.
Visitare Madrid, arrivare e orientarsi in città
Raggiungiamo la fermata Tribunal, la più prossima al nostro albergo, e soggiorneremo in una piccola pensione a conduzione familiare, davvero molto discreta e accogliente. Le camere, seppur non molto grandi, sono luminose, pulite e provviste di servizi. Il prezzo molto conveniente, trovato tra molte soluzioni di soggiorno, si rivela un vero affare.
Il pomeriggio è dedicato all’ambientazione e dopo aver scovato una lavanderia a gettoni in cui fare il bucato, ci spostiamo a Sol per cominciare a vedere questa città di cui tutto il mondo parla.
Salendo le scalinate verso Plaza del Sol veniamo avvolti dal vociare della folla, migliaia di persone affollano la piazza passeggiando e scattando foto ai monumenti e agli edifici signorili che su di essa si affacciano. Restiamo incantati dalla maestosità dei palazzi e d’istinto seguiamo la calca e discendiamo lungo Calle de Alcala.
Grandi edifici, negozi lussuosi e banche il quale ingresso ricorda i templi greci adorni di colonne, cariatidi e grandi statue di divinità. Sopra ai tetti, di tanto in tanto, si scorge l’Apollo che trasporta il Sole su di un carro e la gente meravigliata contempla quel grande globo splendente d’oro.
Tutto ciò però, ben presto, ci risulta troppo artefatto. Gli edifici sono grandi costruzioni dalle linee moderne e ispirate agli stili del passato e le statue e i monumenti altrettanto. Tutto ciò pare aver poco dell’autenticità spagnola vissuta nelle città visitate lungo il nostro viaggio in the road.
Proseguiamo fino a Plaza de Cibeles sulla quale domina il magnifico Palacio de Comunicaciones, di sicuro non possiamo affermare che tutto ciò non ci affascini, seppur non ci trasmetta molto della storia antica di questa capitale.
Passeggiamo un po’ lungo i Paseo del Prado, tra i verdeggianti viali ricchi di negozi e poi deviamo verso Chueca.
Ormai è quasi ora di cena e ci sembra giusto trascorrere la serata nel quartiere famoso per la sua vitalità e per la movida che offre.
A Chueca avrai l’imbarazzo della scelta tra bar de tapas, ristoranti e cervecerie in cui cenare e poi passare la serata in compagnia di amici o facendo nuove conoscenze. L’unica pecca, a nostro avviso, è la scarsità di ristoranti tipici, la maggior parte sono infatti parte di grandi catene spagnole e dedicati ai tanti turisti che visitano la capitale.
Alla scoperta della città
Il giorno successivo cerchiamo di dare un po’ di brio alla visita e, ignorando bellamente il Museo del Prado, da tutti decantato ed elogiato, decidiamo di visitare il Museo de Cera, particolare museo delle cere che cerca di competere con l’originale Madame Tussaud di Londra.
Nonostante possa sembrare un po’ infantile, di sicuro risulterà divertente a bambini e ragazzi; il museo si trova vicino alla fermata Colon della metropolitana in Paseo de los Recolectos e l’ingresso costa 16€ per gli adulti e 12€ per i minori di 10 anni.
La visita è suddivisa in tre ‘esperienze’ differenti. Inizialmente si accede al Tunnel degli Orrori, modesta rappresentazione di mostriciattoli e ambientazioni spaventose, dove non capiamo cosa ci facciano i vietcong e un bar alla Star Wars. Successivamente si viene accompagnati ad un simulatore 3D, quelle specie di capsule dove si sta seduti al buio e si osserva una proiezione mentre l’intera ‘scatola’ si muove dando l’impressione di esser davvero in quel luogo, peccato che l’apparecchio un po’ vecchiotto (del ’94) risulti un tantino antiquato. In ultimo si ha una vasta esposizione di statue di cera, circa 450, che spaziano dai personaggi del passato, ai personaggi politici e fino agli attori e i cantanti famosi contemporanei. La visita è indubbiamente piacevole e divertente, sebbene le statue siano soltanto una pallida imitazione di quelle esposte nella simile esposizione londinese.
Lasciamo il Museo de Cera e decisi ad esplorare la vera Madrid ci rechiamo in Plaza de Espana. Ovviamente non ci aspettiamo che possa competere con l’omonima piazza di Siviglia, ma Plaza de Espana a Madrid è comunque un luogo piacevole in cui passeggiare, al suo centro si trovano alcuni monumenti circondati da un parco verdeggiante, il rumore della fontana trasmette rilassatezza e nonostante il caldo qui è possibile trovare un poco di frescura.
