Dopo aver trascorso tre giorni magnifici a Chiang Rai è giunto il momento di proseguire col viaggio, la mia seconda tappa è Lampang, ma ancora non sapevo che avrei potuto vivere Lampang come un expat, scoprendo un volto inaspettato di una Thailandia che progredisce e cammina verso il futuro.
Ovviamente tutto è successo per caso, come sempre accade quando si viaggia alla giornata. Sono partito da Chiang Rai con un bus comodo e nuovo, l’unica pecca del viaggio è stata l’aria condizionata che sui mezzi e nei luoghi pubblici è sempre a livelli da frigorifero.
Dopo 5 ore circa sono arrivato a Lampang, è metà pomeriggio e nel via vai della stazione dei bus cerco di orientarmi e capire dove si trova il mio hotel. Ho una prenotazione, dovrei essere ospite del Lampang River Lodge, una struttura pazzesca immersa nella foresta, dotata di bungalow circondati dal verde, di cui alcuni affacciati su un romantico stagno attorno a cui cresce vegetazione tropicale.
Realizzo immediatamente che questa struttura da sogno si trova piuttosto fuori dal centro e capisco immediatamente che non potrò soggiornarvi, più che altro perché avrò solo un paio di giorni per vivere Lampang e per coglierne ogni aspetto ho bisogno di soggiornare in centro.
Raggiungo in taxi il Lampang River Lodge e spiego le mie necessità, attivandomi nel frattempo per trovare un’altra soluzione. Consultando vari siti e valutando le più disparate alternative ho casualmente contattato un ragazzo azero che vive a Lampang per lavoro e mette a disposizione una camera del suo alloggio tramite Couchsurfing.
Elshad sta lavorando e non riusciamo ad accordarci per stare da lui con così poco preavviso, ma restiamo in contatto e dopo che mi sono sistemato in una struttura più comoda (decisamente più spartana) per visitare la città, il Wiengthong Hotel, ci organizziamo per trovarci e conoscerci.
Vivere Lampang come un expat
Il pomeriggio è già inoltrato quando incontro Elshad, un ragazzo vivace e simpatico, un po’ matto, ma con tanta voglia di conoscere gente nuova con cui condividere esperienze di viaggio e di vita.
Generosamente mi offre un passaggio come secondo passeggero sul suo scooter e io non me lo faccio ripetere. Monto in sella e chiacchierando partiamo per un primo giro del centro cittadino. Lampang è una città tranquilla ma dall’atmosfera più industriale rispetto alle località turistiche per eccellenza. Una cittadina dove i templi non sono la maggiore attrattiva, ma dove non mancano comunque alcuni luoghi davvero interessanti.
Elshad vive al Lampang da ormai sei mesi e mi racconta simpaticamente come si svolge la vita di questa cittadina, una realtà che per alcuni rischia di essere troppo tranquilla, ma di certo un luogo in cui è possibile assaporare le vere atmosfere della Thailandia autentica.
Uno dei punti di riferimento per orientarsi pare essere la Clock Tower, situata vicino ai giardini pubblici, ma io ben presto capirò che il mio punto di riferimento è il fiume, attorno al quale sorge anche la zona più antica di Lampang.
Non lontano dalla torre dell’orologio si trova il Wat Chiang Rai, un tempio dall’aspetto piuttosto moderno che ho la fortuna di vedere illuminato dalle luci che precedono il tramonto. Un luogo che riesce a colpirmi e farmi capire che Lampang è pronta a stupirmi.
Ci spostiamo poi verso il fiume Wang, zona dove molta gente si raduna in attesa del tramonto. Il sole incendia l’orizzonte e le luci della sera si riflettono sull’acqua creando un’atmosfera romantica e suggestiva.
Da qui non siamo molto distanti da Thanon Talad Gao, la via dove la sera si anima il mercato notturno e la città si raduna per passeggiare tra bancarelle di ogni genere. Facciamo due passi e poi ci spostiamo per la cena da Aroy One Bath, un ristorante tipico ed economico dove ho mangiato un Khao Soi delizioso (aroy appunto!).
