Da molto tempo sognavo di vivere un weekend nelle Marche. Fin da quando, nel 2016, trascorsi dei giorni indimenticabili a Visso, proprio due giorni prima che il sisma si abbattesse sul territorio dei Monti Sibillini. Da allora sono trascorsi i mesi e tutto ciò che sentivo delle Marche parlava di terremoto, di gente che ha perso la casa, il lavoro e di paesi ormai divenuti fantasmi. Ma le Marche sono ben altro.
Il territorio delle Marche è ben più vasto dell’area colpita dal sisma e in questa regione ci sono migliaia di percorsi in cui vivere esperienze davvero indimenticabili. Alcuni di questi percorsi attraversano le aree danneggiate dal sisma, ma sono perfettamente praticabili poiché le zone a rischio sono ben tenute sotto controllo dalle autorità preposte.
Proprio la consapevolezza che non tutto fosse perduto mi ha spinto ad accettare l’invito dell’Unione Montana Monti Azzurri a partecipare a un tour alla scoperta di luoghi e persone unici e tipici di queste alture. I Monti Azzurri appunto. Luoghi che ho deciso di raccontarti sotto forma di itinerario indimenticabile per un weekend nelle Marche.
Weekend nelle Marche
Il mio tour tra i Monti Azzurri è cominciato sulla costa adriatica, più precisamente da Civitanova Marche. Questa cittadina, in bassa stagione, apparentemente non ha molto da offrire, ma in estate si anima di turisti che giungono per godere delle sue spiagge e del mare.
Se ti trovassi a passare per Civitanova Marche, e dovessi avere fame, ti consiglio di cercare lo ZerO733. Questo ristorante è nato come piadineria e prende il nome dal prefisso telefonico locale. È gestito da tre soci, che si sono dedicati alla ristorazione per seguire una passione comune, ed è ormai divenuto una vera istituzione in città.
La cucina dello ZerO733 è innovativa e fantasiosa. I piatti proposti seguono i ritmi stagionali e sono preparati utilizzando ingredienti sempre freschissimi. L’estro dello chef si distingue nella piacevole presentazione delle portate, riuscendo a far diventare anche un hamburger accompagnato dalle patatine un piatto d’alta classe.
Il mio stop obbligato prima di salire tra i Monti Azzurri si è così rivelato una bella parentesi di viaggio. Da qui si parte verso l’entroterra e, dopo aver radunato il gruppo, non ci resta che mettere in moto il veicolo.
Il modo migliore per visitare questa zona è infatti quello di spostarsi in automobile. In questo modo potrai gestire al meglio i tuoi tempi e scegliere i percorsi più panoramici, che qui non mancano di certo. I Monti Azzurri si trovano limitrofi al Parco Nazionale dei Monti Sibillini e, per certi versi, ne condividono alcune caratteristiche. Sono comunque alture meno rilevanti.
Loro Piceno, città del Vino Cotto
La prima tappa del tour è all’insegna dei sapori tipici locali. Il Vino Cotto è, infatti, un prodotto tipico di quest’area e la sua preparazione si tramanda da lunghe generazioni. La sua produzione è lunga e necessita di particolari attenzioni, sopratutto durante la cottura che dura per 6 o 7 ore.
Le aziende agricole che producono il vino cotto sono diverse, ma una delle più storiche e dal vino più pregiato è l’Azienda Agricola Tiberi David. Qui è possibile fare delle degustazioni per meglio conoscere questo prodotto e la tradizione che lo lega ai Monti Azzurri.
Sempre a Loro Piceno ci spostiamo verso il centro del borgo per conoscere Peppe Cotto. Egli è un personaggio molto bizzarro, sicuramente il più stravagante incontrato durante il mio weekend nelle Marche. È anche diffusamente conosciuto come il Macellaio Poeta.
Da Peppe Cotto bontà e risate sono assicurate
La bottega di Peppe Cotto si trova proprio nel cuore di Loro Piceno. La puoi riconoscere da una piccola vetrina situata accanto ad un portoncino sul quale si leggono le parole Bed Breakfast Butcher affiancate dal disegno di un letto e da quello di una mannaia. Proprio affacciato a questa porta ci attende un signore dallo sguardo sinistro, un po’ sospettoso, che non appena nota il nostro interesse nei suoi confronti parte con il suo spettacolo.
A suon di rime e versi bizzarri e umoristici ci invita ad entrare nella macelleria. L’ambiente è per certi versi tetro, per altri folle e per molti molto divertente. In un monologo / dialogo condito di gag, scenette, esibizioni e trasformismo ci offre un aperitivo a base di vino cotto e ciauscolo. Si prosegue poi a suon di risate che culminano con un nostro applauso scrosciante prima di congedarci.