Da qui proseguiamo lungo Calle de Bailen fino a giungere al Palazzo Reale. Ciò che ricorderò per sempre, sarà di non averlo riconosciuto al primo sguardo.
Cominciammo infatti a costeggiare il grande muraglione del palazzo, ma non notando stemmi o particolari decori, ci chiedevamo che edificio fosse, lo capimmo giungendo in Plaza de Oriente. Qui le guardie ai cancelli e le punte dorate delle cancellate trasmettevano un senso di regalità che prima non riuscivamo a cogliere.
Plaza de Oriente è particolarmente piacevole, da un lato si può vedere il vasto cortile del palazzo e dal lato opposto si erge la grande Catedral de Nuestra Senora de la Almudena. Questa cattedrale, da alcuni definita la Notre Dame spagnola, pur essendo ricca di opere d’arte, non trasmette alcun senso di solennità o di storico rilievo. Questo è dovuto al fatto che l’edificio, recentemente ultimato (era il 1992) rappresenta stili più moderni rispetto alle grandi cattedrali del passato e la predominanza dello stile neogotico non la rende uno dei luoghi preferiti dai madrilenos.
Molto meglio invece sono le sue cripte, superando la cattedrale infatti, è possibile trovare l’ingresso alle Cripte de la Catedral de la Almudena, un luogo molto suggestivo caratterizzato da grandi navate illuminate da una luce soffusa e da bellissime cappelle che ne decorano l’intero perimetro. Considerata quasi una seconda cattedrale, la Cripta, con il suo ingrasso di 2€ è sicuramente un luogo da non perdere.
Addentrandoci poi in alcune vie secondarie e un po’ trasandate raggiungiamo Plaza Mayor, considerata l’effettivo centro della città questa piazza è davvero affascinante. Racchiusa da edifici storici e accessibile attraversando grandi arcate sembra quasi racchiudere il cuore cittadino tra queste antiche mura. L’intero perimetro è ricco di dehor di ristoranti e bar presso cui concedersi una siesta osservando il rilassato via vai che contrasta con il caos della vicina Plaza del Sol.
Ci concediamo una sangria per recuperare le energie contemplando la Real Casa del la Panaderia che domina la piazza e, quasi senza accorgercene, siamo giunti a sera e abbiamo camminato quasi tutto il giorno. È ora di rientrare per una doccia e per un’altra serata di divertimento a Chueca.
Poi ti accorgi che tre giorni sono troppo pochi
L’ultimo giorno non possiamo non percorrere la Gran Via per ammirarne gli edifici e i negozi di grandi firme e dopo una lunga passeggiata ci spostiamo fino alla vecchia stazione di Atocha.
La stazione di Atocha attualmente si trova presso Atocha Renfe, mentre l’edificio della vecchia stazione è situato ad Atocha. Al suo interno sono ancora visibile le corsie in cui correvano i binari dei treni, ma il tutto è stato trasformato in un grande giardino botanico. Qui è possibile passeggiare al fresco attendendo il proprio treno, rilassandosi tra le piante esotiche o osservando le curiose tartarughe d’acqua del laghetto artificiale. Punti ristoro e negozi completano questo luogo unico e singolare.
Usciti da Atocha terminiamo la nostra visita di Madrid al Parque del Buen Retiro, un vasto parco in cui i cittadini si immergono per allontanarsi dal caos cittadino. Prendendo il sole su di un prato o all’ombra degli alberi, o rilassandosi su una delle tante panchine, o passeggiando tra i vasti boschi o sui sentieri lungo i laghetti si può davvero lasciare fuori dai cancelli la caoticità del traffico. Purtroppo il caldo di agosto rovina un po’ questa poesia.
In definitiva Madrid è una città sicuramente da vivere, forse con più calma di quanto abbiamo fatto noi, ma se andrai a Madrid alla ricerca di storia, monumentalità o raffinatezza in stile parigino, beh… ne rimarrai deluso.
L’anima di Madrid è viva e forte, e lo si vede dalla folla che anima le sue vie di giorno e dal divertimento sfrenato e dai tantissimi locali che ne caratterizzano la movida serale.
Sono tornato a visitare Madrid a distanza di un paio di anni e ho raccontato in questo post la mia esperienza, un viaggio che mi ha fatto definitivamente innamorare della capitale iberica.
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