Di recente ho avuto modo di trascorrere un weekend a Fidenza, tre giornate alla scoperta della città, dei suoi sapori tipici e del territorio che la circonda, ovviamente sconfinando nei comuni limitrofi che con Fidenza condividono paesaggi e percorsi davvero suggestivi.
Questa tre giorni è stata organizzata dall’agenzia di promozione del territorio Fidenza al Centro, che si è anche prodigata nell’organizzazione di un evento gastronomico chiamato ‘Aspettando #BorgoFood‘ che è stata una sorta di versione primaverile del più atteso e noto appuntamento autunnale che attira in città migliaia di visitatori. Sto parlando di #BorgoFood.
Il mio arrivo in città è avvenuto in serata, con un treno che da Milano mi ha portato qui, in provincia di Parma. Sono sceso che ormai la fiera gastronomica stava chiudendo, ma ho fatto in tempo ad apprezzare l’ampia varietà di prodotti caseari e di prodotti della terra, sapori che a me piacciono molto e che mi fanno presagire un weekend coi fiocchi.
Weekend a Fidenza
Il centro mi ha accolto mentre il sole stava ormai calando, quando nel cortile del palazzo del municipio si è tenuto uno showcooking dimostrativo in cui 3 chef stellati (Massimo Spigaroli, Luca Marchini e Terry Giacomello) hanno preparato alcune loro specialità permettendoci di degustare. La cucina stellata, si sa, talvolta può essere controversa e queste portate inconsuete, come era auspicabile, hanno incontrato il favore di alcuni e il dissenso di altri, nonostante tutto la serata è stata piacevole e caratterizzata da una magica commensalità.
Queste cose mi hanno fatto capire che effettivamente a Fidenza doveva esserci qualcosa di bello da scoprire, sopratutto perché io conoscevo questa città solamente per il Fidenza Village, uno dei centri commerciali più nominati nel Nord Italia, un complesso commerciale dalle architetture bizzare ed esotiche, che non sono ispirate ad un parco divertimenti bensì ai versi e alle ambientazioni dell’Aida di Verdi.
Ma io preferisco di gran lunga scoprire il territorio e, qui a Fidenza, ho vissuto alcune esperienze che reputo fantastiche per l’opportunità che danno di entrare a contatto con la natura e con chi questi luoghi li vive quotidianamente.
Una buona base in questo aiuta parecchio e io credo di averne trovata una speciale. Ho soggiornato, con i miei colleghi, presso l’Agriturismo Alba del Borgo, una struttura situata a qualche chilometro dal centro in frazione Cogolonchio. Il complesso è veramente grazioso, le camere sono arredate in stile moderno, ma allo stesso tempo mantengono una certa rusticità che ti ricorda di essere in un’azienda agricola in campagna.
Sul retro dell’agriturismo i proprietari stanno lavorando alla creazione di alcune suite e un impianto SPA, insomma un valore aggiunto che renderà Alba del Borgo ancora più speciale.
Il momento più bello delle giornate qui? Senza dubbio è la colazione, con tante marmellate, prodotti caseari e affettati locali. Le torte fatte in casa poi sono una vera delizia, il tutto sotto il portico esterno e godendo della vista sulle colline circostanti.
Visita al centro di Fidenza
Il centro storico di Fidenza si rivela grazioso e raccolto, Fidenza è infatti una di quelle città che definirei a misura d’uomo, con le vie animate da botteghe e negozi e alcuni luoghi d’interesse raggiungibili tutti a portata di piede.
Partendo da ciò che resta delle antiche mura cittadine è interessante visitare il Torrione Medievale, una struttura difensiva ormai circondata da palazzi più moderni, ma che conserva un certo fascino. Nel Torrione è possibile entrare e visitare il seminterrato, dove resta traccia delle antiche campate di un ponte, prova che il torrente Stirone, che scorre a ovest della città, un tempo passava per il centro. Interessante è anche salire fino alla cima della torre, i vari piani sono adibiti ad area espositiva, ma dalla vetta è possibile avere un inizio di panorama sulla città. La vista purtroppo non è completa poiché molti edifici circostanti sono alti quanto il Torrione, se non di più.
A pochi passi dal Torrione si trova la Piazza del Duomo, sulla quale sorge la Cattedrale di San Donnino, santo patrono di Fidenza. In suo onore la città cambiò più volte nome e venne chiamata a periodi alterni o Fidenza o Borgo San Donnino.
La facciata della cattedrale è di grande interesse, realizzata sulla struttura romanica del XI secolo è attribuita a Benedetto Antelami (XII secolo) e resta nel tempo incompiuta, ma in essa è possibile leggere, come in un fumetto, la storia della vita di San Donnino, come anche le indicazioni per il pellegrinaggio verso Roma. Qui infatti passa la Via Francigena e, proprio per questo, il Duomo di Fidenza si presenta così ricco di dettagli e imponente nella sua mole.