A Loro Piceno si trova anche un’ottima base per esplorare la zona. L’Agriturismo Villa Le Vigne si trova, infatti, fuori paese ed è immerso nella natura per offrire una location molto suggestiva, sopratutto all’alba.
A Colmurano tra buon vino e buona cucina
Proprio vicino a Loro Piceno si trova il paese di Colmurano, località della quale ho avuto modo di apprezzare i sapori.
Le Cantine Saputi sono un’ottima scelta per degustare, e anche acquistare, il vino locale. Una visita guidata è un modo interessante per conoscere meglio il prodotto di questa azienda agricola e la passione che la famiglia dedica alla qualità, sia della coltivazione dei vigneti che del prodotto ultimato.
La degustazione permette di apprezzare una varietà di etichette tale da trasportare il palato dalle fresche note del vino bianco Ribona ai sapori più rotondi e tanninici del rosso barricato. Il Castru Vecchiu è uno dei miei preferiti.
Le Cantine Saputi sono anche proprietarie di Villa Le Vigne, e se decidessi di soggiornare li non puoi perdere una degustazione in cantina.
Per la cena, invece, siamo stati ospiti della Agriturismo Agra Mater, una struttura restaurata con gusto e gestita da un team giovane che ha saputo trasmettere nelle portate la passione per la lavorazione dei prodotti stagionali e di qualità. Una scelta sicuramente consigliata.
Caldarola e Cessapalombo: il fascino dei borghi e della natura dei Monti Azzurri
I borghi dai vicoli rocciosi sono disseminati un po’ ovunque tra i Monti Azzurri e, mentre alcuni hanno purtroppo subito lesioni a seguito del sisma, altri meritano di essere scoperti e valgono una visita.
Il paese di Caldarola ha riportato danni a causa del terremoto, ma alcune sue frazioni sono rimaste pressoché illese. Una passeggiata tra i vicoli di Pievefavera e Vestignano permette di entrare in contatto con queste realtà che convivono con un territorio talvolta imprevedibile.
Questi due borghi conservano scorci molto caratteristici e vedute sul Lago di Caccamo, un lago artificiale dal quale è possibile decollare in idrovolante per vivere un’esperienza di volo sui Monti Azzurri e sul vicino Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il volo va pianificato e viene svolto solo in condizioni meteo favorevoli.
Il Giardino delle Farfalle
A poca distanza da qui, nel territorio del comune di Cessapalombo, si trova una delle realtà più affascinanti che ho avuto modo di conoscere durante questo viaggio: il Giardino delle Farfalle.
Non pensare subito che questo sia un luogo per bambini, anche se certamente ad essi è dedicato. Il Giardino delle Farfalle è una stupenda realtà sopravvissuta al terremoto grazie all’impegno di Patrizio e Fabiana. Questa coppia (con il proprio sforzo lavorativo ed economico) ha saputo ricostruire e far ripartire quest’oasi nel verde che permette di conoscere molti aspetti della vita degli insetti. I cicli vitali vengono sperimentati tramite un museo interattivo, approfondirli tramite laboratori che sensibilizzano al rispetto della natura e tramite una serra sensoriale. Dopo la visita del museo si procede all’esterno. Seguendo vari percorsi nel parco è possibile ritrovare e rivivere ciò che ci è stato spiegato.
Il Giardino delle Farfalle è un luogo piacevole e rilassante, ottima tappa per conoscere anche meglio la natura dei Monti Azzurri.
A Serrapetrona tra vernaccia, stelle e dinosauri
Il viaggio tra i Monti Azzurri non smette di stupire. Capita infatti che, nel paese di Serrapetrona, ci si imbatta nel Museo Fondazione Claudi, struttura realizzata per l’esposizione della bizzarra collezione del defunto Giorgio Recchi, abitante locale appassionato di archeologia.
Tra i pezzi ritrovati nel suo archivio, che contava oltre 3.000 fossili, è stato anche rinvenuto lo scheletro di un dinosauro che egli acquistò negli Stati Uniti. Il fatto bizzarro è che nessuno sapeva la concreta esistenza fino alla sua morte.
L’esposizione è molto interessante e riesce a catapultare il visitatore indietro nelle età preistoriche. Un viaggio nel viaggio davvero entusiasmante.
Serrapetrona è anche terra di sapori ed è qui che si trova l’Azienda Agricola Maggi e Vecchioni, da molti conoscuta per l’ardore con cui il giovane Yuri Maggi, erede dell’azienda, ha saputo risollevarne le sorti dopo il terremoto.
