Ci sono giornate in cui spunta la voglia di andare fuori casa, girare, godersi le giornate all’aria aperta e fare nuove esperienze anche istruttive. Proprio così mi è venuta l’ispirazione di vivere una giornata che sarebbe stata indimenticabile: una gita in Liguria tra spensieratezza e allegria, tra i caruggi e il mare. Una giornata adatta per andare in cerca di cetacei, e per questo whale watching Genova è molto consigliata.
L’esperienza di cui parlo in questo articolo è ottima per chi vive in Piemonte, Lombardia e zone limitrofe. Quando sono partito da casa già sapevo che le cose da vedere e scoprire sarebbero state moltissime, quello che ancora non sapevo è che in Liguria avrei potuto vedere le balene!
Lo ammetto, a me non sembrava che per fare whale watching Genova fosse una meta consigliata.
Risposta affermativa invece, anche grazie a Whalewatch Genova che organizza escursioni in barca nel Golfo Paradiso, proprio nel cuore del Santuario dei Cetacei.
Quindi non mi resta che organizzarmi e partire, ma come? Dal Piemonte andare a Genova in auto può essere uno stress. E se ci metti che poi devi anche rientrare la sera e devi stare attento a cosa mangi o bevi perché poi devi guidare… mmm… forse ti viene voglia di non muoverti.
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Whale Watching Genova
La soluzione è facile, dalla Stazione Centrale di Milano si trova il trasferimento in bus fino al porto di Genova. Il bus ci lascia proprio vicino all’Acquario e non ti dico la reazione dei molti bambini del gruppo. Riuscire a contenerli non è stato facile, ma l’idea di salpare e poter vedere i cetacei dal vivo è stata come un magnete che ha diretto l’attenzione di tutto il gruppo fino al molo turistico dove si trova la barca di Whalewatch Genova, la si distingue anche per il delfino sulla bandiera.
Tutti pronti sul molo non vediamo l’ora di partire. L’imbarcazione è grande e spaziosa, tanto che il nostro gruppo di circa 80 persone ci sta comodamente. Ci sistemiamo a gruppetti, seduti sul ponte esterno e, poco dopo, la barca salpa, permettendoci di osservare il porto e la città che si allontanano. Un’emozione che mi fa tornare bambino, quando non vedevo l’ora di partire per la Sardegna e ritrovare i miei parenti che non vedevo da mesi.
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Una volta al largo, il sole e il mare hanno la meglio. Nonostante le acque siano un pò mosse, osservare i riflessi e il moto delle onde ha sempre un effetto calmante su di me. Inoltre la costa offre uno spettacolo che, da questo punto di vista, è sicuramente molto suggestivo.
Navigando e chiacchierando trascorriamo il tempo con il biologo marino che ci spiega alcune cose della vita e dei ritmi dei cetacei. Ovviamente molti di essi riservano ancora grandi misteri, ma sapere che possono comunicare a chilometri di distanza attraverso suoni e vibrazioni, che questi segnali gli permettono di ‘vedere’ in acqua la posizione degli altri animali o degli oggetti, è molto affascinante.
Inoltre, qui nel Golfo Paradiso i cetacei trovano un ambiente ideale grazie alla conformazione dei fondali e alle correnti marine, che favoriscono lo sviluppo del plancton rendendo l’ambiente ricco di cibo e favorevole allo sviluppo delle specie.
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Volgendo lo sguardo verso terra i borghi liguri fanno capolino e, tra un quiz istruttivo, non solo rivolto ai più piccini, e l’altro, arriviamo in vista di Camogli. Il borgo è una vera bellezza con il porticciolo assolato e le viuzze di pietra che convergono verso il mare. Qui attracchiamo per una breve sosta e per caricare il pranzo, preparato in paese, che consumeremo poco dopo aver ripreso la navigazione.
Frittura di pesce e di verdure sono l’ideale accompagnamento alle focacce liguri e alle pizzette. Uno spuntino veloce e gustoso apprezzato da grandi e piccini, mentre ogni tanto si butta lo sguardo al largo nella speranza di avvistare una pinna che emerge in cenno di saluto.
Navigando impariamo a conoscere il mare
Passa un po’ di tempo, ma il mare oggi ci da del filo da torcere. Il vento increspa le onde e le correnti non sono proprio le più calme. Condizioni difficili per avvistare i cetacei, ma mentre attendiamo nella speranza che gli amici del mare si facciano vivi, ci pensa il biologo marino a spiegarci perché per fare whale watching Genova è un luogo ideale.