Anche l’interno è interessante, diviso in 3 navate e sormontato da volte a crociera, in particolar modo è interessante la cripta dove, in una bara di vetro sotto all’altare, sono conservate le reliquie del santo patrono.
Spostandosi ancora di qualche passo si trova il teatro cittadino, Teatro Magnani, edificato nel 1800 in stile neoclassico, ultimato nel 1861 semplificandone le linee rispetto al progetto originale per renderne meno onerosi i costi d’opera. Ciò che lascia senz’altro a bocca aperta è il suo interno, le decorazioni del foyer, del ridotto e della sala furono realizzate dallo scenografo Girolamo Magnani al quale oggi è intestato il teatro.
Teatro Magnani è ancora utilizzato per rappresentazioni di prosa e opere liriche, ma quando nessuna compagnia è in scena è possibile visitarlo con calma e scoprirne anche il dietro le quinte.
Ora non ti resta che gironzolare per il centro, grazioso e tranquillo, tutto sviluppato attorno al Palazzo Comunale, un edificio di origine antica poiché il primo palazzo qui esistente venne eretto tra il 1200 e il 1300 ed era in stile gotico lombardo. Venne però danneggiato seriamente nel corso dei secoli e nel 1570 venne riedificato, la facciata attuale però risale al 1875 ed è in stile neogotico, anch’essa su progetto di Girolamo Magnani.
Oggi è bello passeggiare nella sua corte e osservarne le facciate tanto diverse tra loro (quella posteriore venne ultimata nel 1915), quella più appariscente si affaccia su Piazza Giuseppe Garibaldi, caratterizzata dall’omonimo obelisco.
Le testimonianze dell’antica fondazione di Fidenza è visibile anche nei piani sotterranei di un palazzo in Via Bacchini in cui sono stati trovati, durante gli scavi di costruzione dei garage, i resti di un villaggio di capanne lignee risalenti all’XI secolo. Il sito è visitabile su richiesta preventiva oppure durante particolari eventi cittadini.
In cammino sulla Via Francigena
Insomma il centro di Fidenza pare abbia molto da raccontare e di certo vi sono cose che io non ho fatto in tempo a vedere. Ho però potuto apprezzare un po’ il territorio percorrendo un tratto della Via Francigena, in realtà un breve percorso ad anello, che parte da Costamezzana e si snoda tra i colli parmensi seguendo i percorsi toccati un tempo dal molti pellegrini.
Siamo partiti dal Castello di Costamezzana, o meglio da quel che ne resta, percorrendo un sentiero in costa che gode di splendidi panorami sulle alture circostanti. Attorno a noi solo la natura, il suono del vento e il canti degli uccelli, con la comparsa sporadica di qualche cascinale che ancora oggi si adopera per la produzione del fieno e la cura dei terreni di sua competenza.
Il nostro cammino prosegue nel territorio di Noceto, anch’esso accomunato ai limitrofi dai panorami bucolici e dalla ruralità. Un territorio dove godere del contatto con la natura e dove capita di fare incontri inaspettati, come il nostro con un contadino e suo nipote che raccoglievano le pere ‘belle di giugno‘ e ci hanno invitati a favorirne direttamente dall’albero.
Per arrivare infine a Cella, frazione di Noceto, in cui si trova la Pieve Romanica di Cella di cui si ha notizia, sui documenti storici, fin dal 1196.
Da qui il nostro percorso comincia a risalire e si distacca da quello classico della Via Francigena, torniamo verso Costamezzana dove arriveremo in tardo pomeriggio. Il cammino è semplice e non faticoso, un piccolo assaggio del lungo cammino che i pellegrini compivano alla volta di Roma. Di certo una bella esperienza rilassante e rigenerante per lo spirito.
Del resto qui sono molte le attività che sanno fare emozionare, specialmente se decidi di conoscere qualcuno che crea prodotti legati alle tradizioni più radicate di questa zona.
Il Parmigiano Reggiano da CiaoLatte
Desiderosi di scoprire meglio il processo produttivo del Parmigiano Reggiano ci siamo recati all’Azienda Agricola CiaoLatte, situata a Borghetto di Noceto.
Qui siamo stati accolti dalla signora Afra che, con grande passione e amore, ci ha raccontato passo dopo passo come si crea una forma di formaggio Parmigiano Reggiano.
Il processo di creazione della forma non è molto lungo, in pratica viene utilizzato un 50% di latte parzialmente scremato (munto il giorno precedente) a cui viene aggiunto un 50% di latte intero munto di giornata. Versato nelle caldaie il latte viene scaldato (la temperatura è uno dei particolari che caratterizza la produzione del Parmigiano) e poi viene fatto cagliare. La cagliata viene rotta con lo spino e, dopo essere stata separata dal siero, viene inserita nelle sagome che plasmeranno le prime forme di Parmigiano Reggiano.
