Quasi al termine del nostro tour on the road in Spagna facciamo tappa in una località che ci ha piacevolmente stupiti. Eccoci pronti a visitare Toledo.
Questa elegante città ricca di storia si trova a soli 70 chilometri da Madrid. La sua parte antica, uno stupendo borgo medievale arricchito da particolari d’architettura romana, ebraica e musulmana, sorge su di un colle separato dalla zona nuova della città dal Rio Tajo.
Arrivare e prepararsi a visitare Toledo
Abbiamo raggiunto Toledo in treno, a nostro avviso il mezzo più rapido e comodo. Soltanto 30 minuti di tragitto al costo di 9,90€ collegano la città a Madrid Stazione Atocha con una linea ferroviaria ad alta velocità. Molto frequenti sono anche i bus che si suddividono in diretti, presenti ogni mezz’ora tutti i giorni (meno frequenti la domenica), e a fermata, che fermano ad ogni paese e hanno partenze a ogni ora.
Vista la vicinanza tra i luoghi d’interesse decidiamo di effettuare la nostra visita in giornata. I monumenti principali si trovano tutti racchiusi all’interno delle mura della fortezza, che nella storia fu anche un’antica medina. Così partiamo da Atocha Renfe alle 9.30 del mattino del 15 agosto.
Al nostro arrivo a Toledo usufruiamo della navetta (del costo di 1€) che collega la stazione, situata nel Barrio de Santa Barbara, al centro storico. Tuttavia il centro non dista eccessivamente ed è possibile comunque raggiungerlo con una passeggiata che tra l’altro regala splendide vedute sul Rio Tajo mentre ci si avvicina al Puente de San Martin lungo Carrettera de Piedrabuena.
La navetta ferma in Cuesta de Carlos V, proprio alle spalle dell’Alcazar. Al nostro arrivo la città ci appare fervente e brulicante di turisti che cercano di orientarsi, o che semplicemente osservano la gente passare dai dehor di uno dei tanti bar presenti lungo la via o sulla pittoresca Plaza de Zocodover.
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Itinerario a piedi alla scoperta della città
Proprio da qui inizia la nostra esplorazione di Toledo, a cominciare dalla ricerca della colazione. Se posso darti un consiglio non fermarti a far colazione sulla piazza, è un luogo incantevole, certo, ma i bar qui sono sensibilmente più costosi. È sufficiente svoltare dietro l’angolo per trovare locali molto più caratteristici e risparmiare diversi euro.
Dopo aver ammirato l’Arco de la Sangre, sul lato est della piazza, oltre il quale si erge la statua bronzea in onore di Cervantes (autore del Don Chisciotte), ci addentriamo in un vicolo verso sud e ci fermiamo per un cafè con leche accompagnato da croissant a la plancha in Plaza de Magdalena.
Da qui proseguiamo lungo Calle Barrio Rey, un piccolo vicolo che ricollega agli intricati viottoli simili ad una labirintica medina, ma caratterizzati dalle mura e dall’architettura tipica del medioevo romano.
L’intero centro storico di Toledo è annoverato tra i Siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO sin dal 1986. Il titolo è pienamente meritato, vista la bellezza ed il fascino caratteristico che queste vie e queste piazze trasmettono.
15 Agosto, Dia de la Virgen: non il migliore per visitare Toledo
Seguendo gli altri gruppi di persone scendiamo fino a raggiungere la maestosa Cattedrale. Plaza Mayor e Plaza de l’Ayuntamiento sono colme di gente che si accalca per entrare nell’edificio da entrambi i lati per assistere alla funzione festiva. Il 15 di agosto infatti ricorre il Dia de la Virgen, festività speciale qui a Toledo, in cui si venera e si festeggia in nome della Vergine Maria.
I fedeli, a migliaia, entrano ed escono dalle navate della cattedrale in una lenta e continua fiumana il cui vociare si confonde con i versi della liturgia divulgata con grandi altoparlanti.
Ci intrufoliamo nella folla e, con non pochi spintoni, riusciamo a giungere in vista dell’altare. Purtroppo le persone davanti sono veramente troppe e molto compatte sotto la pressione di chi cerca di avanzare. Non riesco a scattare alcuna foto e colgo solo velocemente uno scorcio della volta interamente dipinta e decorata con grandi statue illuminate dai raggi di luce che penetrano dalle vetrate.
