Se sei a Roma e cerchi uno spunto per una visita fuori dalla capitale, visitare Sermoneta può essere una buona idea per trascorrere una giornata o, perché no, anche un weekend in uno dei borghi più belli d’Italia.
Il borgo di Sermoneta si trova a poco più di 80 Km da Roma e sorge sulle prime alture del Monti Lepini, in un territorio compreso tra di essi e tra l’Agro Pontino che si stende fino al mare.
La sua storia ha origini molto antiche, sebbene l’attuale borgo non fosse il nucleo abitato originario. L’antica Sulmo si trovava infatti in pianura e venne trasferita sulle vicine alture per questioni difensive e per la strategica posizione di vedetta che si gode dall’alto.
La famiglia Caetani, nobile e potente, amministrò Sermoneta per lunghi anni, tranne una piccola parentesi di dominio dei Borgia intorno al 1500, permettendone la crescita sia in termini di edifici e popolazione, sia in termini di importanza per il territorio fin dal 1297. Da Castello Caetani infatti si amministrava tutto il Lazio meridionale, anche grazie alla vicinanza alla via Pedemontana, arteria di collegamento molto importante tra il nord e il sud Italia.
Il meraviglioso borgo di Sermoneta andò incontro ad un lento declino dopo il XVI secolo, periodo in cui la bonifica dei territori dell’Agro Pontino spostò l’attenzione della popolazione, dei trasporti e dei commerci verso la pianura. Anche la famiglia Caetani si trasferì nella vicina cittadina di Cisterna di Latina e la nascita di nuove frazioni situate in pianura causò il graduale spopolamento del centro storico che oggi rimane una perla di questa parte del Lazio.
Visitare Sermoneta, cosa vedere nel borgo
La prima cosa che ti colpirà raggiungendo Sermoneta è la splendida vista che si gode dalla strada che sale verso il borgo. La strada principale è una, ma vi è anche una seconda via che arriva al paese da dietro, la strada da cui siamo arrivati noi.
Visitare Sermoneta è una passeggiata molto piacevole, fin dai primi passi nel centro storico si viene abbracciati da antiche case di pietra dall’architettura decorata ed elegante. Gli edifici, sebbene ispirino un senso di rusticità dovuto all’impiego della pietra grezza, si slanciano con eleganza rendendo i vicoli ombreggiati e sinuosi, a tratti ricoperti di selciato, altre volte di gradini. Molte sono infatti le scale che risalgono il borgo in direzione dei due edifici principali.
Uno di essi è il Duomo, che questa volta non ho visitato, non perché non sia una bella costruzione, ma semplicemente il tempo è stato tiranno e questa sarà una buona motivazione per tornare.
Visita di Sermoneta e del Giardino di Ninfa
La prima attrazione che ha attirato il nostro sguardo è più una meraviglia naturale che un’opera dell’uomo, perché una volta raggiunta la lunga scalinata che sale verso il castello si viene catturati dall’immensità del panorama che ci si trova di fronte. Siamo sul Piazzale Panoramico da cui si gode il belvedere di Sermoneta.
La vista sull’Agro Pontino da qui è qualcosa di emozionante, una spettacolare terrazza da cui si ammira la pianura sottostante che si estende fino a Latina e al Mar Tirreno. Preparati ad attendere parecchio perché si liberi il campo per fare qualche foto sgombra, i visitatori si accalcano sia lungo il muro della balconata per sporgersi a vedere oltre, sia sulle scale del Duomo che costituiscono un ottimo e suggestivo palcoscenico.
Proseguendo oltre si incontra un’altra serie di vicoli caratteristici, su alcuni di essi si affacciano botteghe tipiche e infine si raggiunge la piazza che accoglie chi arriva dalla porta principale del borgo. Qui si trovano bar e ristoranti e la piazzetta è bella animata da parecchia gente.
Castello Caetani
Salendo oltre e svoltando a destra al bivio, si trovano le scale che conducono verso Castello Caetani, imponente fortezza edificata nel punto più alto e che domina il borgo e l’intera scena.
Dotato di un maschio centrale e alti baluardi, il castello venne eretto nel XIII secolo dalla famiglia degli Annibaldi come fortezza militare. La parte più antica del complesso è proprio il maschio affiancato da una controtorre, questo è ciò che rimane dell’edificio originale.
Gli Annibaldi cedettero la fortezza a Pietro Caetani, nipote di Bonifacio VIII, nel 1297 e fu lui a modificare il maniero con l’aggiunta delle imponenti mura, per l’esattezza 5 cerchie, e un sistema di ponti levatoi che permettevano di isolare le cerchie più interne in caso di assedio.
Castello Caetani non fu mai una residenza nobiliare, anche se, nel corso dei secoli, è stato residenza di molti personaggi di spicco, tra cui anche Lucrezia Borgia. Di questo periodo restano poche sale interne abbellite con affreschi, un paio sono davvero notevoli e raffigurano creature mitologiche e le virtù teologali realizzate da un artista sconosciuto della scuola del Pinturicchio.
Gli altri spazi interni sono saloni per il ricevimento dei visitatori, la camera da letto con il letto a baldacchino originale del signore e, nei sotterranei, una vasta stalla dove venivano alloggiati i cavalli.
Salendo in cima al maschio si può accedere al cammino di ronda che percorre le mura. La passeggiata quassù è molto suggestiva, ti conviene portarti qualcosa per ripararti dal forte vento che soffia, e permette ancora una volta di apprezzare il panorama e comprendere il valore strategico che Sermoneta aveva in passato.
Castello Caetani è visitabile tutti i giorni della settimana tranne il giovedì, le visite aprono al pomeriggio dalle ore 14 alle 16 in inverno, mentre da aprile a settembre l’ultima visita è alle ore 22.
Sia nel borgo che nel castello sono tate girate varie scene di film televisivi, location selezionate proprio grazie al fascino che questo borgo riesce a trasmettere.
Consiglio di gusto a Sermoneta
Se ti trovi nei paraggi e non sai dove andare a mangiare, prima di visitare Sermoneta, o dopo, come preferisci, ti consiglio di provare l’Agriturismo la Valle dell’Usignolo.
La Valle dell’Usignolo possiede un terreno che si estende per 10 ettari, tutti coltivati secondo tecniche biologiche, i cui prodotti vengono impiegati per le preparazioni proposte dal menù.
Qui la fanno da padrone i prodotti della terra (marmellate, succhi e gelati). La cucina è improntata al 65/70% sui prodotti dell’azienda che vanta anche un ottimo olio d’oliva e un paté di olive da leccarsi i baffi.
Altri prodotti sono acquistati dalle aziende vicine, come ad esempio la bufalina, mozzarella di bufala eccezionale.
Di certo una realtà da conoscere e una cucina da provare, fino all’ultima forchettata.
E tuhai mai pensato di visitare Sermoneta? Hai altre chicche da proporre? Mi sono perso qualche cosa? Scrivimi i tuoi consigli in un commento qui sotto.
Questo viaggio è stato realizzato in collaborazione con Visit Lazio e Promotuscia
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