L’arte del buon casaro sta poi nel lasciar asciugare bene le forme, imprimere su ognuna i codici identificativi dello stabilimento e del tipo di formaggio, e poi procedere alla salatura che avviene per immersione in apposite piscine in cui il sale è disciolto nell’acqua fino a saturazione.
A questo punto si può procedere con la stagionatura, processo lungo durante il quale il Parmigiano Reggiano cambia molto sia in consistenza che in sapore. Uno dei formaggi più venduti è quello invecchiato 24 mesi, tuttavia negli ultimi anni il 36 mesi sta prendendo il sopravvento, sia per il sapore più intenso che per la maggiore digeribilità. Il 36 mesi può essere anche mangiato dagli individui intolleranti al lattosio.
CiaoLatte dispone di un piccolo punto vendita direttamente in azienda, ma la maggior parte del venduto, ci spiega Afra, ormai avviene online, è infatti possibile ordinare tramite internet e ricevere i prodotti CiaoLatte direttamente a casa.
Ma tornando alle attrazioni più mondane mi pare giusto parlarti un po’ anche dello shopping durante un weekend a Fidenza.
Il Fidenza Village
Prima ti ho spiegato che l’architettura del Fidenza Village è ispirata alle ambientazioni dell’Aida di Verdi, essa può essere quindi un tratto distintivo per questo centro commerciale che continua a perfezionare il suo servizio nei confronti del cliente, mettendo a disposizione (su richiesta) dei personal shopper, oppure la possibilità di usufruire dell’hand free shopping che permette di dedicarsi allo shopping senza portare con se i sacchetti, le borse con i prodotti acquistati verranno trovate presso la concierge all’uscita dal complesso.
Solo per i clienti che si registrano online al sito del Fidenza Village vengono dedicati sconti importanti e promozioni. Verrai avvistato preventivamente nel caso in cui siano previsti eventi come i private sale, che danno diritto a uno sconto maggiore sui prezzi dei prodotti, oppure i rush hour, annunciati tramite i megafoni oppure sui profili social dell’outlet. Queste sono vere e proprie ore di razzia in cui si possono trovare sconti che toccano anche il 50% in molti negozi.
Il Fidenza Village è collegato con una navetta gratuita alla stazione di Fidenza, ma sono disponibili anche autobus che collegano l’outlet a Milano con un viaggio di circa un’ora.
Ho parlato del Fidenza Village per dovere di cronaca, infatti quasi tutti coloro che si recano a Fidenza si concedono un giro qui, sopratutto perché ci troviamo a un’ora da Milano e a un’ora da Bologna.
Dove mangiare a Fidenza
Per chiudere la mia panoramica sulle esperienze da fare in un weekend a Fidenza non posso esimermi dal consigliarti alcuni luoghi in cui mangiare decisamente bene.
Per un pranzo veloce in un ambiente che sa decisamente di Emilia, anche se fa un po’ troppo supermarket, ti consiglio il KM90 Ristobottega Emiliana, un locale moderno che propone piatti tipici della tradizione emiliana, come ad esempio gli anolini in brodo ripieni di stracotto, un piatto non esattamente estivo, ma molto molto soddisfacente. Inoltre il KM90 si trova proprio fuori dal Fidenza Village.
Per una cena di gusto in un ambiente sicuramente suggestivo e particolare ti consiglio, ancora una volta, Alba del Borgo. L’agriturismo dove abbiamo soggiornato, alla sera, fa anche da ristorante. Il servizio non è solo limitato ai clienti, ma su prenotazione qui si organizzano tavolate e gruppi. Il menù è notevole, i sapori del territorio sono rielaborati e abbinati in ricette in cui è ben evidente l’estro creativo dello chef. Un ottimo vino poi completa un connubio enogastronomico eccezionale.
Se invece ti trovi in centro città ti consiglio di stare in zona cattedrale, qui vicino si trova l’Hosteria Numero 1000, un locale ideale per il pranzo che serve ottima torta fritta (simile allo gnocco fritto), abbondanti taglieri e dei primi sensazionali. Il Gutturnio è stato un ottima scelta per accompagnare il pranzo, ma la bontà delle portate era davvero notevole.
Insomma, spero di averti dato un po’ di consigli per trascorrere il tuo weekend a Fidenza, io personalmente spero di tornare ancora, anche perché la provincia di Parma oltre a essere bella offre anche un vasto panorama gastronomico.
E tu sei mai stato a Fidenza? Cosa posso tornare a scoprire in città, o quali esperienze mi consigli di vivere nel caso ci dovessi tornare? Se vuoi puoi dirmelo lasciando un commento qui sotto.
Questo weekend è stato organizzato dall’associazione Fidenza al Centro
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