Ancora desideroso di conoscere meglio la città accetto l’invito di Elshad a passare al The Hangout Cafè, un locale gestito da una famiglia inglese (madre, padre e figlio ventenne) dove si ritrovano moltissimi expat che vivono qui per lavoro. Proprio così conosco molte nuove persone provenienti dai più disparati angoli della terra. La maggior parte di loro sono insegnanti che insegnano inglese alle nuove generazioni in modo che la Thailandia possa sempre più essere connessa al resto del mondo, mentre altri sono ingegneri, tecnici, specialisti impiegati in una delle numerose aziende che si trovano in quest’area centrale del paese.
La serata è davvero molto piacevole, si ride, si beve birra o vino (anche se non capisco che tipo di vino sia) e prima di congedarmi rimedio un invito per una festa di compleanno la sera successiva. Come posso rifiutare?
Cosa vedere a Lampang
La mattina seguente mi sveglio deciso a scoprire il più possibile su questa città, località che si può tranquillamente visitare a piedi, se non hai fretta, oppure chiedendo un passaggio ad un tuk tuk (il taxi è spesso parecchio più caro).
Le distanze tra i luoghi d’interesse non sono molto ravvicinate, tuttavia in una giornata a passo tranquillo è possibile gustare a fondo tutta la città toccando le vie e i templi di maggior interesse.
Thanon Talad Gao, molto animata di notte, è un buon luogo per fare due passi e perdersi tra le architetture passate. Lungo questa via si trovano infatti edifici storici costruiti in vari stili tra cui spiccano alcune architetture thai, cinesi, europee davvero caratteristiche.
Proprio in questa zona si trova il Wat Ko Walukaram, una zona tranquilla lungo il fiume, piacevole da visitare e ricca di edifici dall’aspetto decadente e carico di fascino. In questa area verde si trova anche una simpatica zona relax con un tavolino, delle bizzarre sedute e una cabina telefonica in stile britannico colma di libri per trascorrere il tempo.
Attraversando il fiume si arriva in un altro quartiere molto caratteristico dove si trova il Wat Pong Sanuk, uno dei templi più belli che io abbia trovato in città. Salire le gradinate verso lo stupa dorato ti trasporta in un’atmosfera profondamente spirituale, i vari edifici del complesso sono splendenti e ben conservati anche grazie a dei recenti restauri e nell’edificio situato dietro lo stupa si trova una graziosa statua del Buddha sdraiato di notevoli dimensioni.
Ho trascorso qui quasi un’ora incontrando solo un altro turista intento a scattare fotografie, tutto il resto è quiete e meditazione. Un luogo dove trovare se stessi.
Tour dei templi di Lamphun e Lampang con partenza da Chiang Mai
Wang Nuea e il Wat Phra Kaew Don Tao Suchadaram
Proseguendo con la visita è interessante spostarsi in Wang Neua, una lunga e graziosa via fiancheggiata da un ampio camminamento pedonale. Questa è una delle zone più caratteristiche della città, molto verde e piacevole.
Passeggiando lungo Wang Neua si incontrano alcuni templi minori e un piccolo sito di rovine, un piacevole incontro devo ammettere. Fare due passi tra i mattoni rossi delle antiche fondamenta è stato emozionante, non so spiegare esattamente il perché, sopratutto dal momento che l’unica cosa ancora in piedi è un monumentale arco d’accesso.
Al fondo di Wang Neua, svoltando a sinistra, si trova sulla destra Phra Kaeo, la via che conduce fino al tempio più importante in città. Esso è il Wat Phra Kaew Don Tao Suchadaram, un piacevole luogo di visita in cui si trovano diversi edifici da visitare. L’importanza di questo tempio è anche dovuta al fatto che qui venne conservata per un certo periodo la statua del Buddha di smeraldo che si trova oggi a Bangkok.
