Di tanto in tanto, per spezzare la quotidianità, concedersi una pausa, un breve fine settimana fuori porta, anche se poco più di una gita, può essere un vero toccasana. Ecco perché è giusto evadere, senza spendere troppo, e trovare del tempo per se stessi. Senza andare troppo distante siamo stati per un weekend in Valle d’Aosta, regione a noi vicina che, in poco più di un’ora e mezza di auto, ci regala magnifici panorami, aria fresca e molti tesori custoditi tra le vallate.
Famosi in tutto il mondo sono i castelli di questa zona, costruzioni risalenti al periodo medievale, quindi intorno al 1400, che portano fino a noi la grandezza delle famiglie che governarono nel passato, in particolare la famiglia Challand, i cui conti furono signori di queste terre.
Talvolta gli edifici sono tozze roccaforti posizionate in zone strategiche, scelta dovuta allo scopo bellico che ricoprivano, altre invece non sono altro che sfarzose dimore aventi foggia di castelli per dimostrare al popolo quanto grande era la ricchezza del casato Challand.
Weekend in Valle d’Aosta
Partiti nel primo pomeriggio, raggiungiamo Verres, dove pernotteremo, che sono circa le tre del pomeriggio, abbiamo prenotato l’hotel poco prima di partire, a convincerci è il prezzo davvero economico, a stupirci invece la bellezza e pulizia della struttura e la cordialità del personale. Scopri dove pernottare a Verres.
Ancora non del tutto sicuri di quali residenze visitare ci facciamo consigliare alla reception, dove ci rivelano che il Castello di Issogne, pur essendo del paese a fianco, è di certo uno dei più interessanti e anche il più vicino.
Preferisco trattare ogni edificio visitato singolarmente, ma sappi che Issogne, pur non essendo esteticamente accattivante all’esterno, conserva meravigliosi affreschi e la visita, comprensiva di guida, è stata davvero piacevole, oltre che poco costosa.
Ritorniamo verso Verres e nell’attesa dell’aperitivo decidiamo di affrontare la salita a piedi al castello, non sembra, ma è ripida e anche un po’ faticosa. Ovviamente pensiamo sia tardi, il sole è sceso dietro ai monti e la luce comincia a scarseggiare, e infatti una guida che smonta il turno di servizio ci avvisa che il castello è chiuso, ma in serata si svolgerà l’apertura del carnevale.
Tutta questa fatica per niente? No di certo, una delle cose più belle da quassù è il panorama!
Il Castello di Verres sorge infatti su di un poggio roccioso, in posizione strategica, e proprio per questa sua funzione bellico difensiva, si distingue per la forma massiccia di torretta squadrata.
Mentre il buio invade il fondovalle e si accendono le luci noi ammiriamo lo spettacolo di Verres illuminata dall’alto, una vista senz’altro emozionante anche per via del silenzio che ci avvolge qua in alto. Alle nostre spalle anche il castello si illumina, prendendo così un aspetto più caldo e rassicurante.
Forse condizionati dai racconti di guerre e scorribande del medioevo cerchiamo di immaginare quando, privi di corrente, i villaggi si illuminavano di fuochi, falò e torce. Di certo una valle molto più buia di adesso.
L’avvento del carnevale fa si che i ristoranti consigliati come tipici in paese siano tutti pieni, entriamo al Bridge’ Inn e ammazziamo il tempo con un abbondante ed economico aperitivo a base di vino bianco e tagliere di affettati.
Stufi di attendere rientriamo quindi al nostro hotel e scopriamo che proprio qui, all’interno della struttura, c’è un ristorante, forse non tipicamente valdostano, ma la cena è ottima e abbondante e, nel caso non si voglia servirsi al buffet o non siano graditi i pochi piatti alla carta, è anche possibile ordinare una pizza fatta al momento.
La mattina seguente, sempre qui, facciamo colazione e ripartiamo per risalire verso Aosta, nel giro di una mezz’ora abbondante raggiungiamo Fenis.
Tra Fenis e Bard
Il Castello di Fenis è sicuramente il più integro, meglio conservato e bel castello di stampo medievale che si possa trovare in Valle d’Aosta. Posto in una posizione suggestiva offre oltre alla visita guidata anche possibilità di passeggiate nella campagna circostante
Qui a Fenis ci attardiamo fin dopo il mezzogiorno per scoprire una taverna davvero eccellente. Pranziamo infatti alla Taverna Du Bourg, piccola, calda e accogliente. Lo stile dell’arredamento è spartano, ma gli aromi della cucina casereccia sono davvero invitanti.
Ordiniamo zuppa valdostana, polenta concia e carbonade (una sorta di spezzatino molto saporito), il tutto è accompagnato da vino rosso alla spina e acqua naturale. Che mangiata, tutto saporito e molto gustoso.
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Ci rimettiamo in strada verso il Piemonte, ma prima di lasciare la valle ci concediamo una visita al Forte di Bard, famosa rocca che domina la vallata ed è visibile da ogni strada che vi acceda.
Non siamo mai stati a Bard e devo dire che mi ha molto stupito. La visita è davvero gradevole e, sebbene il forte risulti piuttosto moderno, la vera perla è costituita dal borgo medievale del paese, uno spettacolo di vicoli e edifici storici.
Direi a questo punto che possiamo tornare a casa, il fine settimana volge al termine e abbiamo visto davvero tanto, spendendo davvero poco.
Ecco qui un riassunto delle spese di viaggio:
– Carburante: auto a gas, stimati 15€ di carburante;
– Autostrada: 0€, abbiamo viaggiato via statale;
– Hotel Monterosa 38€, quindi 19€ a testa per la notte;
– Ingresso al Castello di Issogne: 10€ (5€ a testa);
– Aperitivo: due calici di vino a testa e due taglieri al Bridge’ Inn: 10,80€;
– Cena in hotel a buffet: 15€ a testa, complessivo 30€;
– Colazione: 4,50€;
– Ingresso al Castello di Fenis guida compresa: 10€ (5€ a testa);
– Pranzo alla Trattoria Du Bourg 21€ in due.
Un weekend in Valle d’Aosta, calcolando che i pasti sono soggettivi per ognuno, a noi è costato circa 140€ in due persone. Direi una cifra più che abbordabile no?
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