I danni subiti dal sisma non sono serviti a fermare Yuri e la sua famiglia. Il ragazzo ha saputo unire l’esperienza in azienda e la tecnologia dotando le stalle di webcam con cui monitorare i capi di bestiame (ad esempio) e, con la sua simpatia e intraprendenza, ha saputo conquistarsi un posto in questo territorio.
Puoi conoscere Yuri organizzando una cena / degustazione da lui in azienda. La cucina casereccia di sua madre riuscirà a mandare in visibilio il tuo palato e, tra un bicchiere di vino e una risata, trascorrerai una delle più belle serate che puoi aspettarti da un weekend nelle Marche. I prodotti dell’azienda Maggi e Vecchioni possono essere anche acquistati online tramite il loro sito internet.
Assaporare la Vernaccia dei Monti Azzurri
Sempre qui a Serrapetrona si trovano le Cantine Quacquarini, conosciute per la coltivazione e la produzione della Vernaccia. Questo vitigno viene coltivato tra i 300 e i 700 metri slm e il territorio di Serrapetrona riesce a conferire a questa varietà di uva delle proprietà tali da produrre una Vernaccia davvero pregiata.
Una visita guidata ti porterà a scoprire i vigneti, lo stabilimento di produzione della Vernaccia e anche a scoprire lo stabilimento dolciario dove vengono prodotti golosi cioccolatini e dolciumi. La degustazione all’interno del punto vendita è altamente consigliata.
Quacquarini non è l’unica cantina di Vernaccia di Serrapetrona, ve ne sono altre da scoprire tra cui possiamo ricordare l’azienda agricola Podere sul Lago.
La prova che Serrapetrona non è da sottovalutare sono anche le stelle. Infatti tra le cime più alte si trova l’osservatorio astronomico dell’Associazione Astrofili Crab Nebula, idea magnifica per una visita notturna nelle serate in cui il cielo è sereno. I volontari saranno lieti di spiegarti l’universo e, meteo permettendo, farti scrutare le stelle con il telescopio in dotazione all’osservatorio.
Belforte del Chienti, culla d’arte per un weekend nelle Marche
Un altro grazioso borgo da visitare è Belforte del Chienti, situato a poca distanza da Serrapetrona e da Caldarola.
Se arrivi in zona verso l’ora di pranzo un’ottima scelta è quella di fare una sosta all’Agriturismo Coroncina Veg. Il luogo è circondato dalla natura e realizzato con filosofia solidale e in modo da ridurre al massimo l’impatto con l’ambiente.
La titolare, Melania, è vegana ma non per questo il menù da lei proposto non è delizioso. Anzi, pranzare qui mi ha fatto ricredere su molti pregiudizi che avevo sulla cucina e sulla filosofia vegana. Ho scoperto pietanze gustose e preparate secondo stagionalità e nel rispetto dei ritmi naturali.
All’Agriturismo Coroncina Veg è possibile anche soggiornare. La piscina è realizzata in resina che cattura il calore del sole e permette di usufruirne già in primavera, mentre in giardino si trova una particolare suite realizzata in una grande botte di legno. Curioso?
Hai mai sognato un soggiorno d’arte? Con un weekend nelle Marche è possibile
Tuttavia, durante il mio viaggio, ho avuto modo di scoprire un altro bel luogo in cui soggiornare, si tratta di Palazzo Bonfranceschi. È una residenza d’epoca gestita da Alfonso Caputo, artista le cui opere si trovano esposte al pian terreno in un accogliente soggiorno studiato all’insegna dell’arte.
I due piani superiori ospitano un salone comune stupefacente, la sala colazioni e diverse camere arredate in stile più sobrio e moderno.
Il titolare, Alfonso appunto, sarà anche un’ottima guida per andare alla scoperta delle bellezze di Belforte del Chienti. In paese ti consiglio di visitare la Chiesa di Sant’Eustachio (che ospita il meraviglioso polittico di Giovanni Boccati), la Chiesa di San Giovanni (dove si trovano i resti di affreschi realizzati dal De Magistris) e la Chiesa di San Sebastiano, ora area espositiva del MIDAC (International Dynamic Museum of Contemporary Art) dove sono esposte alcune opere di Alfonso Caputo, della sua compagna e di molti artisti contemporanei che sono stati ospiti a Palazzo Bonfranceschi.
Spesso non ci si immagina la ricchezza storico artistica che Belforte ha da scoprire. Proprio per questo una visita finisce per divenire un’esperienza rivelatrice e indimenticabile, arricchita dai numerosi panorami che si possono ammirare dalle terrazze che, qua e la, si affacciano dai margini del borgo.
