Se pensi di affrontare un viaggio in provincia di Arezzo non devi tralasciare di visitare Sansepolcro. È una città ricca di storia e di cultura che porta con se le glorie dei grandi artisti che qui hanno vissuto e operato, sopra a tutti Piero della Francesca.
Situata in una zona che molto amo della Toscana, la città di Sansepolcro mi accoglie, ogni volta che mi ci reco, con le dolci colline dei suoi dintorni, il verde brillante della vegetazione, le vaste distese coltivate a tabacco e, qua e la, qualche fievole fumarola che sale da un essiccatoio.
Con i suoi oltre 16.000 abitanti, Sansepolcro non è più considerabile un paese, anche se il centro storico ricopre una superficie limitata ed è comodamente visitabile a piedi. Disponendo di ogni servizio, la città è ottima per un soggiorno di un fine settimana alla sua scoperta, oppure per permanenze più lunghe che permettano di esplorare anche i paraggi.
Ma cosa fare in queste giornate nella Valtiberina? Ovviamente gli spunti di visita sono innumerevoli, ma di certo esistono attrazioni che meritano un’attenzione maggiore, il che è comunque un fattore soggettivo.
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Dove dormire, una base consigliata a Sansepolcro
Per visitare Sansepolcro è bene trovare una base ideale sia per visitare la città che per potersi spostare alla scoperta della Valtiberina.
L’Agriturismo La Conca può essere la scelta giusta. Situato nel mezzo della campagna toscana, immerso in un parco di oltre 300 ettari, l’agriturismo dispone di casali in pietra, ognuno dotato di piscina. Lo stile del complesso è rustico toscano, un’ambientazione che trasporta pienamente nell’atmosfera locale. Inoltre le case vacanza sono adatte sia alle coppie che ai gruppi di amici in cerca di relax.
Ad arricchire il tutto è messo a disposizione un centro benessere con vista sulla valle e sul bosco. Il centro è dotato di vasca idromassaggio, sauna, bagno turco, doccia emozionale, zona relax e palestra. Al servizio di Spa e centro massaggi si affiancano anche una serie di attività da fare nella zona, tra cui il tiro con l’arco, il campo di bocce, passeggiate con guida in mountain bike, passeggiate di trekking con guida, pesca sul lago, barbecue, forno a legna e cene all’aperto. E, per gli appassionati, è possibile andare nel bosco in cerca di funghi, castagne o frutti di bosco.
Insomma, una base a Sansepolcro che non manca di nulla. Ideale per rilassarsi dopo una giornata a passeggio tra le vie del Borgo.
Visitare Sansepolcro: storia e cultura
Varcare le mura d’accesso al centro storico è un po’ come fare un salto nel passato. Non penso questo solo perché ho sempre visitato Sansepolcro quando c’era il Palio della Balestra, ma principalmente perché lo stile degli edifici e delle vie del centro, seppur restaurati nel corso dei secoli, mantiene ancora lo schema delle epoche passate.
Il centro storico è quindi delimitato da una parte notevole delle antiche mura di fortificazione e, addentrandosi fino a Piazza Torre di Berta, si può apprezzare lo schema di disposizione delle vie che conducono a quello che un tempo era il cuore della vita cittadina.
Dirigendosi verso l’edificio comunale si passa di fronte al Duomo cittadino, un’imponente cattedrale dentro cui si trovano alcune opere degne di nota. Tra esse l’affresco della Madonna del Trono, che riporta simboli che collegano questo luogo al culto dei Templari; nell’affresco sono chiare le figure di Santa Caterina d’Alessandria e di San Tommaso Becket.
Altra opera interessante è il Volto Santo, un crocifisso ligneo molto caro alla comunità biturgense, ma che ha origini non ben note. I tratti del volto del Cristo hanno infatti una forte connotazione mediorientale, come pure il colore della sua carnagione, inoltre l’analisi dei pollini ha appurato che il legno di cui è prodotto arrivi dalla Siria. In ogni caso questa scultura, realizzata tra il IX e il X secolo, resta un caro cimelio per la città di Sansepolcro.
Il Museo Civico di Sansepolcro
A pochi passi dal Duomo si trova il Palazzo delle Laudi, l’attuale edificio comunale, e, di fronte ad esso, si trova il Museo Civico, una delle attrazioni più importanti di Sansepolcro.