Vista la distanza di questo sito dal centro è possibile, qualora tu voglia sperimentare una tipica attrazione di Lampang, raggiungerla con un calesse trainato da cavalli.
Visitando la città sarà infatti frequente veder passare queste piccole carrozze condotte da ‘buffi’ cocchieri thai vestiti da cow boy. Può sembrare un po’ pacchiano, ma i cavalli sono un simbolo della città e per vivere Lampang in modo autentico sembrano essere una delle cose da fare.
Oltre ai mercati notturni è interessanta anche vivere e vedere i mercati diurni, nella zona di Wang Neua se ne trova uno poco turistico e molto caratteristico. Le bancarelle si trovano al coperto di una grande struttura e vi si può trovare di tutto, dalla carne al pesce, dalla frutta all’abbigliamento e oggettistica varia.
Se poi non sei ancora stufo di vedere templi e non sei stanco di camminare, una visita la merita di Wat Srichum, un tempio non grandissimo ma dalla graziosa arcitettura in stile birmano.
Vivere Lampang di sabato sera
Senza averlo programmato mi sono trovato a trascorrere il sabato sera a Lampang. Avrei potuto sentirmi disorientato, ma avevo ancora da sfruttare un invito a una festa di compleanno, anche se non avevo idea di come potesse essere.
Dopo essere tornato in hotel per darmi una rinfrescata e cambiarmi ho sentito Elshad e assieme siamo andati a fare due passi al Night Market di Thanon Talad Gao. Il sabato sera è il giorno ideale per vivere questo mercato notturno, centinaia di bancarelle e una folla vociante invadono la via, un’occasione per divertirsi, socializzare e assaggiare un po’ di streetfood, quello è delizioso in tutta la Thailandia.
Dopo aver percorso la via siamo pronti a vivere Lampang di sabato sera, oltre al Night Market infatti la città offre parecchi locali, pub e ristoranti.
Troviamo il resto del gruppo in un locale non distante dal mio hotel, è in una via periferica, nella parte nuova della città. Si tratta di un locale ibrido tra pub e ristorante, un gruppo suona musica dal vivo e ci aggreghiamo alla tavolata ordinando qualcosa da mangiare (il menù è molto internazionale) e una birra.
Tra le risate e qualche battuta il tempo trascorre piacevolmente e dopo la cena il gruppo si sposta, sempre in periferia, per raggiungere una discoteca, il Mooyim.
Il Mooyim è un po’ diverso dalle discoteche a cui siamo abituati, la musica è sempre alta maper lo più suonata dal vivo. Sul palco si alternano tre cantanti che variano i generi musicali proponendo noti brani in inglese, ma anche brani thailandesi dal ritmo piacevole e molto orecchiabili.
La cosa più assurda di questo spettacolo sono le pause dei cantanti allietate da un gruppo di ballerine poco vestite che ondeggiano senza seguire la musica. Questo suscita risate e battute da parte del nostro gruppo di stranieri, ma i locals non sembrano trovare la cosa molto strana.
Altra particolarità è che la gente prevalentemente non balla, ci si limita a stare in piedi vicino a dei tavolini alti e bere whisky thailandese con soda e tanto tanto ghiaccio.
Mi attardo fino a notte fonda, la compagnia è piacevole e voglio godermi la serata. Del resto domattina sono in partenza, mi attende un altro bus con destinazione Kanchanaburi.
Se hai viaggiato in Thailandia hai avuto modo di vivere Lampang? Anche a te è piaciuta questa cittadina? Raccontamelo con un commento.
Organizza qui il tuo viaggio
Lampang è raggiungibile via bus dalle principali città della Thailandia.
In alternativa, per risparmiare tempo, è possibile raggiungere la città anche con un volo per l’aeroporto di Lampang.
La città offre varie soluzioni di soggiorno, le zone centrali e vicine al fiume sono le più caratteristiche per vivere Lampang al meglio.
Viaggia sicuro, scopri le assicurazioni viaggio di Columbus.
Commenta per primo