Gualdo e Monte San Martino connubio di cultura e arte
Sempre all’insegna della cultura visitiamo il comune di Gualdo, dove si trova il Centro Studi Romolo Murri. Per molti questo nome può suonare sconosciuto, ma Murri è famoso per essere stato colui che fondò il primo Movimento Democratico Cristiano d’Italia.
Questo avvenne nel 1900, periodo nel quale Romolo Murri era sacerdote qui a Gualdo. Tuttavia il suo fervore politico era piuttosto in attrito con le autorità ecclesiastiche e Murri venne ben presto scomunicato. Questo evento ne segnò l’esistenza, ma la sua fede non cessò, nemmeno dopo il suo matrimonio. E sopratutto non cessò la sua passione per la politica, che lo portò a viaggiare e ad entrare in contatto con analoghi movimenti politici un po’ in tutto il mondo.
L’area espositiva del Centro Studi raccoglie interi scaffali di scritti di Murri, di testi da lui collezionati e di diari e testimonianze racchiuse nelle lettere ritrovate o nelle centinaia di cartoline che raccontano la storia della sua vita e ci fanno capire che persona fosse.
Il weekend nelle Marche continua a Monte San Martino
Spostandoci ulteriormente abbiamo visitato Monte San Martino, dove abbiamo riconfermato l’ormai diffusa intuizione che questo territorio è veramente ricco di arte.
Dal momento che molti edifici di Monte San Martino sono generalmente chiusi, per ragioni di sicurezza, è bene organizzare preventivamente una visita guidata. L’esperienza ti porterà a scoprire luoghi come la Chiesa della Madonna delle Grazie, un’antica chiesa rurale situata in posizione panoramica lungo il lato della montagna. Al suo interno sono degni di nota i cicli di affreschi delle tre cappelle laterali. I lavori di restauro della cappella centrale, dedicata alla Madonna delle Grazie, hanno riportato alla luce un ciclo di affreschi risalenti al 1536 e che era stato ricoperto con un affresco più recente.
Spostandosi in centro paese si può visitare la Chiesa di San Martino, dove sono conservati 4 polittici dal grande valore storico e culturale. I polittici sono esposti nelle cappelle laterali della chiesa, che ospita una serie di oggetti e collezioni davvero interessanti.
Proseguendo oltre può essere interessante una visita alla Pinacoteca Civica e poi ancora alla parrocchiale dai decori molto appariscenti.
Il caratteristico borgo di Sarnano
L’ultima tappa del mio weekend nelle Marche è stato il borgo di Sarnano, località che conoscevo solo per il nome sentito più volte a seguito del sisma.
Il centro storico di Sarnano venne chiuso per sicurezza e sottoposto ad accertamenti. Risultato non pericoloso è stato riaperto e la vita è tornata a scorrere tra le sue vie.
La posizione in cui sorge il borgo lo ha da sempre reso un punto strategico. Edificato su una piccola altura si sviluppa a ‘gironi’ concentrici costruiti nel corso dei secoli a mano a mano che, con il crescere della popolazione, si verificava la necessità di espandersi al di fuori delle mura cittadine. Esse venivano quindi inglobate per diventare una nuova parte della città.
Sarnano oggi è poco abitato. La popolazione si è spostata principalmente fuori dal centro, nella zona più moderna. Il cuore del borgo resta però molto caratteristico, ricco di scorci e di vicoli davvero suggestivi.
Una base per visitare la zona
Sarnano può essere inoltre un’altra alternativa come base per visitare la zona. Poco fuori dal paese, tra le campagne e immerso nel verde, si trova infatti il Bioagriturismo Le Borette, una struttura accogliente e dove si respira l’atmosfera di casa.
Le Borette è una struttura gay friendly e dispone di due alloggi, che possono ospitare un totale di 15 persone, e la zona ristorante. Il tutto è arredato in stile rurale e molto grazioso.
All’esterno, il giardino regala attimi di relax circondati dal verde ed è a disposizione la piscina, nei mesi estivi.
Siamo stati ospiti di Arnaldo proprio per la chiusura del nostro tour. Abbiamo potuto assaporare la sua cucina casereccia e genuina e vivere un momento di convivialità che ha contribuito a creare un altro buon ricordo di questo weekend nelle Marche alla scoperta dei Monti Azzurri.
E tu conosci le Marche? Hai mai visitato i Monti Azzurri o il Parco Nazionale dei Monti Sibillini? Te li consiglio per vivere un viaggio indimenticabile in questa regione.
Questo weekend nelle Marche è stato organizzato in collaborazione con Unione Montana Monti Azzurri
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