All’interno del Museo Civico si trovano le opere di artisti locali del passato, grande tesoro di stili e testimonianza della Sansepolcro che fu. Ma anche qui, come in molte altre realtà di questa terra, a farla da padrone sono le opere di Piero della Francesca.
I pezzi di maggior pregio sono l’altare della Madonna della Misericordia, in fase di restauro durante la mia visita, occasione che permette di ammirare ogni sua parte molto più da vicino e apprezzarne la fine precisione dei particolari.
In un’altra sala invece si trova la Resurrezione. Questa sala era un tempo l’ingresso del palazzo comunale, la rappresentazione sacra è quindi stata realizzata in un luogo pubblico, dove la fierezza del Cristo, che si rialza forte dal sepolcro dopo la resurrezione, poteva essere ammirata da tutti i cittadini. Come molte altre opere rinascimentali, anche questa è ricca di simbologie religiose e storiche, nonché grande esempio della maestria dell’arte di Piero.
Sui tre livelli del museo troverai prove artistiche e reperti della Sansepolcro del passato, comprese le opere degli artisti che hanno ispirato l’arte di Piero della Francesca.
In città è ancora possibile trovare la Casa di Piero, oggi sede della Fondazione Piero della Francesca. Sia esternamente che internamente, la casa si fregia di decori e affreschi caratteristici della classe nobiliare locale del rinascimento, opere in cui anche lo stesso Piero potrebbe aver messo mano.
Il Museo Aboca
A poca distanza dalla Casa di Piero si trova un altro importante museo di Sansepolcro. Parlo del Museo Aboca, voluto dalla nota azienda erboristica, anche se questo termine mi sembra limitante.
Articolata su varie sale, questa esposizione permette di seguire un percorso di apprendimento per conoscere meglio le proprietà delle erbe officinali e la loro preparazione. Alambicchi e attrezzi d’epoca da farmacista fanno da contorno a miriadi di colori e profumi sprigionati dalle onnipresenti erbe essiccate, la sala delle erbe ne ha il soffitto ricoperto. Alcune sale, che facevano parte dell’antica farmacia cittadina, presentano ancora il mobilio e i locali dedicati. Come la sala dei veleni, chiusa rigorosamente a chiave, dove erano conservate tutte le sostanze tossiche e dannose alla vita.
Enogastronomia e sapori del Borgo
Fondamentale, durante una visita, lunga o breve che sia, è trovare un buon posto dove assaggiare qualcosa di speciale, qualcosa di tipico o comunque di particolare, capace di farsi ricordare nel tempo per le forti sensazioni regalate al palato.
Della prima volta che arrivai a Sansepolcro conservo il ricordo di una dolce accoglienza. Poco distante dal portale delle antiche mura si trova la Pasticceria Chieli.
Trovarsi qui fu un buon modo per conoscere i miei compagni di viaggio e socializzare. Con i pasticcini si diviene più dolci e, non conoscendoci, il personale ci ha preparato un assortito cabaret di dolci, una di quelle cose che ti fanno strabuzzare gli occhi.
Tuttavia, ahimè, molte di queste leccornie avevano tra i propri ingredienti la nocciola, a cui sono molto allergico, ma la titolare prontamente ha provveduto a prepararmi un vassoio dedicato da cui mangiare senza rischio.
Con torte, pasticceria secca e ripiena, la Pasticceria Chieli è uno tra i locali tipici e storici di Sansepolcro che non devi perdere.
Di recente scoperta è invece un piccolo ristorante, molto simile a una bottega, dal nome In Valtiberina. Qui Leonardo Lotti ci ha deliziato con i genuini e semplici sapori della terra. Gli affettati locali, tra cui la finocchiona, sono deliziosi e ho assaggiato per la prima volta le salsicce sott’olio.
A tutta questa toscanità non può mancare il sapore dei vini locali. In particolare, oltre ai vitigni classici, è possibile trovare vitigni riscoperti dal passato, capaci di dare un vino dal sapore più particolare e caratteristico per questa terra.
Agriturismi e natura
Poco fuori dal centro esistono poi numerose fattorie o agriturismi dove perdere i propri sensi tra le bontà della cucina. Uno di essi è l’Agriturismo Il Trebbio, una struttura deliziosa immersa tra le campagne coltivate e di proprietà.
Ci accompagna in visita la proprietaria, Paola Perugini, che ci racconta strada facendo di quando l’intera magione era di proprietà della famiglia paterna. Tempi andati, ma che Paola sente vicini al cuore e per i quali oggi continua a gestire questo agriturismo. Una regina a governo del suo castello.
