Stutthof e Westerplatte, così comincia la terza giornata trascorsa in Polonia. Luoghi forti in questo giorno che mi ha portato a varcare i confini della città di Danzica. Infatti, per meglio capire questa regione polacca, è bene visitare i luoghi che hanno costruito il passato della Polonia: dalla Fattoria Romana del passato ai più recenti luoghi della Grande Guerra.
Westerplatte
Lasciamo Danzica diretti a est. Il nome della nostra meta ci trae in inganno, Westerplatte significa letteralmente ‘banco di sabbia occidentale’, oggi però la conformazione del terreno appare differente. È merito (o colpa) della Motława, il fiume attorno al quale sorge la città, che riversando terra alla foce ha tramutato il banco di sabbia in una penisola collegata alla terraferma da oriente.
Morfologia del territorio a parte, la vera importanza di questo luogo risale alla Seconda Guerra Mondiale. Qui vennero infatti sferrati i primi attacchi del regime nazista tedesco contro la Polonia.
Da Westerplatte a Stutthof
Il peso della storia è di certo suggestivo, visitare luoghi coinvolti nei grandi eventi storici ha un che di affascinante e terrificante, sopratutto se si parla di guerra. Sopratutto se si pensa che, se le cose fossero andate diversamente, magari non saremmo li a visitare questi luoghi.
Atmosfere analoghe si respirano al campo di concentramento di Stutthof, la nostra seconda tappa. Esso è il più grande campo di concentramento della Polonia del nord. Qui furono recluse ben 110.000 persone, 65.000 delle quali vi persero la vita a causa delle condizioni di vita estreme a cui erano costrette.
Nelle baracche, che un tempo ospitarono tanta sofferenza, oggi si trova una completa esposizione che racconta le condizioni di vita nel campo. Numerose sono le testimonianze dirette, le raccolte e i racconti che fanno accapponare la pelle pensando a quanto crudele possa diventare la mente umana in determinate situazioni.
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La Fattoria Romana
Lasciamo Stutthof diretti verso sud. La visita di questi luoghi dal grande e terribile peso storico mi hanno un po’ intristito.
Arriviamo infine alla Fattoria Romana che si trova a Pruszcz Gdansky, un luogo che sembra recuperato dalle origini del tempo.
Ci troviamo catapultati indietro nel tempo di oltre duemila anni. Gli scavi archeologici hanno rivelato che qui si trovava un insediamento di goti datato tra il III sec a.C. e il V sec d.C.
Ma perché, da qualche ritrovamento, ricostruire un intero villaggio?
La risposta arriva chiara visitando il museo, che si trova nell’edificio principale, dedicato all’ambra, l’oro del nord.
I reperti rinvenuti permettono, infatti, di localizzare qui la partenza delle strade dell’ambra, che già in epoca precristiana era per gli abitanti di questa zona una risorsa molto preziosa. L’oro del nord veniva scambiato con le popolazioni limitrofe e anche con l’Impero Romano in cambio di utensili o gioielli.
Questi sono solo alcuni accenni di quanto scoperto in questa giornata. Ti parlo più nel dettaglio di tutto questo in questo articolo, ma qui ti lascio questo video che parla di Westerplatte, Stutthof e della Fattoria Romana.
Un breve racconto del mio terzo giorno di #blogginpolonia.
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