I fondali della costa ligure sono, per conformazione geografica, simili alle vallate delle montagne emerse. Valli profonde migliaia di metri, dove la luce fatica a penetrare e dove vivono pesci di grande taglia e creature che ancora poco conosciamo. Un esempio sono i calamari giganti, spuntino molto gradito dai capodogli che, vista la grande mole, trovano l’ambiente ideale per nascondersi nelle profonde vallate del fondo marino.
La presenza di correnti favorevoli e temperature non troppo rigide, favorisce invece lo sviluppo del plancton che nel Golfo Paradiso si trova in grande quantità. Alimento principale delle Balenottere Azzurre, che lo catturano filtrando l’acqua per mezzo dei fanoni, il plancton diventa così elemento fondamentale per il loro territorio di caccia ideale. Allo stesso modo trovano sostentamento i gamberi e i piccoli pesci, che diventano ottimo pasto per le svariate razze di delfini che spesso seguono le rotte delle navi giocando con le onde e saltando a pochi metri dalle imbarcazioni.
Capodogli, balene, stenelle, delfini, tursiopi e molti altri, il Golfo Paradiso al largo di Camogli è molto affollato a quanto pare, ma purtroppo la giornata non ci è favorevole. Il mare mosso spinge i cetacei a stare più in profondità e, nonostante trascorriamo ben tre ore al largo, non c’è modo di vedere affiorare alcuna pinna.
Ci accontentiamo quindi di goderci il panorama. La costa ligure vista dal mare è uno spettacolo e, senza diventare inopportuni, ci avviciniamo per ammirarla meglio, potendo contemplare la piccola baia di San Fruttuoso (qui non ero mai stato e voglio tornare!).
Whale Watching Genova fa tappa a Camogli
Rientrando quindi verso la base, l’imbarcazione di Whalewatch Genova fa tappa al porto di Camogli, grazioso borgo costiero famoso per il porto turistico e i suggestivi scorci che offre.
Scendiamo a terra a fare due passi. Era da molto che non tornavo a Camogli e la sua liguritudine ammetto che mi mancava. Aggiriamo il molo e saliamo le scalinate verso la chiesa, oltre si trova una balconata da cui si vede un panorama impagabile. Su questo promontorio si trova il Castello della Dragonara, antica torre di difesa dove oggi sono esposte alcune immagini dei cetacei e dalla quale si può godere del sole e dell’orizzonte che si perde sul Mediterraneo.
Qui conosciamo meglio gli amici del Santuario dei Cetacei, impegnati per la tutela del mare e delle specie che lo popolano. Proprio per sensibilizzare al rispetto e alla conoscenza degli abitanti delle acque vengono spesso organizzati eventi informativi e contest sui social.
Due passi tra le vie acciottolate curiosando tra le botteghe e i negozi di souvenirs e poi si riparte alla volta di Genova. Questa giornata dal tempo ballerino non ci ha permesso di vedere balene o delfini, ma è stata una piacevole scoperta di questo tratto di Liguria trascorsa chiacchierando e ridendo in compagnia di amici.
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Il rientro al Porto Antico è piacevole, mentre genitori e non cercano di consolare i bambini un po’ delusi dal mancato avvistamento. Ma il capitano ha per tutti una sorpresa, infatti se effettui un’escursione con Whalewhatch Genova, in caso di non avvistamento, verrai omaggiato di un biglietto per ripetere l’escursione nella speranza di trovare una giornata più favorevole.
Se non hai mai visto Genova e Camogli questo può essere un ottimo motivo per rimediare e per trascorrere una giornata emozionante. Un’escursione di whale watching a Genova ti permetterà di conoscere meglio il golfo e, magari, avvistare alcuni dei suoi abitanti.
Bel racconto! E tra l’altro non sapevo si potesse fare whale watching a Genova! Mi hai aperto un mondo!!
PS: vicino a Camogli (in località San Rocco) parte un bellissimo sentiero che in circa 4 ore (per i più esperti e fisicamente preparati) porta direttamente a San Fruttuoso! E’ una bellissima (e non facilissima) camminata su e giù per le montagne costeggiando le scogliere a picco sul mare. Se vuoi tornarci, te la consiglio.. ma solo se sei abituato ad arrampicarti su roccia e a camminare in montagna. Ci sono tratti della passeggiata in cui il sentiero si interrompe e bisogna attraversare tratti rocciosi a picco sul mare, solo reggendosi a una catena in ferro e senza imbragatura o agganci, e un tratto in cui c’è una breve arrampicata su roccia da fare per poter proseguire!
Tra l’altro lungo il percorso c’è la possibilità di fermarsi per una breve sosta o per un pic nic vicino a un vecchio fortino abbandonato.
Ma che bello! Grazie Elisa per questa dritta, voglio tornare a Camogli per ripetere l’escursione in barca e volendo vedere San Fruttuoso potrebbe essere l’occasione per associare le due esperienze! 😀