Il senso di raccoglimento è totale. Gli ecclesiastici proseguono i loro sermoni e la folla, a ritmo cadenzato, risponde all’unisono. Veniamo spinti verso l’esterno dalla costante avanzata di chi cerca di entrare, ma ciò non ci dispiace perché all’interno faceva davvero molto caldo.
Ci sediamo su di un muro in Plaza de l’Ayuntamiento, di fronte al municipio, e osserviamo i movimenti caoticamente ordinati della funzione. Ci decidiamo a lasciare la piazza solo poco prima che essa termini e la gente si riversi all’esterno in cerca di un luogo in cui pranzare.
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Prosegue la scoperta di Toledo
Evitando la folla e cercando un ristorante tipico ci allontaniamo parecchio fino ad arrivare in Plaza San Juan de los Reyes. Qui, proprio fuori dalle mura, troviamo un ristorante dai prezzi economici e dai piatti veramente squisiti. Troverai ‘El Antojo‘ in Cuesta de San Martin, proprio dietro l’angolo del muraglione.
Dopo lo spuntino visitiamo il vicino Monasterio de San Juan de los Reyes. L’edificio è d’impronta francescana e fu edificato dai regnanti, Isabella e Ferdinando, di cui si possono apprezzare gli stemmi presenti nelle pregevoli decorazioni degli interni. Il complesso è caratterizzato da bellissimi chiostri e da un piacevole giardino. Alle pareti esterne del monastero sono appese delle catene che pendono lungo le mura. Esse erano appartenute ai prigionieri cristiani liberati a Granada dopo la sconfitta dei musulmani.
Risaliamo verso il centro. Lungo il percorso è possibile visitare vari edifici storici tra cui la Mezquita del Cristo de la Luz, la Sinagoga del Transito, la Sinagoga di Santa Maria la Blanca. Sono architettonicamente meno elaborate rispetto a San Juan, ma comunque degne di nota.
I giardini, i panorami e la ripartenza dei turisti
Seguendo un percorso esterno costeggiamo alcune balconate dalle quali dei lussureggianti giardini si affacciano da Toledo sul Rio Tajo. Qui scopriamo dei panorami incantevoli.
Ci concediamo una siesta in uno di questi giardini, riprendiamo fiato e ci incamminiamo poi verso Plaza de Zocodover. Questa volta seguiamo la via principale, Calle del Comercio, ricca di negozi di souvenirs, bar, ristorantini e sopratutto turisti ormai sulla via del rientro. È metà pomeriggio e molte comitive di tour organizzati ritornano ai rispettivi bus lasciandoci una Toledo più tranquilla e autentica.
Prima che chiuda oltrepassiamo l’Arco de la Sangre per recarci a visitare il Museo de Santa Cruz. L’ingresso è gratuito e la sua architettura vale assolutamente la visita. L’edificio è in stile gotico e rinascimentale spagnolo, una vera perla dalle ammirabili arcate elaborate e i patio stupendi tra di esse racchiusi. All’interno di questi antichi chiostri dai soffitti in legno intagliato vengono ospitate interessanti mostre di ceramiche spagnole (piano superiore) e di quadri di artisti tra i quali El Greco e Goya.
Il Museo de Santa Cruz ci lascia piacevolmente affascinati.
Essendo ormai ora di cena ci immergiamo in Calle del Comercio alla ricerca di un’onnipresente paella.
A sera si rientra a Madrid, ma quanto ci sarebbe piaciuto fermarci a Toledo!
Dopo cena rientriamo verso la stazione, questa volta a piedi per godere del panorama sul Rio Tajo al tramonto. Molto notevole il Puente de San Martin, è davvero suggestivo.
Lasciamo la città convinti che sarebbe stato piacevole soggiornare nel centro storico e godere dell’atmosfera notturna, mentre i residenti, liberi dal caos dei turisti, si riversano in Plaza de Zocodover per sedersi sulle panchine attendendo la sera.
Dopo circa 30 minuti siamo in stazione ad attendere il treno che ci riporterà a Madrid.
Visitare Toledo, pervasa dal suo fascino medievale, si è dimostrata un’esperienza piacevole poiché la città è stupenda. È una località in cui mi riprometto di tornare in un giorno non festivo, per goderne ancora meglio l’atmosfera.
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