Un po’ questo ho pensato durante la serata, sebbene ella ci abbia accolti proprio dove una regina assume un aspetto un poco più umano, nelle cucine, per sottoporci a un corso di cucina rinascimentale.
Non tutti abbiamo preparato la pasta all’uovo, ma Paola con amore e precisione ci ha spiegato ogni momento della preparazione e ci ha svelato alcuni segreti della cucina che è necessario osservare per realizzare una ricetta del Rinascimento.
Ricorda che l’America non era ancora stata scoperta e molti alimenti non esistevano sulle tavole italiane. I pomodori, le patate, il caffè, sono solo alcuni esempi. Come anche non esisteva l’olio d’oliva, perché ancora non si usava pestare le olive per ottenerne l’oro verde.
Ricette a base di strutto e lardo quindi, una cucina non molto leggera, ma di certo molto saporita. Una cena che difficilmente si scorda, ma che non è l’unica prerogativa di questo luogo che ti invito a scoprire.
Se sei automunito e hai voglia di spostarti in un luogo fuori dal mondo, allora fa per te la Fattoria Germagnano, situata sulle alture dei monti di Sansepolcro. Questa fattoria venne salvata dall’abbandono da una coppia di ragazzi pronti a mettersi in gioco, ed è oggi un fiorente punto di accoglienza.
Accoglienza in tutti i sensi. Perché i viaggiatori possono sostare e mangiare qui presso l’Agri Bar L’Aringa Appesa.Ma i veri ospiti sono altri. Sono le decine di somari salvati da una cattiva sorte che oggi sono qui ospitati, accuditi e amati, assieme agli asini allevati.
La Fattoria Germagnano, da questo allevamento, produce il pregiato latte d’asina, un alimento nutriente e genuino. Svolge anche un importante compito didattico, organizzando incontri dedicati ai giovani, volti a famigliarizzare con gli animali a contatto e nel rispetto della natura.
Immersa nella quiete della montagna la Fattoria Germagnano è un’oasi nel verde, dove gli asinelli ritrovano la pace e possono regalare allegria e conforto a tutti gli amici che decidono di salire fino qui a fargli visita.
Visitare Sansepolcro: itinerari di fede
Situata lungo il cammino che dal Santuario della Verna porta ad Assisi, Sansepolcro si trova proprio lungo il cammino della fede affrontato da San Francesco durante i suoi spostamenti.
Vuoi per la ricerca di luoghi lontani in cui praticare una vita eremitica, vuoi per la necessità di realizzare dei ripari per i pellegrini in cammino lungo queste strade, i monaci camaldolesi hanno realizzato anche in questo luogo un monastero.
L’Eremo di Montecasale è un’oasi di pace e raccoglimento, un luogo da meditazione che ha un fascino tutto particolare.
Le parole di Frate Nicola, che ci accoglie, esprimono profondamente il sentimento che lega i pochi monaci che vivono qui a ogni pietra di questo luogo. Sono cinque gli eremiti, anche se al giorno d’oggi non si può dire che siano proprio proprio eremiti.
Giornalmente arrivano qui decine di visitatori attirati dalla voglia di percorrere la strada che San Francesco percorse, di vedere questi splendidi panorami e passare qualche ora in raccoglimento, a pensare e forse trovare le risposte tanto desiderate.
Quando visitare Sansepolcro?
Come puoi vedere le cose da fare a Sansepolcro non sono poche e così un solo fine settimana può essere limitante se si vuole vivere appieno la città. Ritengo percui che non esista un periodo ideale per visitare Sansepolcro.
Se desideri recarti in località di montagna, come l’Eremo di Montecasale o la Fattoria Germagnano, allora è consigliabile evitare l’inverno. Mentre se desideri vivere una città più movimentata e al tempo stesso caratteristica, allora il periodo ideale saranno le prime due settimane di settembre in coincidenza con il Palio della Balestra.
Un buon posto dove dormire, senza troppe pretese, può essere l’Avio Resort Palazzolo, dove la storica location ricompensa del modesto servizio che resta comunque gentile e amichevole.
Di certo questo articolo manca di molte cose ricche d’interesse in questa città. Ma non me ne volere, spero di tornarci per visitare Sansepolcro ancora una volta e poter arricchire quanto scritto fino a oggi.
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